Nuovi progetti e vecchi problemi

In data odierna abbiamo sollecitato l’Azienda a convocare l’incontro che ci era stato garantito nel confronto di due mesi fa.

All’ordine del giorno:

  • problemi dei poli affari
  • verifica degli organici
  • scadenza tempi determinati

Clicca QUI per leggere il comunicato unitario su:

  • progetto Filse
  • orario esteso
  • condizioni Cartasi’ dipendenti
  • nuova “agenzia per te”

 

 

 

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IL FONDO SI FA…

…ma dall’incontro con il CEO Maioli abbiamo avuto pochi particolari sul come.

Infatti, con una tecnica più propria all’arte dello strip tease, che alle relazioni sindacali, e’ proseguito un percorso ormai lungo 5 mesi di cose mostrate e non mostrate, o magari solo fatte trasparire, sulla pur importante questione di Fondo esuberi e organici.

Da quanto siamo riusciti a sapere in questa puntata, saranno circa 300 o 400 i colleghi interessati, nessuno sarà obbligato ad andarsene ed a fronte ci saranno da 400 a 600 assunzioni.

Notizie per lo più positive, se non si tiene conto che le uscite saranno presumibilmente distribuite  proporzionalmente sugli organici di filiali ed uffici interni, mentre le assunzioni riguarderanno soprattutto gli uffici interni (circa 100 colleghi specializzati presi in particolare dalle Facoltà di ingegneria informatica) e i cosiddetti “gestori fuori sede” (circa 150 destinati a lavorare prevalentemente a domicilio dei clienti), a cui se ne aggiungeranno circa altrettanti presi dalle filiali.

Insomma dobbiamo aspettarci di trovare ancora più sguarnite le nostre filiali, anche se una cinquantina verranno chiuse o accorpate.

Alla prossima puntata speriamo di potervi rivelare le precise modalità del Fondo come: decorrenza, lunghezza (escluso solo l’utilizzo dell’allungamento a 7 anni consentito recentemente dal Governo) ed eventuale spalmamento dell’entrata su più anni.

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UN AGOSTO TORRIDO X CARISPEZIA

Anche se le temperature vere non sono state poi così elevate come in luglio, in Carispezia agosto si è rivelato un mese caldissimo, come era facile prevedere, in considerazione dei mostruosi buchi nell’organico e dello scarsissimo numero di assunzioni effettuato a vario titolo (9 in tutto).

Si sono quindi moltiplicate le agenzie rimaste chiuse al pomeriggio, mentre sui pochi presenti si è scaricata una mole di lavoro insostenibile, con conseguente moltiplicarsi di ore di straordinario, riconosciute o più spesso regalate all’Azienda.

E’ chiaro che Carispezia conta molto sullo spirito di sacrificio dei colleghi, considerato che assumere qualcuno in più certamente ha un costo, mentre spremere i dipendenti, senza nemmeno riconoscere loro lo straordinario effettuato, è nei fatti completamente gratuito.

Un sindacato che si rispetti non può certo accettare una simile situazione.

Si stanno moltiplicando i casi di colleghi giunti al limite psicofisico di rottura, oltre tutto sottoposti alla continua ed aggressiva pressione dei molti che non hanno altro compito che schioccare la fusta e stamburare per ottenere i massimi risultati possibili (ma gli stamburatori non vanno mai in ferie?).

A settembre chiederemo all’Azienda un intervento decisivo quantomeno per riconoscere tutto lo straordinario effettuato, se non altro nei limiti previsti dallo sciagurato accordo del 20 dicembre 2012 (quello che ha tagliato la prima mezz’ora di straordinario).

Ci auguriamo tutti che arrivi una risposta risolutiva, visto che oggi si stanno violando leggi e normative vigenti, e che questo abbia una ricaduta reale sui colleghi.

In altre parole ci auguriamo che dover pagare valanghe di straordinari costringa Carispezia ad assumere qualcuno in più.

Altrimenti ci muoveremo come necessario, speriamo con l’accordo di tutti i sindacati. 

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Assunzioni e licenziamento

E’ giunta a conclusione una lunga vicenda giudiziale che ha visto alcuni lavoratori a tempo determinato, poi esclusi definitivamente dalla Cassa, contestare alla nostra banca il mancato consolidamento dei loro contratti.
Di fronte ad una sentenza del giudice che imponeva l’assunzione di due di questi lavoratori a tempo indeterminato, banca e interessati hanno raggiunto un accordo che prevedeva per uno l’assunzione definiva, per l’altro un congruo risarcimento di fronte alla rinuncia al rientro. Soluzione soddisfacente per tutti, anche per il nostro sindacato che aveva patrocinato i ricorsi.


In compenso la banca ha licenziato in tronco un altro dipendente, per motivi che forse qualche giornalista definirebbe “futili”. E’ partito un immediato ricorso e vedremo come si evolverà la vicenda.

Certo è che la legge Fornero ed il Jobs act sembrano aver incoraggiato  i datori di lavoro (o dobbiamo tornare a chiamarli  i “padroni”?) a licenziare con maggiore facilità.

Organici, sostituzioni e straordinari.

Continua ed anzi si accentua la “spremitura” dei colleghi anche e soprattutto in questo periodo estivo. Le agenzie piazzate in località turistiche, oberate in queste settimane da un notevole surplus di lavoro, non solo non vengono rafforzate, ma anzi non ricevono in molti casi neppure sostituzioni per i colleghi in ferie.

Risultato: ore di straordinario a sfare, spesso neanche retribuite, gestori in cassa alla faccia dei budget da raggiungere.

Su questo argomento la Cassa dovrà dare risposte soddisfacenti o si aprirà un’altra fase di conflitto. Ormai il problema sta esplodendo anche a livello di Gruppo.

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FINALMENTE QUALCHE SEGNO PIU’ +

Come molti di voi sanno già, da qualche giorno, il tavolo di confronto con Carispezia si è unificato e quindi UNISIN ed i tre sindacati confederali trattano insieme e inviano comunicati unificati a tutti i colleghi.

ANCHE SULLA TRATTATIVA CONCLUSASI IN TRASFERTA A PARMA SABATO SCORSO VI ARRIVERÀ PRESTO UN COMUNICATO UNITARIO FIRMATO DA TUTTE E 4 LE SIGLE.
ABBIAMO PERO’ DA DIRVI ALCUNE COSE CHE NON TROVERANNO NATURALEMENTE SPAZIO IN QUEL COMUNICATO, MA CHE RITENIAMO UTILI PER VOI.
PER LA PRIMA VOLTA DA ANNI LA TRATTATIVA CON CARISPEZIA NON SI E’ CONCLUSA IN NEGATIVO, CON PERDITE ECONOMICHE E NORMATIVE PER I DIPENDENTI.

ANCHE SE NON C’E’ DA FARE TROPPI TRIONFALISMI SUL RISULTATO DI QUESTO ACCORDO, TUTTAVIA DOBBIAMO SEGNALARE AI COLLEGHI CHE LA TRATTATIVA SI E’ CHIUSA CON UNA SERIE DI SEGNI PIU’, ANCHE SE SPESSO MODESTI.

NON CREDIAMO CHE SIA UN CASO CHE LA PRIMA VOLTA CHE UNITA’ SINDACALE SIEDE AD UN TAVOLO UNITARIO, DA QUESTO TAVOLO ESCONO MIGLIORAMENTI, ANCHE SE ANCORA MODESTI, PER I LAVORATORI.

Brevemente: le ASSUNZIONI ESTIVE crescono, modestmente in numero assoluto da 7 ad 8, assai di più per l’estensione della copertura: 7 assunti x 2 mesi = 14 mesi/persona nel 2014.

4 interinali x 3 mesi + 4 tempi determinati x 5 mesi che fanno 32 mesi/persona totali, insomma oltre il doppio di copertura dell’anno scorso. ANCORA POCHISSIMO PER LE REALI NECESSITA’, MA COMUNQUE QUALCOSA PIU’ DI UN AIUTO PURAMENTE SIMBOLICO COME QUELLO DELL’ANNO SCORSO.

RIPARTONO I PERCORSI DI CARRIERA nei termini previsti per Cariparma e recuperando il pregresso solo a partire dal 1° ottobre 2014, lasciando quindi sul campo fino ad 1 anno e nove mesi di mansioni svolte, perdendo gli ultimi passaggi di carriera nelle filiali sotto gli 8 addetti, nonchè un po’ di pezzi negli uffici interni.

Ma qui si partiva dal famigerato accordo dei confederali del 11/10/2012, da noi mai firmato ed anzi contrastato con uno sciopero, che aveva cancellato tutto, e quindi eravamo in salita.

AUMENTA ANCHE IL CONTRIBUTO AZIENDALE AL FONDO PENSIONE,

sparisce il nostro contributo per l’assicurazione sanitaria,

riappaiono almeno fino al 2017 i contributi studio, cancellati dal solito famigerato accordo.

INFINE DOBBIAMO SEGNALARE CHE IL PREMIO AZIENDALE VAP, FINALMENTE FERMA LA SUA CORSA ALL’INDIETRO E SI STABILIZZA SUI 1500 € DELL’ANNO SCORSO.

I PARTICOLARI POTRETE LEGGERLI SUL COMUNICATO UFFICIALE.

PER IL MOMENTO POSSIAMO DIRE CHE LA NOSTRA PRESENZA A PIENO TITOLO AL TAVOLO UNICO DELLA TRATTATIVA HA FATTO LA DIFFERENZA.

I COLLEGHI POSSONO ORA PIU’ DI PRIMA FARE AFFIDAMENTO SU DI NOI DI UNITA’ SINDACALE, CHE ABBIAMO FATTO DELLA COERENTE DIFESA DEGLI INTERESSI DEI LAVORATORI LA NOSTRA UNICA ED IRRINUNCIABILE RAGIONE DI ESSERE.

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SOSPESE LE TRATTATIVE

Nell’incontro di oggi 15 giugno la delegazione datoriale si è presentata al tavolo di Carispezia con poche ed insufficienti proposte e con scarsa disponibilità a trattare.

Per quanto riguarda le assunzioni estive l’Azienda si è dapprima limitata a ribadire la sua proposta di 4 interinali (assunti a partire dalla data odierna per tre mesi); solo a seguito del nostro duro giudizio sull’inadeguatezza del numero di ingressi, l’Azienda ha rilanciato impegnandosi ad assumere 2 tempi determinati sino a novembre.
Nonostante ciò, in considerazione delle numerose e ataviche lunghe assenza mai sostituite, degli ulteriori pensionamenti e del periodo caldo delle ferie per i colleghi, nonché della necessità di dare supporto alle numerose filiali turistiche abbiamo ritenuto l’offerta della Banca inadeguata.
Per quanto riguarda i percorsi di carriera la proposta aziendale è stata quella di applicare la disciplina vigente in Capogruppo, di per se già meno favorevole rispetto ai vecchi percorsi ISP, a decorrere solamente dal primo gennaio 2015. Questa proposta è stata ritenuta non accettabile perché cancellerebbe di fatto sino a due anni di anzianità (2013 e 2014) maturati dai colleghi nei ruoli da essi ricoperti.
Quanto all’adeguamento del versamento aziendale minimo (3,5%) ai fondi pensione rispetto a quanto applicato a livello di Gruppo, abbiamo registrato la disponibilità da parte della delegazione aziendale, ma solo a partire dal 1/1/2017 (ancora un anno e mezzo… un’eternità!!!).
Anche sulla polizza sanitaria abbiamo verificato una disponibilità a eliminare il contributo annuale dei lavoratori ma solo dal prossimo anno, quindi nulla per l’immediato.
Nessuna garanzia anche per quanto riguarda il riconoscimento delle provvidenze studio e dei 15 minuti retribuiti per le colleghe in allattamento, ma solo una ipotesi di intervento futuro a livello di Gruppo.
Infine è stato ufficializzato il mancato impegno da parte di Carispezia ad adeguare i locali della mensa, così come richiesto dal CRAL, sancendo così definitivamente la chiusura della storica struttura di via Colombo.

ALLA LUCE DI QUANTO ESPOSTO LE SCRIVENTI ORGANIZZAZIONI SINDACALI HANNO DECISO DI SOSPENDERE LE TRATTATIVE E DI VALUTARE OGNI ULTERIORE INIZIATIVA IN MERITO.  

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CARISPEZIA PREMIA LE DONNE?

Leggiamo sulle news di Carispezia che…

“Carispezia premia le donne: Si è svolta sabato 6 giugno, presso il Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, la cerimonia di premiazione della 14°edizione del Premio “Donne Leader Spezzine”
Carispezia, banca rosa del territorio con una presenza femminile del 55%, sostiene l’iniziativa sin dalla prima edizione e in particolare finanzia il premio, un originalissimo monile realizzato dallo storico artista spezzino Francesco Vaccarone.”

Ci fa certamente piacere sapere che la banca in cui lavoriamo da così tanta importanza al ruolo delle donne nella società.

CI FAREBBE ANCORA PIU’ PIACERE SE ALTRETTANTA ATTENZIONE FOSSE DEDICATA A QUEL 55% Di DONNE CHE LAVORANO  ALLE DIPENDENZE DI CARISPEZIA E SE, PER ESEMPIO, I PART TIME, SOPRATTUTTO FEMMINILI, VENISSERO CONCESSI CON MINORE DIFFICOLTA’, CONSIDERANDOLI COME RECITA L’ARTICOLO 35 DEL CCNL “un valido strumento di cui si auspica la generalizzata applicazione (…) per favorire l’occupazione e la flessibilità del lavoro” E NON UN FASTIDIO DA CONCEDERE CON IL CONTAGOCCE.

Non ci dispiacerebbe nemmeno se le donne assenti per maternità o per l’applicazione della 104 (bambini e invalidi sono purtroppo quasi sempre a carico delle donne di famiglia) venissero sostituite, senza penalizzare gli uffici di provenienza e senza far pesare sui colleghi e sulle stesse colleghe interessate, quella che è sempre una necessità improrogabile.

PS. Lunedì 15 prossimo ci incontreremo con CARISPEZIA anche per discutere di organici e carichi di lavoro.
Non sarebbe male se in quella sede l’Azienda desse prova di sensibilità verso le esigenze delle proprie dipendenti, e perché no anche dei propri dipendenti, assumendo un numero di lavoratori  sufficienti a consentire a tutti di contemperare le esigenze lavorative con quelle familiari (siamo tutti stanchi di tornare a casa ad orari impossibili).

 

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DEL TUTTO INSUFFICIENTI LE ASSUNZIONI ESTIVE PROPOSTE DALL’AZIENDA

Nell’incontro di ieri, abbiamo apprezzato la disponibilità dell’azienda ad aprire un percorso, che speriamo non troppo lungo, senza porre pregiudiziali, per risolvere alcune importanti questioni, quali i percorsi di carriera inesistenti in Carispezia e l’adeguamento del versamento aziendale sul fondo integrativo e della polizza sanitaria.

E’ un importante novità nell’atteggiamento della controparte che ci auguriamo possa portare a breve positivi risultati.
Non possiamo invece assolutamente condividere la scelta dell’azienda di limitare le assunzioni estive a sole 4 unità per tre mesi.
Se si considerare che già l’attuale situazione dell’organico appare insostenibile, che stiamo per affrontare l’estate con 10 persone di meno in organico, che l’anno scorso le 7 assunzioni  per due mesi sono praticamente passate inosservate in un  mare magnum di necessità, ci chiediamo come possa pensare la nostra Azienda di gestire in queste condizioni i prossimi mesi.

Se nell’incontro previsto per il fin troppo lontano 15 giugno, non ci saranno in questo campo nuove, importanti ed incisive proposte da parte aziendale, non escludiamo la necessità di un ampia mobilitazione dei lavoratori.

Non si può pensare di risolvere la questione degli organici chiedendo sempre nuovi sacrifici ai colleghi.
Moltiplicare le ore di straordinario, cancellare sistematicamente in troppi casi la pausa pranzo, dare per scontata la chiusura totale o parziale di qualche piccolo o medio sportello, anche per molti giorni, allungare le code e le attese e quindi i carichi di lavoro per i pochi colleghi presenti, non possono e non devono diventare soluzioni accettabili per il sindacato.

Ci attendiamo dalla Direzione una scelta di buon senso, che con costi assolutamente contenuti, dia respiro ai molti colleghi sovraccarichi di lavoro.

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UN’ ESTATE IMPOSSIBILE

Stiamo ancora attendendo la convocazione da Carispezia per l’apertura del confronto previsto negli incontri semestrali ed annuali.

C’è in proposito un’indicazione tassativa nel CCNL (15 giorni dalla richiesta), ma c’è, ANCHE E SOPRATTUTTO, ancora più tassativa, una situazione di grande urgenza in vista di un estate che si prospetta caldissima per la strutturale carenza di organici.

Già ora non ci sono colleghi a sufficienza per coprire le sostituzioni, neanche per le lunghe assenze e persino nelle piccole agenzie, nella quali a volte non si riesce neppure ad aprire la cassa, oppure si scarica tutto sui colleghi gestori, già pressati da manager, responsabili di Area e di prodotto, ma lasciati poi senza alcun supporto, ed anzi costretti a sostituire cassieri ed addetti all’accoglienza.

La situazione è, se possibile, ancora più grave nelle AGENZIE FAI DA TE, dove le sostituzioni sono più rare delle sorgenti nel deserto, e dove invece, come già da mesi andiamo scrivendo e come finalmente denunciato anche dagli altri sindacati, il carico di lavoro è già pesantissimo anche quando è presente tutto l’organico.

NON RIUSCIAMO NEPPURE A CAPIRE FIN DOVE VOGLIA ARRIVARE L’AZIENDA CON LA SUA POLITICA DI TAGLI AGLI ORGANICI, CHE STA CREANDO CARICHI DI LAVORO E TENSIONI INSOSTENIBILI TRA IL PERSONALE.

E’ GRAVISSIMO ED ORMAI PRIVO DI OGNI MOTIVAZIONE ANCHE IL BLOCCO DEI PERCORSI DI CARRIERA.
Il CCNL ha fortunatamente rinunciato a metter mano ai livelli professionali, almeno fino al 2019, e quindi la discriminazione tra le banche del gruppo, A TUTTO DANNO DI CARISPEZIA, NON HA PIU’ ALCUN PRETESTO PER SUSSISTERE.

QUINDI LE PRINCIPALI RICHIESTE ALLA BASE DELLO SCIOPERO DEL 23 FEBBRAIO, LARGAMENTE PARTECIPATO DAI COLLEGHI, NONOSTANTE LA CONCOMITANZA CON GLI SCIOPERI PER IL CCNL, ASSUNZIONI E RIATTIVAZIONE DEI PERCORSI DI CARRIERA, SONO RICHIESTE CHE POSSONO E DEVONO ESSERE SODDISFATTE IN POCHISSIMO TEMPO.
ALTRIMENTI SAREMO COSTRETTI AD ARRIVARE IN TEMPI BREVISSIMI AD UN NUOVO SCIOPERO, SE SARA’ NECESSARIO SUBITO DOPO LE ASSEMBLEE PREVISTE PER VOTARE IL CONTRATTO.

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L’ UNITA’ PAGA

I lavoratori di Carispezia, chiamati per la prima volta da tempo immemorabile unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali allo sciopero, hanno dato una risposta di amplissima adesione.

NONOSTANTE IL CLIMA CHE L’AZIENDA HA CERCATO DI IMPORRE, LA LARGA MAGGIORANZA DEI COLLEGHI HA ADERITO ALLO SCIOPERO E LA GRANDISSIMA MAGGIORANZA DELLE AGENZIE HA CHIUSO I BATTENTI.

Ora l’Azienda, che proprio in questi giorni ha festeggiato un ennesimo record di profitti, dovrà cominciare a ricordarsi che a guadagnare quei profitti sono stati proprio quei lavoratori che hanno aderito in massa allo sciopero.

Ci fanno naturalmente piacere i ringraziamenti dell’amministratore delegato del Gruppo, ma con tutta evidenza non ci possiamo accontentare: in Carispezia, e non solo, la pressione sui lavoratori ha raggiunto e superato tutti i limiti accettabili.

In Carispezia in particolare sono venuti anche a mancare anche quei naturali incentivi derivati da un equo trattamento economico e dal riconoscimento della crescita professionale.

LA SITUAZIONE E’ DI CONSEGUENZA ASSOLUTAMENTE INSOSTENIBILE:  O CI SI DECIDE A RAFFORZARE GLI ORGANICI E A DARE I NECESSARI RICONOSCIMENTI,  OPPURE  SARANNO SEMPRE DI PIU’ I COLLEGHI CHE SCOPPIERANNO, GLI OBBIETTIVI CHE DIVERRANNO IRRAGGIUNGIBILI  E LE AGENZIE CHE NON SI POTRANNO APRIRE PER ASSOLUTA MANCANZA DI PERSONALE.

CI AVVIAMO A PERIODI DELL’ANNO CARATTERIZZATI DA GRANDE INTENSITÀ’ DI LAVORO.

CI ASPETTIAMO CHE L’AZIENDA DIA LE RISPOSTE GIUSTE ALLE NOSTRE GIUSTE RICHIESTE.

E SAPPIAMO ORMAI CHE I COLLEGHI SONO PRONTI A MOBILITARSI DI NUOVO, SE SARA’ VERAMENTE NECESSARIO.

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