Nuovi progetti e vecchi problemi

In data odierna abbiamo sollecitato l’Azienda a convocare l’incontro che ci era stato garantito nel confronto di due mesi fa.

All’ordine del giorno:

  • problemi dei poli affari
  • verifica degli organici
  • scadenza tempi determinati

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  • progetto Filse
  • orario esteso
  • condizioni Cartasi’ dipendenti
  • nuova “agenzia per te”

 

 

 

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POLI AFFARI… COSÌ NON VA !!!

Sebbene sin da subito i dubbi e le perplessità fossero forti, volutamente abbiamo evitato di esprimere pubblicamente giudizi o di bollare come fallimentare un progetto appena partito.
A tre mesi dalla partenza dei Poli Affari in Carispezia (qualcosa di più per quello di Genova e Spezia Est) ci sentiamo però in dovere di denunciare una situazione davvero pesante se non insostenibile per i colleghi che vi lavorano: le preoccupazioni della vigilia purtroppo si sono puntualmente concretizzate (continua…)

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MA DAVVERO SIAMO TROPPI?

Nell’incontro del 18 Gennaio, centrato soprattutto sulla inaccettabile carenza degli organici, il Gruppo ha presentato una posizione che, oltre ad essere ben lontana dalla realtà che viviamo tutti i giorni, è insostenibile persino dal loro punto di vista.

Infatti con un complicato calcolo su parametri non condivisi con le OO.SS. se non per titoli, hanno deciso che gli ORGANICI ATTUALI, calcolati filiale per filiale, SONO UN PO’ AL DI SOPRA DELLE NECESSITA’…

Già così l’impressione è che i dirigenti del gruppo non tengano minimamente conto delle numerose richieste di adeguamento degli organici emerse dalle semestrali, compresa quella di Carispezia, e che non leggano nemmeno i tabulati degli straordinari che pure producono loro stessi e CHE QUANTIFICANO IN 220 MILA LE ORE DI STRAORDINARIO ANNUALI, (equivalenti a quasi 150 lavoratori) ed includendo nella cifra solo quelle effettivamente riconosciute ed ovviamente escludendo quelle relative ai quadri…

MA LE EMERGENZE DI CUI NON HANNO MINIMAMENTE TENUTO CONTO, E CHE VANIFICANO LE LORO STESSE CIFRE, COME ANCHE LA DELEGAZIONE DI UNITA’ SINDACALE HA FATTO NOTARE, SONO ALMENO TRE:

  • LE LUNGHE ASSENZE. SECONDO I DATI DEL BILANCIO SOCIALE LE MATERNITA’ DA SOLE SFIORANO LE 600 UNITA’, A CUI VANNO AGGIUNTE ALTRE LUNGHE ASSENZE DI DIVERSO GENERE.
    POICHE’ LE LUNGHE ASSENZE NON VENGONO QUASI MAI SOSTITUITE, LE FILIALI INTERESSATE SCENDONO SISTEMATICAMENTE, E PER LUNGHI PERIODI, SOTTO L’ORGANICO PREVISTO DALL’AZIENDA STESSA. Quindi in centinaia di filiali gli organici di fatto sono inferiori persino a quelli risicati previsti dall’Azienda
  • LE AGENZIE CON CLIENTELA STAGIONALE. SOPRATTUTTO IN ZONE TURISTICHE: LE MEDIE VENGONO FATTE SULL’ARCO DELL’INTERO ANNO SENZA TENERE CONTO CHE ALCUNE FILIALI HANNO PICCHI DI LAVORO ALTISSIME SOLO PER ALCUNI MESI, CHE OVVIAMENTE SCOMPAIONO DALLA STATISTICA SE SI SPALMA IL LAVORO SULL’INTERO ANNO.
    UNA VOLTA NEI MESI DI PICCO ARRIVAVANO I RAFFORZAMENTI, OGGI QUESTE FILIALI SEMPLICEMENTE SONO SUPER OBERATE DAL LAVORO PER MOLTI MESI.
  • I PART TIME. SE LE FILIALI SONO ADDIRITTURA SOPRA GLI ORGANICI, PERCHÉ’ SI RIFIUTA LA CONCESSIONE DEL PART TIME A MOLTISSIMI LAVORATORI, OVVERO SE NE RIDUCONO I TERMINI A CHI L’OTTIENE?

MA NON E’ FINITA COSI’, PERCHÉ’ IL GRUPPO CI HA PREANNUNCIATO UN PIANO INDUSTRIALE 2016/2019 CHE DOVREBBE PREVEDERE UN DECISO TAGLIO AL COSTO DEL LAVORO.

INDOVINATE UN PO’ CHI PAGHERA’ IL CONTO DI QUESTO TAGLIO ????

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CE LI SIAMO GUADAGNATI CENTESIMO X CENTESIMO

Sono usciti i dati di bilancio di CARISPEZIA relativi al primo semestre del 2015, da cui risulta che è stata raggiunto in soli 6 mesi un utile di 15 milioni e 400 mila euro, pari al 77% in più dell’analogo risultato del 2014, e non lontano dal risultato ottenuto nell’intero 2014, di circa 21 milioni.

Questo significa che il lavoro e l’impegno di tutti i colleghi hanno portato nelle casse di Carispezia, ed in prospettiva dei suoi azionisti, un utile enorme, con una crescita esponenziale anno su anno costante ormai da 4 anni.

Possiamo ben dire che quei soldi ce li siamo guadagnati centesimo per centesimo con il sudore della nostra fronte, e affrontando il perenne stress di lavorare in condizioni difficili, quando non impossibili, a fronte di un taglio sempre più pesante degli organici, che ci ha lasciato sempre più soli ad affrontare compiti ed obbiettivi e relative pressioni commerciali ossessive, spesso al di là delle nostre possibilità.

In quell’utile vanno a sommarsi i risparmi sulle mancate assunzioni, sulle ore di straordinario a sfare, spesso neanche retribuite, sul premio aziendale poco più che simbolico

E’ venuto il momento di chiedere, come le mondine nella nota canzone

“SCIUR PADRUN.. FUORI LE PALANCHE”

sia per incrementare le nostre retribuzioni, sia, soprattutto, per assumere un numero adeguato di giovani, che si affianchino a lavoratori con un età media ogni anno più elevata.
La banca può permettersi di incrementare un po’ meno l’utile semestrale ed annuale per investire di più per i propri dipendenti, assumendone di nuovi, formandoli decentemente,e dandogli sistemi informatici un po’ più all’altezza delle esigenze operative.

                DOPO UN ESTATE COME QUELLA CHE ABBIAMO PASSATO, E CON ALLE PORTE UN FINE D’ANNO CHE SI PROSPETTA ANCORA PIU’ PESANTE, NEI PROSSIMI MESI CI ATTENDIAMO RISPOSTE ALL’ ALTEZZA DELLE REALI NECESSITA’.

DOPO QUESTA SEMESTRALE NON POTRANNO CERTO VENIRCI A DIRE, COME HANNO RIPETUTO PIU’ VOLTE  NELLE RECENTI TRATTATIVE, CHE NON GLI RIMANE PIU’ NIENTE IN TASCA DA DISTRIBUIRE  AI LAVORATORI.

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Incontro con il nuovo Direttore Generale

Nella mattinata odierna abbiamo incontrato il nuovo Direttore Generale di Carispezia, Carlo Piana, accompagnato dal responsabile delle Relazioni Sociali di Gruppo e dal nostro capo del Personale.

Dopo le presentazioni di rito, il Direttore è intervenuto sottolineando l’importanza del dialogo con le Organizzazioni Sindacali, auspicando un atteggiamento trasparente e costruttivo per le future relazioni. Dopodiché Piana ci ha illustrato i dati relativi al bilancio del primo semestre 2015 dai quali emerge una Banca in buona salute, con utile in crescita e cost/income in calo: dopo solo sei mesi l’utile è già di 15,4 mln (a fronte dei circa 22 mln dell’intero 2014) e il cost/income è al 56,1%, con il costo del credito che resta co-stante, legato all’andamento della situazione economica del nostro paese.

Come Sindacato abbiamo posto al neo Direttore due questioni particolarmente urgenti e che necessitano di una immediata risoluzione: Circolo dipendenti e straordinari non riconosciuti.
CIRCOLO e MENSA >>> Il Direttore ha ipotizzato la concessione al Circolo dei locali di via Colombo sopra l’attuale sede del CRAL, destinando il piano terra a polo di formazione aziendale. Piana ha riconosciuto il valore sociale del Circolo e si è reso disponibile ad in-contrare quanto prima il Direttivo del CRAL. Per quanto riguarda la recente dismissione della mensa, per il momento si è limitato a prendere atto della convenzione stipulata in questi giorni tra il nostro CRAL ed un Circolo Endas nelle vicinanze della Sede.

STRAORDINARI NON RICONOSCIUTI >>> Da pochi giorni, così come da lungo tempo richiesto, il Sindacato è finalmente in grado di verificare la differenza tra lo straordinario riconosciuto e l’effettivo orario di lavoro svolto. Abbiamo evidenziato al Direttore Generale che, da una prima verifica a campione, un numero consistente e preoccupante di ore lavorate non sono state né versate in banca ore né corrisposte in busta paga. Da parte della Delegazione datoriale è stato espresso l’impegno a risolvere il problema prevedendo un incontro ad hoc da effettuarsi entro settembre.

Sin d’ora invitiamo TUTTI i colleghi interessati a chiedere sistematicamente l’autorizzazione per TUTTE le ore di lavoro straordinario svolto, ricordandosi di inserirlo in HR Access, e ai colleghi incaricati dell’autorizzazione di riconoscerle tempestivamente, una volta verificatane la necessità.

Leggi QUI il volantino unitario

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AMPLISSIMO SCIOPERO UNITARIO

Lo sciopero del 30 gennaio, per la prima volta unitario da molti anni, ha avuto in CARISPEZIA un’adesione elevatissima, in cifre quasi 500 colleghi hanno partecipato e, considerato il numero di assenze per malattia particolarmente elevato in questi giorni e le normali ferie già programmate, le assenze arrivano molto vicino a quella quota 90% indicata a livello nazionale.

INSOMMA L’ADESIONE E’ STATA, SIA A CARISPEZIA CHE A LIVELLO NAZIONALE, LA PIU’ ALTA DA MOLTISSIMI ANNI, A DIMOSTRAZIONE CHE I LAVORATORI BANCARI HANNO PIENAMENTE COMPRESO LA GRAVITA’ DELL’ATTACCO DELL’ ABI ALLE LORO CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO, E CHE FINALMENTE ANCHE IL SINDACATO E’ STATO IN GRADO DI SUPERARE QUELLE DIVISIONI ASSOLUTAMENTE PRETESTUOSE CHE CI HANNO AFFLITTO NEGLI ULTIMI ANNI.

Ora dobbiamo aderire con altrettanta compattezza anche allo sciopero previsto per il 23 febbraio, nonché alle giornate di sciopero dello straordinario programmate in questo mese.

L’AZIENDA HA COMUNQUE RITENUTO DI DARE ANCHE IL SUO CONTRIBUTO ALL’ “ARRABBIATURA” DEI COLLEGHI  PROPRIO IN TEMA DI STRAORDINARI.

E’ infatti uscita una ineffabile circolare che impone di nuovo un largo preavviso per autorizzare lo straordinario dei colleghi, ed il trasferimento di questo potere di autorizzazione ai manager  commerciali o, per i colleghi degli uffici, all’Ufficio Personale.

IL SINDACATO E’ OVVIAMENTE DI PRINCIPIO CONTRARIO ALL’ USO INDISCRIMINATO DELLO STRAORDINARIO, CHE SERVE ALL’AZIENDA PER EVITARE QUELLE ASSUNZIONI DI NUOVI COLLEGHI CHE SOLE POTREBBERO CONSENTIRE A TUTTI DI FINIRE IL PROPRIO LAVORO ENTRO L’ORARIO ORDINARIO.

Ma siccome le assunzioni non arrivano, mentre continuano inesorabili le uscite dal servizio, ed anzi nelle nuove Agenzie per Te, dette anche “AGENZIE FAI PER TRE”, si è pesantemente  tagliato l’organico, purtroppo l’unico sistema per arrivare in fondo ai compiti della giornata è quello di superare l’orario previsto. In queste agenzie ha colpito con particolare pesantezza il taglio dei massimali dei bancomat.

Ci chiediamo come possano colleghi anche bravissimi, e già peraltro gravati da notevoli moli di lavoro, sapere che cosa è urgente e necessario stando completamente al di fuori delle realtà per cui dovrebbero autorizzare lo straordinario.

MA CHE SENSO HA DARE AI DIRETTORI AMPIE E PESANTI RESPONSABILITÀ IN TUTTI I CAMPI, A COMINCIARE DAL RAGGIUNGIMENTO DEI BUDGET, SE NON SI LI SI RITIENE NEPPURE IN GRADO DI DECIDERE SE UNA RICHIESTA DI STRAORDINARIO E’ LEGITTIMA E NECESSARIA OPPURE NO?

In realtà sappiamo bene che l’intento non esplicitato e non esplicitabile è di porre tanti vincoli e paletti all’autorizzazione da costringere i colleghi a fare comunque lo straordinario, senza il quale le agenzie non si chiudono ed i budget non si raggiungono, ma senza chiederne il recupero od il pagamento.

RICORDIAMO A TUTTI, MA PROPRIO A TUTTI, CHE SE UN COLLEGA LAVORA OLTRE L’ORARIO NORMALE PER LA LEGGE DEVE COMUNQUE ESSERE RETRIBUITO, E SE QUESTO NON AVVIENE, CI SONO PESANTI SANZIONI.

RICORDIAMO A TUTTI, MA PROPRIO A TUTTI, CHE CI SONO AUTORITA’ PREPOSTE AL RISPETTO DELLE NORME E CHE SE SARA’ NECESSARIO CHIEDEREMO I NECESSARI CONTROLLI, PER EVITARE ABUSI E FURBERIE.

Leggi QUI il comunicato unitario

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BASTA ALIBI !!!

NON CI STIAMO ALLA SOLITA COMMEDIA

Dunque i confederali hanno aperto le procedure per la proclamazione dello sciopero su una serie di temi che peraltro ci vedono concordi, e toccano molto da vicino i nostri colleghi.

In altre occasioni, vedi luglio dell’anno scorso, abbiamo anche noi aperto un analogo percorso, ma purtroppo è sempre finita al solito modo.

I confederali venivano infatti ogni volta convertiti sulla via di Damasco (o nella sede ABI di Milano) e di fronte a concessioni puramente formali, quando non a vere e proprie beffe (vedi la trasformazione di 5 assunzioni x 3 mesi in 7 assunzioni x 2 mesi), mollavano tutte le loro velleità e ci lasciavano da soli a scontrarci con l’Azienda, salvo boicottare vergognosamente le mobilitazioni che pure avevamo aperto insieme.

ORA BASTA !!!

Attenderemo con la necessaria prudenza la conclusione del percorso aperto dei confederali.

SE AVRANNO IL CORAGGIO DI ANDARE FINO IN FONDO SAREMO CON LORO.

ALTRIMENTI VALUTEREMO SE SARA’ IL CASO DI APRIRE NOI UN NUOVO PERCORSO DI MOBILITAZIONE.

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Novità sulle valutazioni

In un recente incontro con la delegazione aziendale di Gruppo, ci è stato comunicato che c’è un orientamento delle banche del gruppo a cambiare gli attuali livelli di valutazione delle prestazioni dei colleghi.

Come è noto attualmente tali livelli sono 4, convenzionalmente denominati A,B,C,D.

Nella nuova valutazione i livelli diventerebbero 6, mantenendo un unico livello negativo e sostanzialmente sventagliando su tre livelli l’attuale livello B.

Abbiamo sollevato alcune perplessità su questa operazione in quanto abbiamo verificato per esperienza  dei diversi sistemi di valutazione utilizzati nel tempo, che tanto maggiore è il numero dei livelli utilizzato, e altrettanto maggiore è normalmente la discrezionalità e la disomogeneità di giudizio dei valutatori.

In altri termini con pochi livelli è più facile che comunque colleghi a parità di prestazioni ricevano in unità operative diverse lo stesso giudizio, mentre con  più livelli è più facile riscontrare, nelle stesse condizioni, qualche disparità di giudizi.

Tale situazione comporterebbe ulteriori conseguenze negative se, come nel passato, a ciascun livello di valutazione fosse abbinata una percentuale diversa del premio incentivante spettante.

Nel corso dello stesso incontro abbiamo fatto rilevare come in alcune situazioni ci sia la tendenza a condizionare il giudizio sulla prestazione al raggiungimento dei budget di filiale.

I rappresentanti aziendali del Gruppo hanno ribadito con forza che le due cose sono su piani completamente diversi, anche perché gli obbiettivi sono di filiale e le valutazioni sono invece personali, e quello che si valuta nel definire la prestazione non è comunque un risultato quantitativo di vendita, ma come è esplicitamente scritto nell’articolo 74 del CCNL, sono “COMPETENZE PROFESSIONALI, PRECEDENTI PROFESSIONALI, PADRONANZA DEL RUOLO, ATTITUDINI E POTENZIALITA’ PROFESSIONALI, PRESTAZIONI“

Come sindacato abbiamo comunque chiesto ai rappresentanti del Gruppo di ribadire  questo concetto nella circolare nella quale verranno illustrate a tutti i colleghi le nuove caratteristiche del sistema valutativo, ed abbiamo ottenuto un impegno in questo senso.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (5)

DOVE SAREBBERO I RISPARMI DI PERSONALE NELLE AGENZIE PER TE E CON L’APPLICAZIONE DELLA NUOVA PIATTAFORMA DI SPORTELLO???

Si possono avere opinioni diverse sull’impatto che l’apertura delle AGENZIE per Te (più realisticamente dovrebbero chiamarsi “fai da te”) sta avendo sulla nostra clientela, con inevitabili pareri discordi tra i colleghi, ma di una cosa siamo assolutamente certi ad ormai una decina di mesi dal primo esperimento:

IL CARICO DI LAVORO IN QUELLE AGENZIE NON DIMINUISCE NEANCHE A DISTANZA DI TEMPO E, SEMMAI, SI ACCRESCE IN TERMINI DI ALLUNGAMENTO DEI TEMPI CHIUSURA.

INFATTI, SE E’ VERO CHE UNA PERCENTUALE ANCHE MOLTO ALTA DI CLIENTELA FINISCE PER OPERARE IN COMPLETA AUTONOMIA, E’ PERO’ ALTRETTANTO VERO CHE UNA PARTE, RESIDUALE MA INCOMPRIMIBILE, DELLA CLIENTELA SI RIVOLGE ANCORA ADESSO E PREVEDIBILMENTE CONTINUERA’ A FARLO ANCHE PER I PROSSIMI ANNI, AGLI ADDETTI ALL’ACCOGLIENZA, COSTRINGENDOLI A LUNGHE E FATICOSE CONSULENZE PER OPERAZIONI CHE PRIMA SI RISOLVEVANO IN POCHI SECONDI.

Molto più gravoso è poi il compito di riparare errori e soprattutto DI EFFETTUARE QUEI CONTROLLI DI REGOLARITA’ E DI ANTIRICICLAGGIO CHE VENIVANO PRIMA  SVOLTI AD OGNI OPERAZIONE DAI CASSIERI E CHE OGGI DEVONO ESSERE COMPIUTI EX POST, TUTTI INSIEME, E CON MAGGIORE DIFFICOLTA’, E CHE PROLUNGANO NON POCO I TEMPI DI CHIUSURA, GIA’ ASSAI LUNGHI PER LA NECESSITA’ DI QUADRARE DIVERSI ATM, PIU’ O MENO EVOLUTI.

IN PRATICA, SE QUALCUNO PENSAVA DI POTER RECUPERARE UNA O PIU’ RISORSE DA QUELLE SITUAZIONI, E’ EVIDENTE CHE SI SBAGLIAVA RADICALMENTE.

ANCORA PIU’ ILLUSORIA L’IDEA DI POTER RIDURRE GLI ADDETTI ALLA CLIENTELA CON LA PARTENZA DELLA NUOVA PIATTAFORMA DI SPORTELLO, (SE MAI QUALCUNO L’HA PENSATO DAVVERO!!)

LA NUOVA PTF E’ SICURAMENTE ASSAI MIGLIORE DELL’ATTUALE SISTEMA, ANCHE SE CON ALCUNI CLAMOROSI BUCHI, E DAL PUNTO DI VISTA LOGICO PIU’ IMMEDIATA E “VELOCE”, MA HA DEI TEMPI IRRIMEDIABILMENTE PIU’ LUNGHI DELL’ATTUALE SISTEMA.

CHI L’APPLICA PASSA TEMPI LUNGHISSIMI AD ASPETTARE LA RISPOSTA DEL SISTEMA, E SONO OGGETTIVAMENTE TEMPI INCOMPRIMIBILI, ANCHE QUANDO I CASSIERI AVRANNO ACQUISITO UNA MAGGIORE PRATICA DELLA PTF, PERCHE’ LA MAGGIOR PARTE DEL TEMPO DI LAVORO E’ COMUNQUE IMPIEGATA A GUARDARE LE ROTELLINE CHE GIRANDO MALINCONICAMENTE, SEGNALANDO I RITARDI DEL COLLEGAMENTO.

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