FIRMATO L’ACCORDO A TUTELA DEI COLLEGHI PROVENIENTI DA CARIPARMA

IERI SERA UNISIN FALCRI SILICEA HA FIRMATO L’ACCORDO CHE TUTELA I COLLEGHI IN ORGANICO NELLE FILIALI CARIPARMA DELLA LIGURIA E DESTINATI AD ENTRARE A MAGGIO IN CARISPEZIA.

NON SIAMO RIUSCITI AD OTTENERE INTEGRALMENTE IL NOSTRO SCOPO INIZIALE DI EQUIPARARE IN TOTO I NUOVI COLLEGHI AGLI ATTUALI DIPENDENTI CARISPEZIA, PERCHE’ SIAMO RIMASTI DA SOLI A SOSTENERE QUESTO OBBIETTIVO, MA ABBIAMO OTTENUTO ALCUNI IMPORTANTI RISULTATI, MIGLIORATIVI ANCHE DI PRECEDENTI ANALOGHI ACCORDI:

VERRANNO INFATTI  MANTENUTI IN ESSERE I PERCORSI DI CARRIERA ATTUALMENTE IN CORSO FINO ALLA MATURAZIONE DEL PROSSIMO LIVELLO PREVISTO, CONSERVANDO QUINDI ANZIANITA’ MATURATA E DIRITTO ALLA PRIMA PROMOZIONE, E SARANNO MANTENUTE LA TUTELA PREVIDENZIALE, L’ASSICURAZIONE SANITARIA, LE CONDIZIONI AGEVOLATE SUI RAPPORTI CON LA BANCA GIA’ IN ESSERE E VERRANNO LIMITATI AD UN MASSIMO DI 30 KM I TRASFERIMENTI FINO AL 30 GIUGNO DEL 2015.

BENVENUTI QUINDI IN CARISPEZIA AI NUOVI COLLEGHI !!!

                      LEGGI QUI IL TESTO DELL’ ACCORDO

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Trasferimenti e Progetto Liguria

TRASFERIMENTI: CHIEDIAMO TRASPARENZA E RISPETTO PER I COLLEGHI

Come già sottolineato in precedenti comunicati, UNISIN FALCRI SILCEA chiede con forza una svolta nelle modalità dei trasferimenti disposti dall’Azienda.

NESSUNO VUOLE NEGARE IL DIRITTO DELL’AZIENDA DI DISPORRE TRASFERIMENTI, OVE LO RITENGA NECESSARIO, MA NIENTE IMPEDISCE CHE IL TRASFERIMENTO STESSO VENGA COMUNICATO AL COLLEGA CON UN CONGRUO ANTICIPO E SOPRATTUTTO PRIMA DELLA DEFINITIVA FORMALIZZAZIONE, PER CONSENTIRGLI DI FAR PRESENTE EVENTUALI NECESSITA’ PERSONALI E FAMILIARI.

E’ ACCADUTO COSI’ PER DECENNI E NON CI PARE CHE LA CASSA NE ABBIA RICEVUTO PARTICOLARI DANNI.  

ORA, CON LE NOVITA’ PREVISTE DALLA CHIUSURA DI ALCUNE AGENZIE E CON IL PROGETTO LIGURIA, SI PRODURRANNO NECESSARIAMENTE ALTRI TRASFERIMENTI. CI ATTENDIAMO CHE L’AZIENDA EVITI DI COMUNICARE IL VENERDI’ POMERIGGIO I TRASFERIMENTI PREVISTI PER IL SUCCESSIVO LUNEDI’.

MIGLIOREREBBE CERTO DI MOLTO IL CLIMA AZIENDALE, PIU’ DI TANTE ALTRE INIZIATIVE, SE IL COLLEGA NON SI SENTISSE TRATTATO COME UN PACCO POSTALE.

LE PROPOSTE DI UNISIN FALCRI SILCEA PER I COLLEGHI DELLA LIGURIA

Nel corso degli incontri sulle tutele da garantire ai colleghi che  attualmente sono dipendenti di Cariparma nelle filiali della Liguria, UNISIN FALCRI SILICEA  ha messo a punto una proposta da presentare al Gruppo.
Riteniamo che sia corretto chiedere per tali colleghi gli stessi diritti e le stesse tutele che oggi  sono applicate ai dipendenti di Carispezia, in particolare:

  • L’applicazione degli stessi criteri per i percorsi di carriera ossia: Diritto per i gestori di diverso livello a maturare tutti e tre i gradini del percorso di carriera, qualunque sia l’organico delle agenzie dove operano.
    Diritto per i colleghi che lavorano nei centri imprese e private a ottenere gli stessi passaggi di livello che sono previsti per i colleghi di Carispezia.
    Automatismi fino a A3 L3 per i colleghi assunti prima del 2008 nelle diverse banche poi confluite in Cariparma.
  • Per i trasferimenti di iniziativa dell’azienda chiederemo un limite a 30 km fino al 31 dicembre 2015 e poi l’applicazione dei limiti previsti per Carispezia.
  • Infine riteniamo necessario prevedere la possibilità, a fronte di particolari necessità, di rimanere in organico a Cariparma.

Attendiamo nei prossimi incontri una risposta dell’Azienda e, come al solito, vi terremo informati sugli sviluppi della trattativa.

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TRASFERIMENTI CLANDESTINI

Quanto sta avvenendo in questi giorni in materia di trasferimenti non può non suscitare notevoli preoccupazioni nel sindacato.

Era prevedibile che di fronte alla uscita di una ventina di colleghi si verificasse una consistente tornata di spostamenti, per ricoprire in qualche modo i vuoti lasciati da chi, o per sua scelta o per decisione della Direzione, ha lasciato o sta lasciando il proprio posto di lavoro.

Abbiamo già espresso a questo proposito la volontà di confrontarci con l’azienda su questi pesanti ulteriori tagli al personale, ma l’incontro già fissato è stato rinviato all’inizio dell’anno nuovo, probabilmente al 13 gennaio.

MA ORA ANCHE LE MODALITA’ CON CUI STANNO AVVENENDO I TRASFERIMENTI CI APPAIONO ASSURDE ED INACCETTABILI.

ANCHE SENZA ENTRARE NEL MERITO DI ALCUNI DI QUESTI SPOSTAMENTI PER I  QUALI  FATICHIAMO A TROVARE UN QUALCHE FILO LOGICO, E’ LO “STILE PACCO POSTALE” CHE LASCIA SCONCERTATI.

I COLLEGHI VENGONO INFATTI RAGGIUNTI DAI PROVVEDIMENTI DI TRASFERIMENTO IN MODO ASSOLUTAMENTE IMPREVEDIBILE, SENZA UN CONFRONTO O UNA SPIEGAZIONE, CHE NON SIA PURAMENTE FORMALE.

Non sono molto lontani gli anni in cui si contattava l’interessato prima dell’ ufficializzazione del trasferimento, e gli si lasciava quantomeno il tempo ed il modo di sollevare eventuali obiezioni, anche se naturalmente era la Direzione ad avere l’ultima parola, come previsto dalla normativa vigente, fatte salve le eventuali garanzie previste.

OGGI IL TRASFERIMENTO ARRIVA COME IL FULMINE DALL’ OLIMPO, EPPURE IL CONTRATTO DICE CHIARAMENTE CHE: ”IL TRASFERIMENTO […] PUO’ ESSERE DISPOSTO SOLO PER COMPROVATE ESIGENZE TECNICHE, ORGANIZZATIVE E PRODUTTIVE”.

NON SOLO:

FINO A NON TROPPI ANNI FA, ALMENO IN OCCASIONE DELLE PRINCIPALI TORNATE DI TRASFERIMENTI, ARRIVAVA UNA CIRCOLARE RIEPILOGATIVA AI COLLEGHI ED AL SINDACATO.

OGGI CAPITA DI APRIRE UNA PORTA O DI TELEFONARE AD UN NUMERO NOTO, E DI TROVARE INASPETTATAMENTE UNA PERSONA DIVERSA DAL GIORNO PRIMA.

INSOMMA NON SAREBBE INTERESSE DI TUTTI SAPERE CHI LAVORA DOVE?

IL CLIMA DI SEMI CLANDESTINITA’ E DI SEGRETEZZA DELLE DECISIONI IMPOSTO DALLA DIREZIONE, IN CUI DECINE DI INDISCREZIONI SI INCROCIANO SU TRASFERIMENTI VERI O SUPPOSTI, NON CREDIAMO GIOVI PROPRIO A NESSUNO.

IN CONCLUSIONE, SE SI VOLEVANO SEMINARE NUOVI MOTIVI DI SCONTENTO E DI INSODDISFAZIONE TRA I COLLEGHI, CI PARE CHE L’OBBIETTIVO SIA STATO PIENAMENTE RAGGIUNTO.

COME SINDACATO CHIEDIAMO QUINDI PER IL FUTURO MAGGIORE TRASPARENZA E L’APPLICAZIONE EFFETTIVA DELLE NORME CONTRATTUALI, MA ANCHE E SOPRATTUTTO UN RISPETTO NON SOLO FORMALE DELLA DIGNITA’ DI CIASCUN LAVORATORE’ OLTRE NATURALMENTE A RIBADIRE L’ESIGENZA DI RISPOSTE POSITIVE E TEMPESTIVE SU TUTTA LA QUESTIONE DEGLI ORGANICI

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CANCELLATO IL BACK OFFICE !!!

Con un semplice tratto di penna e poche parole, la Direzione ci ha comunicato che da aprile non esisterà più il BOC di Carispezia e che non è nemmeno previsto, come nelle altre banche del Gruppo, il mantenimento di un nucleo di colleghi che costituisca una valida interfaccia tra l’azienda esterna che appalterà il lavoro prima svolto dal BOC ed i colleghi di Carispezia.

Scompare così una struttura che era sopravissuta anche al passaggio di Carispezia in gruppi pesantemente accentratori, come  Cr Firenze ed Intesa, che, in nome di una necessaria riservatezza dell’operatività delle banche, avevano però preferito mantenere nell’ambito bancario le molte operazioni svolte dai back office.

Assolutamente incerto il destino dei 15 colleghi del BOC,  a cui si chiederà, dopo decenni di lavoro e spesso ad età non più propriamente verdi, di imparare, nel giro di poche settimane, un nuovo mestiere.

Unisin Falcri ha espresso nell’ incontro di ieri tutta la propria contrarietà ad un’operazione i cui vantaggi economici sono dubbi ed i cui inconvenienti sono invece sotto gli occhi di tutti.

Esternalizzare a società ed a lavoratori presumibilmente mal pagati  (sennò dove sta il guadagno?) e perciò in continua rotazione, attività così delicate e complesse come quelle normalmente svolte dal BOC, rischia di creare, ed ha già creato nel passato, enormi inconvenienti, prima di tutto a carico dei colleghi che affideranno le proprie operazioni a  quelle società.

Questa contrarietà era peraltro già stata espressa da Unisin Falcri Silcea al tavolo di Gruppo, dove per lo meno era stato garantito il mantenimento di un’ interfaccia aziendale, in Cariparma e Friuladria, perché di Carispezia non si era parlato, in grado di attenuare i disagi dell’esternalizzazione.

La cancellazione totale del BOC, unita alla notizia che dei 7 dirigenti presenti in azienda al 31 dicembre 2012, ben 5 erano in distacco da altre banche del gruppo, quindi per definizione non stabilmente integrati in Carispezia, oltre alla prolungata vacanza di alcuni incarichi assai delicati, come quello di responsabile dell’ex ufficio legale ed alla mancanza di notizie  sulla ipotizzata acquisizione delle filiali liguri di Cariparma, fanno a questo punto concretamente temere per la sopravvivenza di qualsiasi forma di autonomia per Carispezia.

Ad aggravare il quadro si aggiunge la totale cancellazione di ogni forma di contrattazione aziendale, prevista esplicitamente, per quanto riguarda i percorsi di carriera dall’accordo aziendale dell’11 ottobre 2012 e per quanto riguarda la mobilità dalla lettera a latere dell’accordo 20 dicembre 2012, entrambi respinti e non accettati da Unisin Falcri Silcea, ed entrambi sottoscritti senza obiezioni dagli altri sindacati.

La Falcri Carispezia ha comunque già attivato le procedure di confronto previste in caso di rilevanti innovazioni organizzative dall’ articolo 15 del CCNL, per tutelare in ogni modo i colleghi interessati dalla cancellazione del BOC.

Leggiamo che anche le altre Organizzazioni sindacali hanno sollevato problemi relativi al caos nato sulla autorizzazione dello straordinario, e sui trasferimenti selvaggi, nonché sul mancato adeguamento delle condizioni bancarie e sui percorsi di carriera che danneggiano i colleghi degli uffici interni ed, aggiungiamo noi, anche chi lavora nelle agenzie sotto gli 8 addetti.

Concordiamo senz’altro con le critiche avanzate, ed abbiamo chiesto un attento monitoraggio da parte dell’Azienda per verificare che vengano evitate prestazioni straordinarie non autorizzate e quindi non retribuite, che sarebbero totalmente illegali.

ABBIAMO INVECE QUALCHE PERPLESSITA’ SULLA COERENZA DI QUEI SINDACATI CHE HANNO FIRMATO SOLO 3 MESI FA UN ACCORDO IN CUI SI DICEVA CHE “I PERCORSI PROFESSIONALI SEGUIRANNO IL MEDESIMO SVILUPPO DI QUANTO SARA’ PREVISTO A LIVELLO DÌ GRUPPO”, E CHE SI ACCORGANO SOLO OGGI CHE I PERCORSI DI CARIPARMA DANNEGGIANO PESANTEMENTE MOLTISSIMI COLLEGHI ED HANNO POI FIRMATO UN MESE FA UN ALTRO ACCORDO CHE REGOLAMENTA LO STRAORDINARIO, SALVO ACCORGERSI SOLO  ORA DEL CAOS CHE NE E’ DERIVATO.

IN QUESTO CASO NON POSSIAMO DIRE “MEGLIO TARDI CHE MAI” PERCHE’ ORMAI IL DISASTRO E’ STATO FATTO, CON IL LORO CONSENSO E LA LORO FIRMA E SENZA AVER CONSULTATO I LAVORATORI, DI CUI SI RICORDANO SOLO ORA.

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2 smentite che confermano…

…si dice che una smentita è una notizia data due volte, e mai come in questo caso il comunicato dei confederali sullo STRAORDINARIO e sul famigerato ACCORDO 20 DICEMBRE 2012, che tanti disagi sta già creando ai colleghi, E’ UN’ ULTERIORE CONFERMA A QUANTO DA NOI SCRITTO A COMMENTO DI QUELL’ ACCORDO.

MA VEDIAMO INSIEME LE DUE “SMENTITE”

1) LA MEZZ’ORA PERSA: GLI STESSI CONFEDERALI CONFERMANO CHE SE LO STRAORDINARIO NON SUPERA I 29 MINUTI ( E 59 SECONDI !!!) NON PUO’ ESSERE AUTORIZZATO E QUINDI NE’ PAGATO NE’ ACCREDITATO IN BANCA ORE.

Ci dedicano un intero confuso paragrafo, ma alla fine dicono proprio così, e quindi non si capisce bene cosa mai volevano smentire. E COMUNQUE  DIMENTICANO IL FATTO CHE ANCHE IL RESTO DELLO STRAORDINARIO VIENE CALCOLATO A BLOCCHI DI 15 MINUTI, PER CUI 44 MINUTI NE VALGONO 30, 59 NE VALGONO 45, E COSI’ VIA.

INSOMMA UN REGALO IMMOTIVATO DI TEMPO, DI DENARO E DI LAVORO ALL’AZIENDA, CHE PUO’ ARRIVARE A QUASI DIECI ORE AL MESE, PIU’ DI UN’INTERA GIORNATA LAVORATIVA  MENSILE, A CUI IL LAVORATORE E’ COSTRETTO A RINUNCIARE A CAUSA DI QUESTO BISLACCO ACCORDO, A TUTTO VANTAGGIO DI UN’AZIENDA CHE PURE VANTA ANCHE QUEST’ANNO RICCHI UTILI DI BILANCIO.

2) CANCELLATE ANCHE LE POCHE GARANZIE SULLA MOBILITA’ PREVISTE DALL’ACCORDO AZIENDALE:

In questo caso l’ipocrisia si mescola al formalismo più esasperato, dimostrando che si puo’ mentire anche solo per omissione.
In effetti, proprio come dicono i confederali, l’accordo formalmente non viene modificato, ma nei fatti e’ invece ridotto ad una presa in giro, ad un contentino, ad una breve ricreazione concessa tanto per giustificare una firma.

INFATTI L’ACCORDO AZIENDALE ERA ACCOMPAGNATO DA UNA LETTERA CHE PREVEDEVA DI MANTENERE ALCUNE GARANZIE SULLA MOBILITA’ FINO AD UNA DATA DI SCADENZA, IL 31 DICEMBRE 2014, CHE COINCIDE CON QUELLA DELL’ACCORDO.

E COME PER TUTTI GLI ACCORDI, AL MOMENTO DELLA SCADENZA  SAREBBE DOVUTO ESSERE IL LIBERO CONFRONTO TRA LE PARTI A DECIDERE COSA SAREBBE ACCADUTO SUCCESSIVAMENTE.

INVECE NO!!! CON UN COLPO DI MANO, IN UN ACCORDO CHE DI TUTT’ALTRO SI OCCUPAVA, SI INSERISCE UNA NUOVA LETTERA UNILATERALE DELL’AZIENDA CHE DICHIARA CHE:

DAL 1 GENNAIO 2015 TUTTE LE GARANZIE PREVISTE DALLA LETTERA PRECEDENTE (DATATA SOLO DUE MESI PRIMA) VENGONO A CADERE, E  SI SPECIFICA GIA’ DA ORA CHE DAL 1 GENNAIO 2015 IN POI SI APPLICHERA’ L’ACCORDO VIGENTE IN PARMA OSSIA:

  •  NESSUNA GARANZIA PREVISTA PER CHI HA MENO DI 15 ANNI DÌ ANZIANITA’
  •  NESSUNA GARANZIA PER I TRASFERIMENTI SOTTO I 60 KM PER LE AREE PROFESSIONALI  ED 80 KM PER I QUADRI, ANCHE PER CHI  HA MATURATO  I 15 ANNI DI ANZIANITA’.

…LASCIAMO OGNI COMMENTO AI COLLEGHI…

 

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PERCHE’ MAI HANNO FIRMATO ANCHE QUESTA VOLTA?

Di solito i sindacati firma firma, di fronte alle contestazioni sul perché avessero firmato tutti gli accordi disastrosi di questi ultimi anni, sono sempre stati assai prodighi di spiegazioni.

Si trattava solitamente di salvare il Mondo, l’Italia o la Banca, a seconda del livello a cui si  riferiva l’accordo, dichiaravano a totale sprezzo del senso del ridicolo.

Oppure ancora sostenevano che quell’accordo era di certo orribile, ma era pur sempre il “male minore”, anche qui con la certezza di avere la verità in tasca, e senza pensare che, magari mobilitando i lavoratori, qualche diritto si potesse salvare e qualche euro in più si potesse forse ottenere.

MA QUESTA VOLTA SIAMO DAVVERO SCONCERTATI…

SE I SINDACATI FIRMA FIRMA SI FOSSERO SEMPLICEMENTE ALZATI DAL TAVOLO DELLE TRATTATIVE DICHIARANDO CHE LORO NON ERANO PROPRIO DISPOSTI A FIRMARE UN ACCORDO COSI’ PESANTE PER I LAVORATORI, NEI GUAI CI SAREBBERO RIMASTE SOPRATTUTTO LE AZIENDE DEL GRUPPO CHE SAREBBERO STATE COSTRETTE A TENERSI, PER UN NUMERO INDEFINITO DI ANNI, 331 LAVORATORI, TRA L’ALTRO A QUEL PUNTO SCARSAMENTE MOTIVATI, E PERO’ PAGATI A STIPENDIO PIENO, AL MASSIMO DEGLI SCATTI E DELLA CARRIERA, A CUI AGGIUNGERE I CONTRIBUTI, I PREMI E QUANT’ALTRO PREVISTO DA ACCORDI E CONTRATTI.

E ALLORA PERCHE’ MOLLARE COSI’ PLATEALMENTE  SU UN ACCORDO COSI’ SVANTAGGIOSO PER I LAVORATORI  E SENZA ALCUNA CONTROPARTITA VISIBILE?

PROVATE A CHIEDERLO ANCHE VOI AI SINDACATI FIRMA FIRMA A CUI, NONOSTANTE TUTTO, MOLTI CONTINUANO AD ADERIRE,DANDO LORO LA FORZA ED I NUMERI PER CONVALIDARE GLI ACCORDI PIU’ DISASTROSI
SOPRATTUTTO PERCHE’ I GUAI PEGGIORI  DEVONO ANCORA ARRIVARE: TRA POCHE SETTIMANE SI TRATTERA’ IL PREMIO DI PRODUZIONE, POI ANDRANNO IN SCADENZA L’INTEGRATIVO E GLI ACCORDI A LATERE.

CON QUESTI SINDACATI QUANTI ALTRI ACCORDI A PERDERE DOVREMO SUBIRE?

QUI la bozza di Accordo non firmata da UNISIN – FALCRI

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5 NO AL NUOVO ACCORDO SUL FONDO

5 BUONI MOTIVI PER NON SOTTOSCRIVERE L’AUTO-REGALO CHE IL GRUPPO CARIPARMA SI E’ FATTO PER NATALE A SPESE DEI DIPENDENTI.

Doveva essere una tranquilla trattativa per consentire l’accesso al Fondo ai 331 colleghi di Cariparma e Friuladria che avevano visto non accolta la loro richiesta per raggiunto numero massimo di domande accoglibili, ed invece si è trasformata in una ghiotta occasione per il Gruppo di fare cassa a spese dei dipendenti.
Se si considera che l’ulteriore uscita di questi colleghi consentirà alle aziende notevolissimi risparmi nei prossimi anni, l’attuale accordo è la classica CILIEGINA su una torta già molto ricca di tagli al costo del lavoro.

1) NO AL TAGLIO DEGLI ORGANICI.

Il taglio agli organici, previsto dal piano industriale e dall’accordo sul Fondo del 2 giugno, era di 360 unità e già allora era apparso esagerato rispetto agli “efficientamenti” (leggi: TAGLI) previsti ed illustrati al sindacato (esternalizzazione di parte del BOC, riportafogliazione dei gestori e istituzione delle filiali “acino”).
OGGI IL TAGLIO AGLI ORGANICI CRESCE FINO A OLTRE 650 UNITA’, RISULTATO DELLA SOMMA ALGEBRICA DI 750 USCITE E 100 ENTRATE E IL GRUPPO FINORA NON E’ STATO IN GRADO DI FORNIRE UN SOLO NUMERO RISPETTO A QUALI E QUANTI SARANNO I POSSIBILI RISPARMI DI PERSONALE DA QUI AL 2015.
IN PRATICA E’ PASSATA LA FILOSOFIA CHE PRIMA SI TAGLIA PESANTEMENTE IL PERSONALE, POI QUALCOSA SI INVENTERA’ PER GIUSTIFICARE IL TAGLIO E COMUNQUE IN QUALCHE MODO I COLLEGHI SI ARRANGERANNO.

2) NO AI TAGLI SULLO STIPENDIO.

Il premio extra standard, quello pagato ad aprile, viene congelato al suo attuale valore nominale e spalmato sui 12 mesi.
In pratica il collegamento che oggi esiste tra il premio e gli aumenti salariali VIENE TAGLIATO COMPLETAMENTE e la mensilità di aprile si trasforma in un pugno di euro mensili destinati a svalutarsi rapidamente, come è accaduto in passato con quattordicesima e quindicesima.

3) NO ALL’AUMENTO DI FATTO DELL’ORARIO DI LAVORO.

Con l’accordo I PRIMI 29 MINUTI  DI STRAORDINARIO NON SARANNO RETRIBUITI, nè caricati in banca ore e quindi SARANNO REGALATI PARI PARI ALL’AZIENDA. Un incremento di fatto dell’orario di lavoro da 37 ore e 30 minuti, a circa  40 ore settimanali. DECENNI DI RIDUZIONI DI ORARIO STRAPPATE A FATICA ED A CARO PREZZO  DAI CONTRATTI NAZIONALI, SONO STATI CANCELLATI CON UN TRATTO DI PENNA E SENZA ALCUN COMPENSO ECONOMICO:
 UN VERO, AUTENTICO REGALO ALL’AZIENDA CHE NON SAPPIAMO NEMMENO QUANTO SIA EFFETTIVAMENTE COMPATIBILE CON L’ATTUALE NORMATIVA.

4)  NO ALLA MOBILITA’ SELVAGGIA ED IMMOTIVATA.

L’accordo sulla mobilità firmata dai confederali in Carispezia l’11 ottobre, che pure costituiva un pesante passo indietro rispetto alle precedenti garanzie, VIENE TOTALMENTE CANCELLATO A PARTIRE DAL 31 DICEMBRE 2014 E SI RIVELA UNA VERA PRESA IN GIRO.
DAL 1° GENNAIO 2015  CHI AVRA’ MENO DI 15 ANNI DI ANZIANITA’ POTRA’ ESSERE TRASFERITO OVUNQUE. I COLLEGHI DELLE CATEGORIE PROFESSIONALI POTRANNO ESSERE COSTRETTI A VIAGGIARE FINO A 60 KM, ED I QUADRI DI 1° e 2° FINO AD 80 KM, SENZA NECESSITA’ DI CONSENSO.

5)  NO AL TAGLIO DI FATTO DELLE CAUSALI PER IL PART TIME.

Con questo accordo il Gruppo si è impegnato a concedere il part time, comunque gradualmente e compatibilmente con le esigenze tecniche, produttive ed organizzative, a chi farà domanda di rinnovo/trasformazione nel 2013 e 2014, ma dimenticando di includere nell’impegno due delle causali previste per la richiesta: l’assistenza ai parenti che non siano figli e coniuge, ed i motivi di studio e di volontariato.
            RINGRAZIAMO TUTTI PER LA SENSIBILITA’ VERSO COLLEGHI CHE HANNO REALI ESIGENZE DI OTTENERE IL PART TIME, MA CHE, APPARTENENDO A QUESTE DUE CATEGORIE NON AVRANNO PIU’ GLI  STESSI DIRITTI DEGLI ALTRI.

…e infine….grazie a questo accordo…..

COLLEGHI: OCCHIO A NON PERDERE  LE FESTIVITA’ SOPPRESSE E LA BANCA ORE !!!!

FESTIVITA’ SOPPRESSE:

  • Eventuali giorni residui di Festività Soppresse relative all’anno 2012 dovranno essere fruite entro il 31 Marzo 2013. In caso di mancato utilizzo non saranno monetizzate ed andranno perdute.
  • Dal 2013 è obbligatorio inserire le Festività Soppresse nel piano ferie e dovranno essere utilizzate prima delle ferie. In caso di mancato utilizzo non saranno monetizzate ed andranno perdute.

BANCA ORE:

  • Tutta la Banca Ore residua al 31 Dicembre 2012 dovrà essere utilizzata entro il 30 Settembre 2013. In caso contrario sarà l’Azienda, d’accordo con il lavoratore, a fissare il suo utilizzo comunque non oltre il 31 Dicembre 2013. L’EVENTUALE NON UTILIZZO, PORTERA’ ALLA CANCELLAZIONE DEFINITIVA.
  • La Banca Ore dovrà essere utilizzata entro 12 mesi. In caso contrario sarà l’Azienda, d’accordo con il lavoratore, a fissarne la fruizione non oltre ulteriori sei mesi. L’EVENTUALE NON UTILIZZO, PORTERA’ ALLA CANCELLAZIONE DEFINITIVA.

CONSIDERATE QUESTE PESANTISSIME MOTIVAZIONI L’ASSOCIAZIONE FALCRI CARISPEZIA HA RITENUTO DI NON POTER SOTTOSCRIVERE L’ACCORDO.

                 QUI il testo dell’ accordo


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CLAUSOLE VESSATORIE

La proposta del Gruppo in materia di Fondo Esuberi è finalmente arrivata nero su bianco ed è una lunga sequenza di clausole vessatorie da imporre ai colleghi, non solo a  quelli che  aderiranno  al Fondo, ma anche e soprattutto a quei colleghi che rimarranno invece al lavoro  che, oltre a dover sgobbare anche per chi va via, dovrebbero vedersi ridotte quelle poche tutele che ancora rimangono.

TUTTO QUESTO CON LA SCUSA CHE IL QUADRO GENERALE DELL’ECONOMIA E SOPRATTUTTO DELLE BANCHE NON E’ POSITIVO E CHE QUINDI COME AL SOLITO DOVRANNO PAGARE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE I LAVORATORI E NON CERTO DIRIGENTI, AMMINISTRATORI ED AZIONISTI IN BASE AL SOLIDO PRINCIPIO CHE IL CETRIOLO VA SEMPRE DOVE TUTTI SAPPIAMO…

SE SI CONSIDERA CHE, A QUANTO SI VOCIFERA, ANCHE LA TERZA TRIMESTRALE DELLA NOSTRA BANCA SARA’ POSITIVA E NON SI CAPISCE COSA SI ASPETTA A RENDERLA PUBBLICA, SI COMPRENDE CHIARAMENTE CHE IL NOSTRO GRUPPO STA CERCANDO DI APPROFITTARE DELLA SITUAZIONE PER TAGLIARE STIPENDI E PER AVERE TOTALE MANO LIBERA SUI DESTINI DEI PROPRI DIPENDENTI.

Vediamo i peggiori aspetti della proposta aziendale:

  • INCENTIVI DIMEZZATI. Chi tra i 331 colleghi che, pur avendone fatto richiesta non sono stati ancora ammessi al Fondo, deciderà di aderire a questa nuova proposta, potrà andare nel Fondo tra l’ 1/1/2014 e l’ 1/1/ 2015, ma con incentivi ridotti del 50% rispetto a quelli i toccati agli altri 389.
  • QUANTE ASSUNZIONI CONTRO 720 USCITE??? Il Gruppo non precisa il numero di colleghi da assumere a fronte della massima adesione al fondo di tutti i 720 richiedenti, ma sembra che si tratti un numero assai modesto, destinato a  ridursi ulteriormente se non tutte le domande dovessero confermarsi. Inoltre ci è stata comunicata la volontà del Gruppo di procedere ad assunzioni solo in Cariparma e solo successivamente, e ad esclusivo arbitrio del Gruppo, gli assunti potranno essere ceduti ad una delle altre banche del Gruppo.  IN ALTRI TERMINI IL GIOVANE SPEZZINO O DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA CHE PRESENTA DOMANDA A CARISPEZIA, VERRA’ EVENTUALMENTE ASSUNTO DA CARIPARMA, CHE POTRA’ SPEDIRLO IN QUALUNQUE PARTE D’ITALIA.
    QUESTO SPEZZERA’ OGNI LEGAME DELLE BANCHE DEL GRUPPO CON IL TERRITORIO E DARA’ TOTALE MANO LIBERA AL GRUPPO PER DISPORRE DEI NEO ASSUNTI.
    CONSIDERATO CHE QUESTO MISERRIMO  NUMERO DI ASSUNZIONI VERRA’ ANCHE  DILUITO FINO A FINE 2015, CI DOMANDIAMO COME POTREMO ANDARE AVANTI CON UN TAGLIO AGLI ORGANICI COME QUELLO CHE SI PROSPETTA, IN UNA SITUAZIONE  GIA’ PESANTEMENTE SOTTO IL MINIMO INDISPENSABILE.
  • OCCHIO ALLE FESTIVITA’ SOPPRESSE!!!  Secondo la proposta del Gruppo ci sarà l’obbligo di usufruire di ferie e festività soppresse entro l’anno di competenza e di smaltire gli arretrati ove ce ne siano ancora, ma quel che è peggio è che l’Azienda non pagherà più l’equivalente delle festività soppresse non godute, GIA’ A PARTIRE DA QUELLE RELATIVE AL 2012.  I COLLEGHI INFATTI, SOLO PER QUEST’ANNO, POTRANNO USUFRUIRNE ENTRO IL 31 MARZO 2013 O LE PERDERANNO DEFINITIVAMENTE. DAL 2013 IL LIMITE PER USUFRUIRNE SARA’ INVECE IL 31 DICEMBRE.
  • LA SCURE SULLA BANCA ORE E SUI PERMESSI. Secondo la proposta del Gruppo:
  1. I tempi per usufruirne vengono dimezzati rispetto al CCNL da 24 a 12 mesi.
  2. Chi va in aspettativa deve subito prima o subito dopo esaurire il proprio monte ore.
  3. Il monte ore al 31/12/2012 andrà comunque esaurito entro il 31/12/2013.
  4. Non si potrà usufruire di qualsiasi tipo di permesso (che quindi andrà perduto) se non si sarà prima esaurito il monte banca ore.
  5. Nel passaggio a quadro la banca ore viene persa totalmente.
  • LO SCIPPO DELLO STRAORDINARIO. Secondo la proposta del Gruppo, lo straordinario verrà retribuito solo a pacchetti di 30 minuti: quindi chi farà 29 minuti li regalerà all’Azienda e chi ne farà 59 minuti ne regala 29, ecc. ecc.
  •  LE CAUSALI DEL PART  TIME  RIDOTTE DI FATTO.  Il Gruppo  si impegnerebbe ad accettare le richieste di part time presentate tra il 2013 ed il 2014 (e quelle del 2012 ?) con gradualità e compatibilmente alle esigenze aziendali, ma  solo quelle che si riferiscono a 4 causali tra le 7 previste dagli accordi aziendali. Non appaiono infatti  l’assistenza a parenti ed affini, quella ai bambini tra i 3 ed i 10 anni e i motivi di studio e volontariato, che quindi vengono depotenziati come motivazioni delle richieste.
  • CANCELLATE ANCHE LE GIA’ MODESTISSIME TUTELE SULLA MOBILITA’ PREVISTE NELL’ACCORDO CARISPEZIA.  Il Gruppo propone che sia necessario l’assenso del lavoratore solo se ha più di 15 anni di anzianità e solo per trasferimenti a più di 70 km per le aree professionali , e 90 km per i QD 1 e QD2.

QUESTE PROPOSTE SONO EVIDENTEMENTE INACCETTABILI, VESSATORIE E PERSINO BEFFARDE PER CHI AVEVA FIRMATO I PRECEDENTI ACCORDI.

CI AUGURIAMO CHE GLI ALTRI SINDACATI FACCIANO CON NOI FRONTE COMUNE PER RESPINGERLE IMMEDIATAMENTE E CON TUTTA LA DETERMINAZIONE NECESSARIA.

I LAVORATORI NON CAPIREBBERO CERTAMENTE L’ENNESIMA RESA DI FRONTE ALLE ASSURDE PRETESE DEL GRUPPO.

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La beffa…. e il danno

Nell’ultimo incontro con la Delegazione aziendale di Gruppo è emersa la richiesta della controparte di aumentare i chilometri oltre i quali un trasferimento deve essere accettato dal collega.

In altri termini secondo la proposta del Gruppo un lavoratore appartenente alle aree professionali  potrebbe essere trasferito in una destinazione lontana fino a 70 chilometri senza  il suo consenso ed un quadro di 1 o da 2 fino ad 90 kilometri senza che si possa opporre.

Inoltre per i lavoratori con meno di 15 anni di anzianità, secondo la proposta del Gruppo, non ci sarebbe più nessuna limitazione ai trasferimenti.

Insomma una proposta che cancellerebbe persino le pochissime garanzie conservate nell’accordo con Carispezia dell’11 ottobre scorso, firmato solo dai confederali.

UN ULTERIORE GRAVISSIMO PASSO INDIETRO RISPETTO ALLE GARANZIE  CHE AVEVAMO FINO AL 1° OTTOBRE SCORSO E PERSINO RISPETTO AL MODESTISSIMO ACCORDO DI POCHE SETTIMANE FA.

UNA PROPOSTA CHE APPARE COME UNA VERA BEFFA, AI DANNI CERTO DEI SINDACATI DI CARISPEZIA  CHE APPENA UN MESE FA HANNO FIRMATO UN ACCORDO CHE ORA RISCHIA DI ESSERE CANCELLATO, MA ANCHE E SOPRATTUTTO, ED E’ QUELLO CHE CI INTERESSA, AI DANNI DI TUTTI I LAVORATORI.

CI AUGURIAMO CHE TUTTI I SINDACATI, ALMENO PER UNA VOLTA UNITI, RESPINGANO AL MITTENTE UNA SIMILE PROPOSTA, CHE DIMOSTRA IN MODO INEQUIVOCABILE COME L’AZIENDA ED IL GRUPPO VOGLIANO SOLAMENTE AVERE MANO TOTALMENTE LIBERA, E CHE PER ARRIVARE A QUESTO NON GUARDINO IN FACCIA  A NESSUNO, NEPPURE AI SINDACATI  PIU’ “COLLABORATIVI”.

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