GRAZIE CARISPEZIA!!!

…MA GRAZIE ANCHE A CHI HA ACCETTATO TUTTO E FIRMATO TUTTO.

L’UTILE DI CARISPEZIA VOLA NEL 2012 A 12 MILIONI, SEGNANDO UNO SPLENDIDO +42% PER I LAVORATORI INVECE SOLO TAGLI, CARICHI DI LAVORO AUMENTATI E SACRIFICI.
NEL 2012 CARISPEZIA, EVOCANDO POSSIBILI GRAVI RISCHI PER IL PROPRIO BILANCIO, HA CHIESTO ED OTTENUTO (CON L’ACCORDO DEI SINDACATI FIRMA-FIRMA) PESANTI TAGLI SUL COSTO DEL LAVORO, OVVIAMENTE A TOTALE CARICO DEI LAVORATORI.

ORA, DOPO TRE TRIMESTRI IN CRESCENDO, SI E’ SCOPERTO CHE PROPRIO NEL 2012 CARISPEZIA HA REALIZZATO UNO DEI MIGLIORI BILANCI DELLA PROPRIA STORIA E CHE LA NOSTRA CASSA HA RAGGIUNTO TUTTI I PROPRI OBBIETTIVI, COME ANCHE TRE QUARTI DELLE FILIALI.

COME GIUSTIFICHERANNO ORA, NON SOLO  I DIRIGENTI DELLA BANCA, MA ANCHE QUEGLI AUTOREVOLI LEADER SINDACALI CHE AVEVANO DISEGNATO UNA BANCA SULL’ORLO DEL BARATRO, I PESANTI SACRIFICI IMPOSTI AI LAVORATORI DI CARISPEZIA?

RICORDIAMO A TUTTI I LAVORATORI CHE NELL’ULTIMO ANNO CARISPEZIA, CON IL CONSENSO O CON UNA SOLO SIMBOLICA OPPOSIZIONE DEI SINDACATI FIRMA-FIRMA:

  • HA AVVIATO ALL’USCITA 25 COLLEGHI SENZA TRATTARE UNA SOLA ASSUNZIONE IN CAMBIO.
  • HA CANCELLATO L’INDENNITA’ DI MOBILITA’, ABROGATO GRAN PARTE DEI CONTRIBUTI STUDI E DEI PERMESSI.
  • HA IMPOSTATO UN DRASTICO PEGGIORAMENTO  DEI PERCORSI DI CARRIERA.
  • HA ABROGATO DALLA FINE DEL PROSSIMO ANNO OGNI TUTELA SUI TRASFERIMENTI PER I COLLEGHI CON MENO DI 15 ANNI DI ANZIANITA’.
  • HA ABOLITO IL PREMIO PER I 25 ANNI DI ANZIANITA’.
  • HA CONCORDATO UN PIANO DRACONIANO PER RIDURRE GLI ARRETRATI DELLE FERIE E DELLA BANCA ORE.
  • HA PREVISTO  IL MANCATO PAGAMENTO DELLE FESTIVITA’ SOPPRESSE NON FRUITE.
  • HA FIRMATO UN ACCORDO CHE HA RIDOTTO DAL 1° GENNAIO LO STRAORDINARIO (QUELLO PAGATO!!!) DEL 90%, INVENTANDOSI ANCHE IL REGALO DI  MEZZ’ORA DI STRAORDINARIO ALL’AZIENDA.
  • HA RIDOTTO IL NUMERO DEI  PART TIME, NON RINNOVANDONE O RIFIUTANDONE  MOLTISSIMI.
  • NON HA SOSTITUITO LE LUNGHE ASSENZE, METTENDO IN SERIE DIFFICOLTÀ’ MOLTE FILIALI E MOLTI UFFICI.
  • HA CONGELATO IL PREMIO EXTRA STANDARD DI APRILE, AVVIANDOLO ALL’ ESTINZIONE.
  • ED INFINE HA CANCELLATO IL BOC TAGLIANDO 15 POSTI DI LAVORO QUALIFICATO IN UNA PROVINCIA STRANGOLATA DA TASSI ALTISSIMI DI DISOCCUPAZIONE.

ORA LA VERA PREOCCUPAZIONE CHE CI ATTANAGLIA E’ IL PENSIERO DI QUELLO CHE POTREBBE ACCADERE SE NEI PROSSIMI ANNI DOVESSERO ESSERCI PER DAVVERO PROBLEMI DI BILANCIO.

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Chiusura B.O.C. e straordinari: SERVE RISPETTO PER I LAVORATORI

 

           “Sei a bordo?” ci si rivolgeva con un tono vagamente intimidatorio ai colleghi non troppo entusiasti di certe iniziative aziendali.

            Ma “essere a bordo” nella tradizione della marineria, così ben nota nelle nostre zone, ed un po’ meno, sembra, oltre la Cisa, significa prima di tutto e soprattutto, il totale e reciproco rispetto, tra il comandante e l’ultimo dei marinai, visto che tutti a bordo condividono rischi e responsabilità.

            Rispetto verso i lavoratori che sembra mancare nella nostra Azienda, dove spesso siamo considerati degli scansafatiche nelle e-mail dei responsabili commerciali con termini molte volte irriproducibili in un comunicato, se non si vuole finire in un tribunale, o pacchi postali, da spedire il venerdì per il lunedì, con motivazioni sconosciute ed un semplice francobollo, da un posto di lavoro all’altro, con effetti soggettivamente, e qualche volta oggettivamente, vissuti come punitivi.

            Ma a vedere quello che accade ai colleghi del BOC, o in materia di straordinario, forse le navi a cui si fa riferimento sono le galere veneziane, dove una parte dell’equipaggio scontava pene detentive in uno stato di semilibertà.

CARISPEZIA: UNICA BANCA DEL GRUPPO CARIPARMA  A RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI NEL 2012

Alla luce di ciò appare ingrata e beffarda la recente moda di descrivere in ogni occasione di incontro  i colleghi come passatisti che vivono di rendita, incapaci di percepire il “cambiamento”.

Proprio in questi ultimi anni i lavoratori della Carispezia hanno invece dimostrato una straordinaria abilità di conseguire ottimi risultati mantenendo eccellenti rapporti con la clientela nonostante continui (e spesso mal gestiti) cambi di proprietà, organizzativi e procedurali.

“ASFALTATURA” DEL BOC DI CARISPEZIA

Nell’incontro di Venerdì 15 marzo, l’Azienda non ci ha dato alcuna nuova garanzia nei confronti di colleghi, che pure molto hanno dato a questa Azienda. Dopo colloqui quasi solo formali, con un ventaglio di offerte praticamente simbolico, ormai da varie settimane i colleghi interessati attendono il verdetto finale, che comporterà per tutti loro un cambio totale di lavoro, ed in qualche caso di vita.

            In tutti questi anni non ci eravamo mai trovati di fronte a chiusure così drammatiche, perché sempre l’Azienda, ed il Gruppo di cui faceva al momento parte, considerando attitudini e capacità individuali, lasciava comunque qualche via  di uscita, almeno per i casi più complessi.

            Rimane sempre più forte IL SAPORE DI AMARO PER UNA OPERAZIONE CHE, A FRONTE DI POCHI E POCO PROBABILI RISPARMI, COMPORTERÀ’ CERTAMENTE NON UN “EFFICENTAMENTO” DEL BOC, MA IL SUO ESATTO CONTRARIO.

STRAORDINARIO: RIDOTTO SI’, MA SOLO QUELLO REGOLARMENTE RETRIBUITO

La stessa mancanza di rispetto la viviamo ogni giorno nelle filiali e negli uffici dell’azienda, sulla vicenda degli straordinari.

            Dai dati forniti dall’Azienda, dopo l’ingresso della nuova normativa, le prestazioni aggiuntive risultano ENORMEMENTE DIMINUITE, ma dalle segnalazioni che continuiamo a ricevere sappiamo per certo che moltissime ore di straordinario non autorizzato continuano ad essere svolte.

            Sulle mancate autorizzazioni continua il rimpallo di responsabilità tra Direzione e direttori di agenzia, ma quello che è certo, è che LA SITUAZIONE E’ VERAMENTE AI LIMITI DELL’ ILLEGALITA’, quando non li supera in modo pesante.

            Non siamo disposti a tollerare oltre una simile situazione, favorita anche da una normativa tutta a sfavore dei lavoratori che pure qualche sindacato ha sottoscritto senza esitazioni.

            Facciamo un esempio concreto: un cassiere ha rilevato dalla sua situazione in HR Access  : che in una certa giornata, è entrato regolarmente al mattino, uscito regolarmente per la pausa pranzo, rientrato alle 14 e 41, e quindi con un minuto di ritardo dalla stessa pausa, uscito alle 17.22 alla sera, e quindi 27 minuti oltre l’orario, per aver dovuto caricare il bancomat a sportelli chiusi. In definitiva il collega risulta aver lavorato quel giorno un totale di 7 ore e 56 minuti, ossia 26 MINUTI IN PIU’ DELL’ORARIO CONTRATTUALE EPPURE ALLA FINE RISULTA ESSERE STATO PENALIZZATO CON UNA DECURTAZIONE DI 5 MINUTI DALLA  SUA BANCA ORE.

            CI TROVIAMO DI FRONTE A QUALCOSA DI MOLTO VICINO AD UNA SOTTRAZIONE INDEBITA, CHE MOLTIPLICATA PER CENTINAIA DI CASI ANALOGHI OGNI MESE SIGNIFICA MIGLIAIA DI ORE DI LAVORO REGOLARMENTE SVOLTE E CHE LA BANCA OGNI ANNO NON RETRIBUISCE, SENZA NEPPURE INFRANGERE GLI ACCORDI SINDACALI E LA NORMATIVA INTERNA.

            Stiamo facendo le necessarie verifiche, anche con l’Azienda, se questo sia consentito dalla vigente legislazione, e se non troveremo in tempi ragionevoli una soluzione adeguata, ci rivolgeremo a chi di competenza per salvaguardare i diritti dei colleghi.


E GLI ALTRI SINDACATI?

QUANDO NON SONO IMPEGNATI A FIRMARE PESSIMI ACCORDI, COME LE STELLE STANNO A GUARDARE…

La Spezia, 17 marzo 2013
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Su BOC trattativa debolissima

Nell‘ incontro di ieri sulla chiusura del Back Office Centralizzato sono arrivate  solo cattive notizie.

L’ Azienda ha respinto, senza dare alcuna motivazione, la nostra obiezione sul loro rifiuto di aprire una procedura per rilevanti  modifiche organizzative per quanto riguarda la scelta di smobilitare il BOC, e quindi  invieremo alla nostra Segreteria nazionale una segnalazione di palese violazione contrattuale da inoltrare all’ABI sulla base del’articolo 27 CCNL 8/12/2007, per ottenere su questo argomento un incontro tra le parti in sede nazionale.

Questo non solo per tutelare i colleghi direttamente coinvolti in questa occasione, ma per chiarire una volta per tutte cosa si intende per “RILEVANTI RISTRUTTURAZIONI” ED EVITARE CHE ALTRI POSSIBILI ULTERIORI FUTURI TERREMOTI DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA BANCA, PASSINO PER SEMPLICI ED ININFLUENTI AGGIUSTAMENTI, NON SUBORDINATI AD ALCUNA TRATTATIVA.

Nel merito l’Azienda ha ribadito la sua decisione di cancellare totalmente il BOC, in nome di presunti risparmi, ed ha dato ai colleghi interessati ben poche alternative: in pratica la scelta tra entrare nella Task force che proseguirà anche quest’anno nell’ adeguata verifica delle posizioni anagrafiche, o andare direttamente in una cassa.

Se si considerano i percorsi professionali, le esperienze maturate e le età anagrafiche della maggior parte dei colleghi coinvolti, per molti di loro si tratta di intraprendere un nuovo mestiere a pochi anni dalla pensione. Ci  pare proprio che l’Azienda non si preoccupi affatto di utilizzare al meglio colleghi di provata esperienza.

Ci rivedremo entro metà marzo, ma abbiamo pochissima fiducia che in quella sede l’ Azienda dia risposte accettabili alle nostre obiezioni.

STRAORDINARIO: UN ABISSO TRA DICHIARAZIONI UFFICIALI E REALTA’ EFFETTIVA

Ci segnalano da più parti che l’attuale disciplina della concessione dell’autorizzazione per il lavoro straordinario, si sta rapidamente trasformando, almeno in parte, non in una riduzione delle ore effettive di straordinario (riduzione peraltro in alcuni casi assolutamente incompatibile con le esigenze di filiali sempre più strangolate dai tagli all’organico), ma IN UNA MERA RIDUZIONE SOLO DELLE ORE DI STRAORDINARIO EFFETTIVAMENTE RETRIBUITO.

OSSIA LO STRAORDINARIO, MAGARI UN PO’ MENO DI PRIMA, SI  CONTINUA A FARLO, MA SPARISCE DALLE STATISTICHE E DALLE RETRIBUZIONI SEMPLICEMENTE PERCHE’ NON LO SI AUTORIZZA PIU’.

L’AZIENDA HA PIU’ VOLTE DICHIARATO, SIA A NOI CHE AI DIRETTORI DI FILIALE, CHE NON E’ ACCETTABILE, E NEPPURE LEGALE, EFFETTUARE STRAORDINARIO NON AUTORIZZATO.

RIMANE DA CAPIRE ALLORA, NEL RIMPALLO DELLE RESPONSABILITA’, SU CHI RICADA EFFETTIVAMENTE L’ONERE DI AUTORIZZARE O MENO LO STRAORDINARIO.

L’AZIENDA DICHIARA CHE L’AUTORIZZAZIONE, QUANDO E’ RICHIESTA DAI DIRETTORI, VIENE QUASI SEMPRE CONCESSA, I DIRETTORI DICONO L’ESATTO CONTRARIO, E INTANTO I COLLEGHI MACINANO ORE E ORE DI STRAORDINARIO SENZA RICEVERE ALCUN COMPENSO, NE’ IN TERMINI DI ACCUMULO IN BANCA ORE NE’ IN TERMINI DI RETRIBUZIONE E NON SANNO NEMMENO CON CHI DEVONO  PRENDERSELA.

SI SAPPIA CHE IL  SINDACATO (DI CERTO ALMENO LA FALCRI) NON PUO’ TOLLERARE ULTERIORMENTE UN SIMILE ANDAZZO, E CHE, SE CONTINUERA’ COSI’, SARANNO CHIAMATE LE  AUTORITA’ DI VIGILANZA COMPETENTI A STABILIRE CHI HA MANCATO.

UN’ UNICA BUONA  NOTIZIA: I COLLEGHI CHE AVEVANO GIA’ INIZIATO AL 31 DICEMBRE 2012 AD ACCUMULARE ANZIANITA’ NEL RUOLO, IN VISTA DI  UN PASSAGGIO DI LIVELLO PREVISTO DAI PRECEDENTI PERCORSI DI CARRIERA, RICEVERANNO LA PROMOZIONE AL RAGGIUNGIMENTO DEL NUMERO DI MESI PREVISTO NEL VECCHIO ACCORDO.

PS. VEDIAMO CON PIACERE CHE ANCHE GLI ALTRI SINDACATI STANNO PONENDO IL PROBLEMA DELLE CARENZE DI ORGANICO E DELLE MANCATE SOSTITUZIONI. CI ATTENDIAMO QUINDI UNA FORTE INIZIATIVA QUALORA L’AZIENDA NON PROCEDA RAPIDAMENTE A NUOVE ASSUNZIONI.

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CANCELLATO IL BACK OFFICE !!!

Con un semplice tratto di penna e poche parole, la Direzione ci ha comunicato che da aprile non esisterà più il BOC di Carispezia e che non è nemmeno previsto, come nelle altre banche del Gruppo, il mantenimento di un nucleo di colleghi che costituisca una valida interfaccia tra l’azienda esterna che appalterà il lavoro prima svolto dal BOC ed i colleghi di Carispezia.

Scompare così una struttura che era sopravissuta anche al passaggio di Carispezia in gruppi pesantemente accentratori, come  Cr Firenze ed Intesa, che, in nome di una necessaria riservatezza dell’operatività delle banche, avevano però preferito mantenere nell’ambito bancario le molte operazioni svolte dai back office.

Assolutamente incerto il destino dei 15 colleghi del BOC,  a cui si chiederà, dopo decenni di lavoro e spesso ad età non più propriamente verdi, di imparare, nel giro di poche settimane, un nuovo mestiere.

Unisin Falcri ha espresso nell’ incontro di ieri tutta la propria contrarietà ad un’operazione i cui vantaggi economici sono dubbi ed i cui inconvenienti sono invece sotto gli occhi di tutti.

Esternalizzare a società ed a lavoratori presumibilmente mal pagati  (sennò dove sta il guadagno?) e perciò in continua rotazione, attività così delicate e complesse come quelle normalmente svolte dal BOC, rischia di creare, ed ha già creato nel passato, enormi inconvenienti, prima di tutto a carico dei colleghi che affideranno le proprie operazioni a  quelle società.

Questa contrarietà era peraltro già stata espressa da Unisin Falcri Silcea al tavolo di Gruppo, dove per lo meno era stato garantito il mantenimento di un’ interfaccia aziendale, in Cariparma e Friuladria, perché di Carispezia non si era parlato, in grado di attenuare i disagi dell’esternalizzazione.

La cancellazione totale del BOC, unita alla notizia che dei 7 dirigenti presenti in azienda al 31 dicembre 2012, ben 5 erano in distacco da altre banche del gruppo, quindi per definizione non stabilmente integrati in Carispezia, oltre alla prolungata vacanza di alcuni incarichi assai delicati, come quello di responsabile dell’ex ufficio legale ed alla mancanza di notizie  sulla ipotizzata acquisizione delle filiali liguri di Cariparma, fanno a questo punto concretamente temere per la sopravvivenza di qualsiasi forma di autonomia per Carispezia.

Ad aggravare il quadro si aggiunge la totale cancellazione di ogni forma di contrattazione aziendale, prevista esplicitamente, per quanto riguarda i percorsi di carriera dall’accordo aziendale dell’11 ottobre 2012 e per quanto riguarda la mobilità dalla lettera a latere dell’accordo 20 dicembre 2012, entrambi respinti e non accettati da Unisin Falcri Silcea, ed entrambi sottoscritti senza obiezioni dagli altri sindacati.

La Falcri Carispezia ha comunque già attivato le procedure di confronto previste in caso di rilevanti innovazioni organizzative dall’ articolo 15 del CCNL, per tutelare in ogni modo i colleghi interessati dalla cancellazione del BOC.

Leggiamo che anche le altre Organizzazioni sindacali hanno sollevato problemi relativi al caos nato sulla autorizzazione dello straordinario, e sui trasferimenti selvaggi, nonché sul mancato adeguamento delle condizioni bancarie e sui percorsi di carriera che danneggiano i colleghi degli uffici interni ed, aggiungiamo noi, anche chi lavora nelle agenzie sotto gli 8 addetti.

Concordiamo senz’altro con le critiche avanzate, ed abbiamo chiesto un attento monitoraggio da parte dell’Azienda per verificare che vengano evitate prestazioni straordinarie non autorizzate e quindi non retribuite, che sarebbero totalmente illegali.

ABBIAMO INVECE QUALCHE PERPLESSITA’ SULLA COERENZA DI QUEI SINDACATI CHE HANNO FIRMATO SOLO 3 MESI FA UN ACCORDO IN CUI SI DICEVA CHE “I PERCORSI PROFESSIONALI SEGUIRANNO IL MEDESIMO SVILUPPO DI QUANTO SARA’ PREVISTO A LIVELLO DÌ GRUPPO”, E CHE SI ACCORGANO SOLO OGGI CHE I PERCORSI DI CARIPARMA DANNEGGIANO PESANTEMENTE MOLTISSIMI COLLEGHI ED HANNO POI FIRMATO UN MESE FA UN ALTRO ACCORDO CHE REGOLAMENTA LO STRAORDINARIO, SALVO ACCORGERSI SOLO  ORA DEL CAOS CHE NE E’ DERIVATO.

IN QUESTO CASO NON POSSIAMO DIRE “MEGLIO TARDI CHE MAI” PERCHE’ ORMAI IL DISASTRO E’ STATO FATTO, CON IL LORO CONSENSO E LA LORO FIRMA E SENZA AVER CONSULTATO I LAVORATORI, DI CUI SI RICORDANO SOLO ORA.

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2 smentite che confermano…

…si dice che una smentita è una notizia data due volte, e mai come in questo caso il comunicato dei confederali sullo STRAORDINARIO e sul famigerato ACCORDO 20 DICEMBRE 2012, che tanti disagi sta già creando ai colleghi, E’ UN’ ULTERIORE CONFERMA A QUANTO DA NOI SCRITTO A COMMENTO DI QUELL’ ACCORDO.

MA VEDIAMO INSIEME LE DUE “SMENTITE”

1) LA MEZZ’ORA PERSA: GLI STESSI CONFEDERALI CONFERMANO CHE SE LO STRAORDINARIO NON SUPERA I 29 MINUTI ( E 59 SECONDI !!!) NON PUO’ ESSERE AUTORIZZATO E QUINDI NE’ PAGATO NE’ ACCREDITATO IN BANCA ORE.

Ci dedicano un intero confuso paragrafo, ma alla fine dicono proprio così, e quindi non si capisce bene cosa mai volevano smentire. E COMUNQUE  DIMENTICANO IL FATTO CHE ANCHE IL RESTO DELLO STRAORDINARIO VIENE CALCOLATO A BLOCCHI DI 15 MINUTI, PER CUI 44 MINUTI NE VALGONO 30, 59 NE VALGONO 45, E COSI’ VIA.

INSOMMA UN REGALO IMMOTIVATO DI TEMPO, DI DENARO E DI LAVORO ALL’AZIENDA, CHE PUO’ ARRIVARE A QUASI DIECI ORE AL MESE, PIU’ DI UN’INTERA GIORNATA LAVORATIVA  MENSILE, A CUI IL LAVORATORE E’ COSTRETTO A RINUNCIARE A CAUSA DI QUESTO BISLACCO ACCORDO, A TUTTO VANTAGGIO DI UN’AZIENDA CHE PURE VANTA ANCHE QUEST’ANNO RICCHI UTILI DI BILANCIO.

2) CANCELLATE ANCHE LE POCHE GARANZIE SULLA MOBILITA’ PREVISTE DALL’ACCORDO AZIENDALE:

In questo caso l’ipocrisia si mescola al formalismo più esasperato, dimostrando che si puo’ mentire anche solo per omissione.
In effetti, proprio come dicono i confederali, l’accordo formalmente non viene modificato, ma nei fatti e’ invece ridotto ad una presa in giro, ad un contentino, ad una breve ricreazione concessa tanto per giustificare una firma.

INFATTI L’ACCORDO AZIENDALE ERA ACCOMPAGNATO DA UNA LETTERA CHE PREVEDEVA DI MANTENERE ALCUNE GARANZIE SULLA MOBILITA’ FINO AD UNA DATA DI SCADENZA, IL 31 DICEMBRE 2014, CHE COINCIDE CON QUELLA DELL’ACCORDO.

E COME PER TUTTI GLI ACCORDI, AL MOMENTO DELLA SCADENZA  SAREBBE DOVUTO ESSERE IL LIBERO CONFRONTO TRA LE PARTI A DECIDERE COSA SAREBBE ACCADUTO SUCCESSIVAMENTE.

INVECE NO!!! CON UN COLPO DI MANO, IN UN ACCORDO CHE DI TUTT’ALTRO SI OCCUPAVA, SI INSERISCE UNA NUOVA LETTERA UNILATERALE DELL’AZIENDA CHE DICHIARA CHE:

DAL 1 GENNAIO 2015 TUTTE LE GARANZIE PREVISTE DALLA LETTERA PRECEDENTE (DATATA SOLO DUE MESI PRIMA) VENGONO A CADERE, E  SI SPECIFICA GIA’ DA ORA CHE DAL 1 GENNAIO 2015 IN POI SI APPLICHERA’ L’ACCORDO VIGENTE IN PARMA OSSIA:

  •  NESSUNA GARANZIA PREVISTA PER CHI HA MENO DI 15 ANNI DÌ ANZIANITA’
  •  NESSUNA GARANZIA PER I TRASFERIMENTI SOTTO I 60 KM PER LE AREE PROFESSIONALI  ED 80 KM PER I QUADRI, ANCHE PER CHI  HA MATURATO  I 15 ANNI DI ANZIANITA’.

…LASCIAMO OGNI COMMENTO AI COLLEGHI…

 

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COME NON RETRIBUIRE LO STRAORDINARIO

DOPO L’AUTO REGALO DI NATALE DELL’ACCORDO DEL 20 DICEMBRE, ORA STANNO FINENDO NELLA CALZA DELLA BEFANA DI CARISPEZIA TANTE ORE DI  STRAORDINARIO NON RETRIBUITO, NE’ ACCANTONATO IN BANCA ORE SEMPRE, OVVIAMENTE, A SPESE DEI LAVORATORI.

Ci sono giunte numerose segnalazioni da parte di molti colleghi di una attuazione a dir poco restrittiva del già pesante accordo del 20 dicembre (che noi comunque non abbiamo sottoscritto).

Infatti in molti casi, a fronte di improvvise ed imprevedibili emergenze, i colleghi hanno macinato diverse ore di straordinario, che poi non sono state autorizzate, e quindi né retribuite, né accantonate a banca ore, unendo così al danno di dover uscire parecchio dopo l’orario previsto, anche la beffa di doverlo fare gratis.

Questo è del tutto inaccettabile e addirittura anticostituzionale visto che viene palesemente violato l’articolo 36 della costituzione che così recita:

“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro”.

Su questo argomento abbiamo quindi inviato una specifica LETTERA ALLA DIREZIONE che alleghiamo, da cui ci attendiamo un deciso ED IMMEDIATO cambio di rotta.

INVITIAMO PERTANTO I COLLEGHI A SEGNALARCI TEMPESTIVAMENTE  SE LE DIFFICOLTA’ A FARSI RETRIBUIRE ORE DI STRAORDINARIO EFFETTIVAMENTE ESEGUITE FINORA RISCONTRATE PROSEGUIRANNO ANCHE NEI PROSSIMI GIORNI.

IN TAL CASO NON STAREMO CERTO CON LE MANI IN MANO.

QUI la lettera inviata alla Direzione

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