UN ACCORDO POCO EFFICACE

Era praticamente impossibile scrivere un accordo a livello di Gruppo sulle pressioni commerciali, che superasse i limiti evidenti di quello sottoscritto a livello nazionale dall’ABI. Ed infatti l’accordo firmato nei giorni scorsi a Parma non aggiunge molto ai contenuti di quello nazionale.
In particolare continua a mancare la parte più importante, ossia la previsione di una qualche “punizione” per chi non dovesse applicare i principi dell’accordo, peraltro talmente fumosi e retorici da risultare quasi incomprensibili.
In pratica non solo non è previsto alcun provvedimento per i manager che dovessero attuare comportamenti “difformi”, ma non è chiaro nemmeno quali sarebbero questi comportamenti difformi.
L’accordo sconta un vizio d’origine, ossia quello di essere una foglia di fico che doveva essere applicata necessariamente per coprire le vergogne di un sistema bancario che ha spinto i propri dipendenti a vendere di tutto e di più agli ignari clienti.
L’ ABI, con quell’accordo, cercava di dimostrare, con l’avallo dei sindacati, che quei comportamenti erano stati difformi rispetto alle sane regole del mondo bancario, e che si siglava un accordo ufficiale per evitare che manager senza scrupolo continuassero a spingere sui propri collaboratori per far vendere prodotti indigeribili a clienti inappropriati.
Di positivo nell’accordo di Gruppo c’è l’istituzione di un’apposita commissione PARITETICA TRA AZIENDA E SINDACATI, peraltro prevista anche dal Nazionale, dove verranno discusse le segnalazioni dei lavoratori.
SEGNALAZIONI CHE POTRANNO ESSERE FATTE ATTRAVERSO I PROPRI RAPPRESENTANTI SINDACALI, E CHE CALDAMENTE INVITIAMO A FARE DA SUBITO, GARANTENDO OVVIAMENTE IL PIU’ TOTALE ANONIMATO AI COLLEGHI.

Leggi QUI il testo dell’ accordo

Download PDF

IL FONDO SI FA…

…ma dall’incontro con il CEO Maioli abbiamo avuto pochi particolari sul come.

Infatti, con una tecnica più propria all’arte dello strip tease, che alle relazioni sindacali, e’ proseguito un percorso ormai lungo 5 mesi di cose mostrate e non mostrate, o magari solo fatte trasparire, sulla pur importante questione di Fondo esuberi e organici.

Da quanto siamo riusciti a sapere in questa puntata, saranno circa 300 o 400 i colleghi interessati, nessuno sarà obbligato ad andarsene ed a fronte ci saranno da 400 a 600 assunzioni.

Notizie per lo più positive, se non si tiene conto che le uscite saranno presumibilmente distribuite  proporzionalmente sugli organici di filiali ed uffici interni, mentre le assunzioni riguarderanno soprattutto gli uffici interni (circa 100 colleghi specializzati presi in particolare dalle Facoltà di ingegneria informatica) e i cosiddetti “gestori fuori sede” (circa 150 destinati a lavorare prevalentemente a domicilio dei clienti), a cui se ne aggiungeranno circa altrettanti presi dalle filiali.

Insomma dobbiamo aspettarci di trovare ancora più sguarnite le nostre filiali, anche se una cinquantina verranno chiuse o accorpate.

Alla prossima puntata speriamo di potervi rivelare le precise modalità del Fondo come: decorrenza, lunghezza (escluso solo l’utilizzo dell’allungamento a 7 anni consentito recentemente dal Governo) ed eventuale spalmamento dell’entrata su più anni.

Download PDF

Ancora in alto mare…

Sapeva il fatto suo Beckett quando concluse la sua opera senza far arrivare mai Godot.

IN  EFFETTI SIAMO ANCORA IN ATTESA DELLA PRESENTAZIONE DELLE RICADUTE DEL PIANO INDUSTRIALE A MEDIO TERMINE SUI COLLEGHI.

L’INCONTRO DOVEVA TENERSI IL 14 APRILE, MA PER PROBLEMATICHE NON TROPPO CHIARE E’ SLITTATO AD UNA DATA ANCORA VAGA, NON PRIMA DELL’INIZIO DI MAGGIO.

Se davvero sarà previsto anche un Fondo esuberi, comincia ad essere eccessivo lo slittamento dell’apertura della procedura.

SAPPIAMO BENE CHE IL GRUPPO CARIPARMA APPROFITTA ANNUALMENTE DELLA TRATTATIVA SUL PREMIO AZIENDALE (VAP) PER INFILARCI DENTRO QUALCHE NOVITA’ NEGATIVA PER I COLLEGHI.

Della serie: se volete quei quattro soldi del VAP, dovete mollare qualcosa.

INOLTRE RIDUCE AL MASSIMO I TEMPI DELLA TRATTATIVA, COSTRINGENDOCI A FAR SLITTARE DI MESE IN MESE L’EROGAZIONE DEL PREMIO, SEMPRE PER INFILARE NELLA NOTTATA FINALE QUALCHE SGRADITO BOCCONE.

QUEST’ANNO TOCCHERA’ APPUNTO AL FONDO, CHE, SE CI SARA’, SICURAMENTE PREVEDERA’ UNA QUOTA MODESTA  DI ASSUNZIONI A FRONTE DELLE USCITE TOTALI.

Siccome non sono praticamente previste chiusure di filiali, il carico finirà come solito sulle spalle dei lavoratori superstiti, compensando i tagli con l’ennesimo ridimensionamento dell’organico della rete, e soprattutto delle filiali x te.

CONTRO QUALUNQUE RIDUZIONE DELL’ORGANICO, GIA’ BEN AL DISOTTO DEL MINIMO INDISPENSABILE, CI AUGURIAMO CHE CI SIA UNA MOBILITAZIONE GENERALE

Download PDF

Percorsi… viziosi

Se avete avuto la voglia e la pazienza di leggere la tabellina riassuntiva sui percorsi di carriera esistenti già da molti anni in Cariparma ed applicati  dal 1° luglio us (con recupero del percorso arretrato dal 1° ottobre 2014) anche in Carispezia, vi sarete resi conto che le nuove regole sono assai peggiorative rispetto all’accordo analogo vigente nella nostra banca fino al 31 dicembre 2012.

Senza entrare in troppi particolari (se avete dei dubbi ci potete interpellare direttamente ai soliti numeri o via e-mail) diciamo che i peggioramenti più pesanti riguardano gli uffici interni ed in particolare i centri imprese (o mercati imprese come incomprensibilmente vengono ora chiamati), dove molte figure professionali non hanno più alcun percorso; le filiali sotto gli otto addetti (la maggioranza assoluta di quelle Carispezia) nelle quali il percorso si tronca incredibilmente al secondo gradino; ed infine i neo direttori, destinati, secondo le situazioni, ad aspettare fino a 29 mesi, ma anche di più secondo i casi, per un grado che dovrebbe essere automatico.

DOMANDA IMMEDIATA E DEL TUTTO LOGICA  DEI LETTORI: PERCHE’ QUESTA SCHIFEZZA L’AVETE FIRMATA ANCHE VOI???

La risposta è sin troppo semplice: l’accordo IN CARISPEZIA dell’ottobre del 2012, CONTRO CUI CI SIAMO MOBILITATI FINO ALLO SCIOPERO, MA CHE GLI ALTRI SINDACATI HANNO FIRMATO NEL GIRO DI UN POMERIGGIO, AVEVA CANCELLATO TUTTE LE FORME DI PERCORSO DI CARRIERA IN CARISPEZIA.

QUINDI ANCHE PERCORSI ZOPPICANTI E CON LIMITAZIONI INCREDIBILI E DEL TUTTO ILLOGICHE ERANO MEGLIO DEL NULLA CHE AVEVAMO.

Ci prendiamo comunque un impegno inderogabile: in tutte le sedi ed in tutte le occasioni possibili: UNITA’ SINDACALE di CARISPEZIA si batterà per cancellare quantomeno le limitazioni più vergognose di questi percorsi.

Diciamocelo subito: non sarà facile, anche in considerazione del contratto nazionale appena sottoscritto, che minaccia di cancellare alcuni livelli di carriera, con il pericolo molto concreto di depotenziare od addirittura abolire i percorsi di carriera come li conosciamo.

MA NOI NON CI FERMEREMO PER COSI’ POCO ED IL NOSTRO IMPEGNO SARA’ ANCHE DI SALVAGUARDARE L’ATTUALE STRUTTURA E MAGARI, CHISSA’, DI MIGLIORARLA.

Download PDF

FINALMENTE QUALCHE SEGNO PIU’ +

Come molti di voi sanno già, da qualche giorno, il tavolo di confronto con Carispezia si è unificato e quindi UNISIN ed i tre sindacati confederali trattano insieme e inviano comunicati unificati a tutti i colleghi.

ANCHE SULLA TRATTATIVA CONCLUSASI IN TRASFERTA A PARMA SABATO SCORSO VI ARRIVERÀ PRESTO UN COMUNICATO UNITARIO FIRMATO DA TUTTE E 4 LE SIGLE.
ABBIAMO PERO’ DA DIRVI ALCUNE COSE CHE NON TROVERANNO NATURALEMENTE SPAZIO IN QUEL COMUNICATO, MA CHE RITENIAMO UTILI PER VOI.
PER LA PRIMA VOLTA DA ANNI LA TRATTATIVA CON CARISPEZIA NON SI E’ CONCLUSA IN NEGATIVO, CON PERDITE ECONOMICHE E NORMATIVE PER I DIPENDENTI.

ANCHE SE NON C’E’ DA FARE TROPPI TRIONFALISMI SUL RISULTATO DI QUESTO ACCORDO, TUTTAVIA DOBBIAMO SEGNALARE AI COLLEGHI CHE LA TRATTATIVA SI E’ CHIUSA CON UNA SERIE DI SEGNI PIU’, ANCHE SE SPESSO MODESTI.

NON CREDIAMO CHE SIA UN CASO CHE LA PRIMA VOLTA CHE UNITA’ SINDACALE SIEDE AD UN TAVOLO UNITARIO, DA QUESTO TAVOLO ESCONO MIGLIORAMENTI, ANCHE SE ANCORA MODESTI, PER I LAVORATORI.

Brevemente: le ASSUNZIONI ESTIVE crescono, modestmente in numero assoluto da 7 ad 8, assai di più per l’estensione della copertura: 7 assunti x 2 mesi = 14 mesi/persona nel 2014.

4 interinali x 3 mesi + 4 tempi determinati x 5 mesi che fanno 32 mesi/persona totali, insomma oltre il doppio di copertura dell’anno scorso. ANCORA POCHISSIMO PER LE REALI NECESSITA’, MA COMUNQUE QUALCOSA PIU’ DI UN AIUTO PURAMENTE SIMBOLICO COME QUELLO DELL’ANNO SCORSO.

RIPARTONO I PERCORSI DI CARRIERA nei termini previsti per Cariparma e recuperando il pregresso solo a partire dal 1° ottobre 2014, lasciando quindi sul campo fino ad 1 anno e nove mesi di mansioni svolte, perdendo gli ultimi passaggi di carriera nelle filiali sotto gli 8 addetti, nonchè un po’ di pezzi negli uffici interni.

Ma qui si partiva dal famigerato accordo dei confederali del 11/10/2012, da noi mai firmato ed anzi contrastato con uno sciopero, che aveva cancellato tutto, e quindi eravamo in salita.

AUMENTA ANCHE IL CONTRIBUTO AZIENDALE AL FONDO PENSIONE,

sparisce il nostro contributo per l’assicurazione sanitaria,

riappaiono almeno fino al 2017 i contributi studio, cancellati dal solito famigerato accordo.

INFINE DOBBIAMO SEGNALARE CHE IL PREMIO AZIENDALE VAP, FINALMENTE FERMA LA SUA CORSA ALL’INDIETRO E SI STABILIZZA SUI 1500 € DELL’ANNO SCORSO.

I PARTICOLARI POTRETE LEGGERLI SUL COMUNICATO UFFICIALE.

PER IL MOMENTO POSSIAMO DIRE CHE LA NOSTRA PRESENZA A PIENO TITOLO AL TAVOLO UNICO DELLA TRATTATIVA HA FATTO LA DIFFERENZA.

I COLLEGHI POSSONO ORA PIU’ DI PRIMA FARE AFFIDAMENTO SU DI NOI DI UNITA’ SINDACALE, CHE ABBIAMO FATTO DELLA COERENTE DIFESA DEGLI INTERESSI DEI LAVORATORI LA NOSTRA UNICA ED IRRINUNCIABILE RAGIONE DI ESSERE.

Download PDF

SOSPESE LE TRATTATIVE

Nell’incontro di oggi 15 giugno la delegazione datoriale si è presentata al tavolo di Carispezia con poche ed insufficienti proposte e con scarsa disponibilità a trattare.

Per quanto riguarda le assunzioni estive l’Azienda si è dapprima limitata a ribadire la sua proposta di 4 interinali (assunti a partire dalla data odierna per tre mesi); solo a seguito del nostro duro giudizio sull’inadeguatezza del numero di ingressi, l’Azienda ha rilanciato impegnandosi ad assumere 2 tempi determinati sino a novembre.
Nonostante ciò, in considerazione delle numerose e ataviche lunghe assenza mai sostituite, degli ulteriori pensionamenti e del periodo caldo delle ferie per i colleghi, nonché della necessità di dare supporto alle numerose filiali turistiche abbiamo ritenuto l’offerta della Banca inadeguata.
Per quanto riguarda i percorsi di carriera la proposta aziendale è stata quella di applicare la disciplina vigente in Capogruppo, di per se già meno favorevole rispetto ai vecchi percorsi ISP, a decorrere solamente dal primo gennaio 2015. Questa proposta è stata ritenuta non accettabile perché cancellerebbe di fatto sino a due anni di anzianità (2013 e 2014) maturati dai colleghi nei ruoli da essi ricoperti.
Quanto all’adeguamento del versamento aziendale minimo (3,5%) ai fondi pensione rispetto a quanto applicato a livello di Gruppo, abbiamo registrato la disponibilità da parte della delegazione aziendale, ma solo a partire dal 1/1/2017 (ancora un anno e mezzo… un’eternità!!!).
Anche sulla polizza sanitaria abbiamo verificato una disponibilità a eliminare il contributo annuale dei lavoratori ma solo dal prossimo anno, quindi nulla per l’immediato.
Nessuna garanzia anche per quanto riguarda il riconoscimento delle provvidenze studio e dei 15 minuti retribuiti per le colleghe in allattamento, ma solo una ipotesi di intervento futuro a livello di Gruppo.
Infine è stato ufficializzato il mancato impegno da parte di Carispezia ad adeguare i locali della mensa, così come richiesto dal CRAL, sancendo così definitivamente la chiusura della storica struttura di via Colombo.

ALLA LUCE DI QUANTO ESPOSTO LE SCRIVENTI ORGANIZZAZIONI SINDACALI HANNO DECISO DI SOSPENDERE LE TRATTATIVE E DI VALUTARE OGNI ULTERIORE INIZIATIVA IN MERITO.  

Download PDF

DEL TUTTO INSUFFICIENTI LE ASSUNZIONI ESTIVE PROPOSTE DALL’AZIENDA

Nell’incontro di ieri, abbiamo apprezzato la disponibilità dell’azienda ad aprire un percorso, che speriamo non troppo lungo, senza porre pregiudiziali, per risolvere alcune importanti questioni, quali i percorsi di carriera inesistenti in Carispezia e l’adeguamento del versamento aziendale sul fondo integrativo e della polizza sanitaria.

E’ un importante novità nell’atteggiamento della controparte che ci auguriamo possa portare a breve positivi risultati.
Non possiamo invece assolutamente condividere la scelta dell’azienda di limitare le assunzioni estive a sole 4 unità per tre mesi.
Se si considerare che già l’attuale situazione dell’organico appare insostenibile, che stiamo per affrontare l’estate con 10 persone di meno in organico, che l’anno scorso le 7 assunzioni  per due mesi sono praticamente passate inosservate in un  mare magnum di necessità, ci chiediamo come possa pensare la nostra Azienda di gestire in queste condizioni i prossimi mesi.

Se nell’incontro previsto per il fin troppo lontano 15 giugno, non ci saranno in questo campo nuove, importanti ed incisive proposte da parte aziendale, non escludiamo la necessità di un ampia mobilitazione dei lavoratori.

Non si può pensare di risolvere la questione degli organici chiedendo sempre nuovi sacrifici ai colleghi.
Moltiplicare le ore di straordinario, cancellare sistematicamente in troppi casi la pausa pranzo, dare per scontata la chiusura totale o parziale di qualche piccolo o medio sportello, anche per molti giorni, allungare le code e le attese e quindi i carichi di lavoro per i pochi colleghi presenti, non possono e non devono diventare soluzioni accettabili per il sindacato.

Ci attendiamo dalla Direzione una scelta di buon senso, che con costi assolutamente contenuti, dia respiro ai molti colleghi sovraccarichi di lavoro.

Download PDF

UN’ ESTATE IMPOSSIBILE

Stiamo ancora attendendo la convocazione da Carispezia per l’apertura del confronto previsto negli incontri semestrali ed annuali.

C’è in proposito un’indicazione tassativa nel CCNL (15 giorni dalla richiesta), ma c’è, ANCHE E SOPRATTUTTO, ancora più tassativa, una situazione di grande urgenza in vista di un estate che si prospetta caldissima per la strutturale carenza di organici.

Già ora non ci sono colleghi a sufficienza per coprire le sostituzioni, neanche per le lunghe assenze e persino nelle piccole agenzie, nella quali a volte non si riesce neppure ad aprire la cassa, oppure si scarica tutto sui colleghi gestori, già pressati da manager, responsabili di Area e di prodotto, ma lasciati poi senza alcun supporto, ed anzi costretti a sostituire cassieri ed addetti all’accoglienza.

La situazione è, se possibile, ancora più grave nelle AGENZIE FAI DA TE, dove le sostituzioni sono più rare delle sorgenti nel deserto, e dove invece, come già da mesi andiamo scrivendo e come finalmente denunciato anche dagli altri sindacati, il carico di lavoro è già pesantissimo anche quando è presente tutto l’organico.

NON RIUSCIAMO NEPPURE A CAPIRE FIN DOVE VOGLIA ARRIVARE L’AZIENDA CON LA SUA POLITICA DI TAGLI AGLI ORGANICI, CHE STA CREANDO CARICHI DI LAVORO E TENSIONI INSOSTENIBILI TRA IL PERSONALE.

E’ GRAVISSIMO ED ORMAI PRIVO DI OGNI MOTIVAZIONE ANCHE IL BLOCCO DEI PERCORSI DI CARRIERA.
Il CCNL ha fortunatamente rinunciato a metter mano ai livelli professionali, almeno fino al 2019, e quindi la discriminazione tra le banche del gruppo, A TUTTO DANNO DI CARISPEZIA, NON HA PIU’ ALCUN PRETESTO PER SUSSISTERE.

QUINDI LE PRINCIPALI RICHIESTE ALLA BASE DELLO SCIOPERO DEL 23 FEBBRAIO, LARGAMENTE PARTECIPATO DAI COLLEGHI, NONOSTANTE LA CONCOMITANZA CON GLI SCIOPERI PER IL CCNL, ASSUNZIONI E RIATTIVAZIONE DEI PERCORSI DI CARRIERA, SONO RICHIESTE CHE POSSONO E DEVONO ESSERE SODDISFATTE IN POCHISSIMO TEMPO.
ALTRIMENTI SAREMO COSTRETTI AD ARRIVARE IN TEMPI BREVISSIMI AD UN NUOVO SCIOPERO, SE SARA’ NECESSARIO SUBITO DOPO LE ASSEMBLEE PREVISTE PER VOTARE IL CONTRATTO.

Download PDF

EPPURE FACCIAMO PARTE DELLO STESSO GRUPPO… (seconda parte)

PARLIAMO DI SOLDI E WELFARE AZIENDALE

PREMIO AZIENDALE:

Siamo l’unica azienda del Gruppo che nel 2013 ha raggiunto complessivamente il budget eppure ci hanno tagliato 50 euro dal premio aziendale pagato nel 2014, mentre le altre banche hanno mantenuto quello dell’anno precedente.

PER COLLEGHI CHE PASSANDO DA CARIFIRENZE A CARIPARMA SONO SCESI IN POCHI ANNI DA 2600 EURO A 1500 DI PREMIO MEDIO AZIENDALE E CHE OGNI ANNO CON IL LORO LAVORO AUMENTANO I PROFITTI DELL’AZIENDA,

QUESTA ULTERIORE ” PUNIZIONE” E’ VERAMENTE INCOMPRENSIBILE ANCHE PERCHE’ UN DIPENDENTE CARISPEZIA COSTA MEDIAMENTE OLTRE 1000 EURO IN MENO DI UN DIPENDENTE CARIPARMA.

ASSICURAZIONE SANITARIA:

Nel 2013 ci era stato promesso di adeguare per il 2015 il nostro trattamento a quello dei colleghi di Cariparma. A fine 2014 ci è stato detto che “NON C’ERA STATO TEMPO PER ARRIVARE ALL’ADEGUAMENTO PROMESSO”, e che se ne sarebbe riparlato per il 2016 (qualcuno ci crede???).

Vogliamo ricordare che per le sole cure odontoiatriche il rimborso della nostra assicurazione può arrivare fino a 300 euro, per i colleghi di Cariparma arriva fino a 4500 euro, per non parlare dei  rimborsi previsti  per occhiali e lenti a contatto.

DI QUANTO TEMPO ANCORA AVRANNO BISOGNO I DIRIGENTI DI QUESTO GRUPPO PER ADEGUARCI ALL’ASSICURAZIONE DEI COLLEGHI DI CARIPARMA? QUANTE PROMESSE ANCORA ANDRANNO A VUOTO?

FONDO PREVIDENZIALE:

I colleghi di Carispezia ricevono dall’azienda un contributo del 3% dello stipendio sul proprio fondo previdenziale, largamente inferiore a quello che ricevono i colleghi delle altre aziende del Gruppo.

Eppure quando vengono  a chiederci di contribuire al raggiungimento degli obbiettivi di azienda e di Gruppo, non abbiamo mai ottenuto sconti, ed anzi siamo stati gli unici a raggiungerli.

CONTRO TUTTE QUESTE ASSURDE DISCRIMINAZIONI SCIOPERIAMO COMPATTI IL 23 FEBBRAIO.

Download PDF

EPPURE FACCIAMO PARTE DELLO STESSO GRUPPO…

…ED OTTENIAMO  ANCHE I MIGLIORI RISULTATI

A vedere come ci tratta il Gruppo Cariparma, si direbbe proprio di no, ed i neo colleghi della Liguria, sono quelli più penalizzati.

PARLIAMO DI PERCORSI DI CARRIERA

Siamo l’unica banca del Gruppo Cariparma dove i percorsi di carriera sono stati TOTALMENTE cancellati a partire dal 1° gennaio 2013, a seguito di un interpretazione assolutamente restrittiva ed del tutto opinabile dell’accordo 11 ottobre 2012, che per quanto pesantemente peggiorativo rispetto alla situazione esistente (UNISIN non lo ha mai firmato), certamente non prevedeva nelle intenzioni delle parti la cancellazione totale di ogni percorso.

LA DELEGAZIONE AZIENDALE DI GRUPPO, DOPO AVERCI PRESO LUNGAMENTE IN GIRO, SI ERA IMPEGNATO ENTRO LA FINE DELL’ANNO SCORSO (2014) A DARCI UNA RISPOSTA DEFINITIVA SUI PERCORSI  DI CARRIERA CHE SPERABILMENTE CI ALLINEASSE QUANTOMENO AL RESTO DEL GRUPPO.

IL 17 DICEMBRE CON UN INCONTRO FARSA DURATO UN QUARTO D’ORA CI E’ STATO COMUNICATO CHE DEI PERCORSI DI CARRIERA SI SAREBBE PARLATO IN UN FUTURO INDEFINITO, CONSIDERATO CHE IL 29 DICEMBRE SI ATTIVAVA UNA SOSPENSIONE A LIVELLO NAZIONALE DEL CONFRONTO SINDACALE, CON DUE PRECISAZIONI PESANTISSIME PER I COLLEGHI, UNA ESPLICITA, ED UNA IMPLICITA.

LA PRECISAZIONE ESPLICITA: qualunque accordo non sarebbe stato retroattivo: in altri termini tutta l’anzianità maturata nel ruolo a partire dall’ 1/1/2013  fino al futuro ed imprevedibile giorno di un eventuale nuovo accordo sarebbe stata cancellata con un tratto di penna E QUINDI NON CONSIDERATA IN ALCUN MODO.

LA PRECISAZIONE IMPLICITA: Rinviare, come si stava facendo, qualsiasi accordo a dopo il prossimo Contratto Nazionale, dava per scontato che IL NUOVO ACCORDO SAREBBE STATO MASSACRATO AUTOMATICAMENTE DALLE NUOVE DISPOSIZIONI NAZIONALI, qualora fosse passata la linea ABI di sospensione, se non di cancellazione dei percorsi di carriera.

INSOMMA UNO SCHIAFFONE SONORISSIMO CHE CONFERMAVA LA NOSTRA POSIZIONE DI DISCRIMINAZIONE CONTRATTUALE RISPETTO AL RESTO DEL GRUPPO PER MOLTI MESI (o anni?) ANCORA.

OGGI COME OGGI IN CARISPEZIA AD UN DIRETTORE O AD UN GESTORE DI QUALUNQUE LIVELLO SI CHIEDE DI TUTTO, LO SI INCOLPA DI TUTTO, MA IN CAMBIO NON GLI TOCCA NEPPURE UN MODESTISSIMO AVANZAMENTO DI CARRIERA.

A QUESTO PUNTO L’ADESIONE DI MASSA ALLO SCIOPERO DI LUNEDI’ 23 FEBBRAIO E’ LA CONDIZIONE MINIMA INDISPENSABILE QUANTOMENO PER RICONQUISTARE LA STESSA DIGNITÀ DEI LAVORATORI DELLE ALTRE BANCHE DEL GRUPPO.

Download PDF