ANTIRICICLAGGIO = RISCHIO ALTISSIMO PER I COLLEGHI

La normativa sull’antiriclaggio inviata dall’Azienda è enorme (CENTINAIA DI PAGINE), poco comprensibile, ridondante, di fatto quasi illeggibile.

Il corso on line messo a disposizione è, se possbile, ancora meno comprensibile, e sembra orientato piuttosto ad un corso universitario, invece che a lavoratori chiamati ogni giorno a decidere in pochi secondi se e come applicare le norme sull’antiriciclaggio alle operazione che hanno davanti.

Il risultato è che moltissimi colleghi i quali sono chiamati ad applicare norme che, se disapplicate o anche solo applicate male, possono avere ricadute non solo disciplinari, ma anche giudiziali, NON HANNO IN REALTA’ UN’IDEA PRECISA DI QUALI DOVREBBERO ESSERE I LORO CORRETTI COMPORTAMENTI.

LA CONSEGUENZA E’ CHE BASTA UN’ ISPEZIONE APPENA UN PO’ PIU’ APPROFONDITA PER ORIGINARE PROCEDIMENTI DISCIPLINARI PLURIMI.

E IN AGENZIA NON PUO’ CONSIDERARSI ESENTE NESSUNO DAGLI OBBLIGHI IMPOSTI DALL’ANTIRICLAGGIO, A PARTIRE DAI CASSIERI E FINO AI DIRETTORI, PASSANDO PER I ROP ED I GESTORI, IN PARTICOLARE NELLE AGENZIE PER TE O CHE COMUNQUE HANNO SPORTELLI ATM EVOLUTI.

UNISIN FALCRI SILCEA CHIEDE, CON UN’URGENZA NON PIU’ DILAZIONABILE, CHE SI METTANO IN GRADO TUTTI I COLLEGHI DI CONOSCERE ESATTAMENTE QUALI SONO I LORO OBBLIGHI IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO.
 

IN UNA LETTERA INVIATA ALLA DIREZIONE ABBIAMO CHIESTO ESSENZIALMENTE DUE COSE:

  1. UN MANUALETTO RIASSUNTIVO, MOLTO BREVE E MOLTO PRATICO, IN CUI SI INDICHINO CON CHIAREZZA I PRINCIPALI OBBLIGHI PER CHI OPERA IN FILIALE, CON UN CHIARO RIASSUNTO DEI CASI E DEI LIMITI OLTRE I QUALI L’OPERAZIONE DIVIENE SOSPETTA E DA SEGNALARE.
  2. CORSI IN AULA, E SOTTOLINEIAMO IN AULA, DA FAR FARE A TUTTI GLI INTERESSATI, PERCHE’ I CORSI ON LINE SONO ASSOLUTAMENTE INUTILI, IN CONSIDERAZIONE DELLE CONDIZIONI IN CUI VENGONO SVOLTI, CON IL PUBBLICO DAVANTI E SENZA LA POSSIBILITÀ’ DI CONCENTRARSI SU MATERIE COSI’ DELICATE.

SICCOME L’AZIENDA HA L’OBBLIGO NORMATIVO DI FORMARE ADEGUATAMENTE I PROPRI DIPENDENTI SULLE NORME ANTIRICICLAGGIO, SALVO CONDIVIDERNE ANCHE LEGALMENTE LE RESPONSABILITA’, CI ASPETTIAMO CHE IL NOSTRO NON SIA IL CLASSICO “GRIDO NEL DESERTO” IGNORATO COME DI SOLITO TUTTO QUELLO CHE VIENE RICHIESTO DAL SINDACATO.

…E CI ASPETTIAMO ANALOGA SENSIBILITÀ’ ANCHE DAGLI ALTRI SINDACATI, CONSIDERATO CHE ALMENO SU QUESTO NON DOVREBBERO ESSERCI OPINIONI DIVERSE.

 

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AGGIORNAMENTI SU MOSER PROGETTO LIGURIA RISCHIO RAPINA

Negli incontri dei giorni scorsi ci sono stati diversi aggiornamenti sugli argomenti più scottanti del momento: vi forniamo qui una breve sintesi di quanto emerso:

MOSER: sono emerse diverse criticità nel progetto Moser, alcune individuate dall’Azienda, altre poste dalle organizzazioni sindacali che dimostrano, ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che il Gruppo preferisce la sperimentazione in “corpore vili” ossia manda avanti i dipendenti e poi vede che succede.

I TEMPI DI CHIUSURA: è emerso che quadrare e controllare tutta l’operatività della giornata tra le 16 e le 16 e 55, è praticamente impossibile e che quindi lo sforamento dell’orario di chiusura è sistematico. Quindi si sta sperimentando un nuovo software che ricicla le banconote in entrata per renderle disponibili in uscita, permettendo quindi fino ad una sola quadratura settimanale degli ATM evoluti e comunque ha disposto, dove permane ancora il software tradizionale, quadrature bisettimanali.

NORMATIVA ANTI RICICLAGGIO: UNISIN FALCRI SILCEA ha posto la scottante questione del controllo antiriciclaggio nelle Agenzie per Te, considerato che, come evidenziato dalle numerose e ponderose circolari di questi ultimi mesi, la normativa vigente è sempre più stringente. Siccome l’uso degli sportelli ATM evoluti, soprattutto nelle filiali senza cassieri dove è di fatto obbligatorio e quindi  generalizzato, evita qualsiasi verifica  immediato dell’operatività da parte degli Assistenti della Clientela, rimane da capire come si possa ottemperare ai controlli  che la normativa impone alle banche.
La risposta, oggettivamente parziale, del Gruppo è che i controlli diventano necessariamente a posteriori, sui tabulati riassuntivi dell’operatività. Questo parrebbe individuare nei direttori o nei loro delegati a verificare l’operatività gli unici responsabili del rispetto della normativa.
Non vorremmo che, come già accaduto in altre occasioni, si dovesse attendere qualche episodio eclatante, a danno di qualche collega, per trovare una soluzione più efficace alle problematiche che abbiamo posto.

MANAGER DI PICCOLI GRUPPI: non ci voleva poi molto a comprendere che scaricare su i direttori delle Agenzie capofila l’incarico di manager commerciale avrebbe sovraccaricato di lavoro colleghi già pesantemente impegnati. Il Gruppo ha preso alcuni vaghi impegni che attendiamo di vedere sostanziati.

CHIUSURA FILIALI: UNISIN FALCRI SILCEA, per quanto riguarda la nostra banca, ha espresso tutta la sua perplessità per la riduzione di uno sportello come l’ Ospedale, con notevole operatività e con molta raccolta diretta ed indiretta, a semplice recapito. Anche per quanto riguarda l’accorpamento di D ed S, abbiamo espresso la nostra preferenza per la ricollocazione di una delle due agenzie in una  zona della città, come quella di viale Italia tra corso Nazionale e piazza Concordia, dove ad una altissima intensità abitativa e commerciale non corrisponde alcuna presenza di Carispezia, e dove già a suo tempo si era ipotizzata una nuova apertura.

Preso atto dell’impossibilità di mantenere aperte due agenzie così vicine come Carispezia Bolzaneto e Cariparma agenzia 5 di Pontedecimo, abbiamo appreso con legittima soddisfazione che, come da formale richiesta della Delegazione UNISIN FALCRI SILCEA, si sia deciso di mantenere aperta quella meglio collocata e con maggiore operatività.

PROGETTO LIGURIA: Il Gruppo non ha presentato alcuna proposta in riguardo, ripercorrendo una strada già vista, e cioè quella di procrastinare fino agli ultimi giorni del periodo previsto l’intera trattativa, chiudendola poi tutta in una sola notte, imponendo di fatto l’accettazione di condizioni sfavorevoli per i colleghi interessati.
UNISIN FALCRI SILCEA è quindi orientata a presentare sin dal prossimo incontro proposte precise sulle tutele da assicurare ai colleghi che cambieranno banca nei prossimi mesi, a partire dalla possibilità, se ne avranno necessità, di poter optare per il mantenimento della vecchia appartenenza, e dall’applicazione ai nuovi colleghi delle attuali normative di Carispezia, ove più favorevoli, ad esempio, in materia di percorsi di carriera e di tutele sui trasferimenti

RISCHIO RAPINA:Nei giorni scorsi il giudice del Lavoro della Spezia ha condannato Carispezia a pagare una parte del risarcimento per le conseguenze psicofisiche subite da un collega che era stato coinvolto in una rapina alla filale di Aulla.
All’obiezione della Cassa che i responsabili del danno erano solo i rapinatori, il giudice ha sentenziato che la banca spezzina era anch’essa corresponsabile dell’avvenuta rapina, perché i sistemi di sicurezza adottati erano pesantemente carenti.

QUESTA VICENDA DIMOSTRA QUELLO CHE IL NOSTRO SINDACATO E MOLTI RLS HANNO SEMPRE SOSTENUTO E CIOE’ CHE LE MISURE DI SICUREZZA RITENUTE SUFFICIENTI DAL PROTOCOLLO FIRMATO DA BANCHE E PREFETTURE, E MAI DA NOI SOTTOSCRITTO, IN REALTA’ SONO INSUFFICIENTI CONTRO IL RISCHIO RAPINA.

E’ URGENTE UNA SVOLTA IN MATERIA DI SICUREZZA ANTI RAPINA, NEL CUI AMBITO DA QUALCHE ANNO SI SONO CONTINUAMENTE ATTENUATE LE MISURE DISSUASIVE PIU’ EFFICACI, NELL’ILLUSIONE CHE SI ANDASSE VERSO UNA RIDUZIONE DEL FENOMENO, COSA PURTROPPO CONTRADDETTA DAGLI ULTIMI DATI.

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TRASFERIMENTI CLANDESTINI

Quanto sta avvenendo in questi giorni in materia di trasferimenti non può non suscitare notevoli preoccupazioni nel sindacato.

Era prevedibile che di fronte alla uscita di una ventina di colleghi si verificasse una consistente tornata di spostamenti, per ricoprire in qualche modo i vuoti lasciati da chi, o per sua scelta o per decisione della Direzione, ha lasciato o sta lasciando il proprio posto di lavoro.

Abbiamo già espresso a questo proposito la volontà di confrontarci con l’azienda su questi pesanti ulteriori tagli al personale, ma l’incontro già fissato è stato rinviato all’inizio dell’anno nuovo, probabilmente al 13 gennaio.

MA ORA ANCHE LE MODALITA’ CON CUI STANNO AVVENENDO I TRASFERIMENTI CI APPAIONO ASSURDE ED INACCETTABILI.

ANCHE SENZA ENTRARE NEL MERITO DI ALCUNI DI QUESTI SPOSTAMENTI PER I  QUALI  FATICHIAMO A TROVARE UN QUALCHE FILO LOGICO, E’ LO “STILE PACCO POSTALE” CHE LASCIA SCONCERTATI.

I COLLEGHI VENGONO INFATTI RAGGIUNTI DAI PROVVEDIMENTI DI TRASFERIMENTO IN MODO ASSOLUTAMENTE IMPREVEDIBILE, SENZA UN CONFRONTO O UNA SPIEGAZIONE, CHE NON SIA PURAMENTE FORMALE.

Non sono molto lontani gli anni in cui si contattava l’interessato prima dell’ ufficializzazione del trasferimento, e gli si lasciava quantomeno il tempo ed il modo di sollevare eventuali obiezioni, anche se naturalmente era la Direzione ad avere l’ultima parola, come previsto dalla normativa vigente, fatte salve le eventuali garanzie previste.

OGGI IL TRASFERIMENTO ARRIVA COME IL FULMINE DALL’ OLIMPO, EPPURE IL CONTRATTO DICE CHIARAMENTE CHE: ”IL TRASFERIMENTO […] PUO’ ESSERE DISPOSTO SOLO PER COMPROVATE ESIGENZE TECNICHE, ORGANIZZATIVE E PRODUTTIVE”.

NON SOLO:

FINO A NON TROPPI ANNI FA, ALMENO IN OCCASIONE DELLE PRINCIPALI TORNATE DI TRASFERIMENTI, ARRIVAVA UNA CIRCOLARE RIEPILOGATIVA AI COLLEGHI ED AL SINDACATO.

OGGI CAPITA DI APRIRE UNA PORTA O DI TELEFONARE AD UN NUMERO NOTO, E DI TROVARE INASPETTATAMENTE UNA PERSONA DIVERSA DAL GIORNO PRIMA.

INSOMMA NON SAREBBE INTERESSE DI TUTTI SAPERE CHI LAVORA DOVE?

IL CLIMA DI SEMI CLANDESTINITA’ E DI SEGRETEZZA DELLE DECISIONI IMPOSTO DALLA DIREZIONE, IN CUI DECINE DI INDISCREZIONI SI INCROCIANO SU TRASFERIMENTI VERI O SUPPOSTI, NON CREDIAMO GIOVI PROPRIO A NESSUNO.

IN CONCLUSIONE, SE SI VOLEVANO SEMINARE NUOVI MOTIVI DI SCONTENTO E DI INSODDISFAZIONE TRA I COLLEGHI, CI PARE CHE L’OBBIETTIVO SIA STATO PIENAMENTE RAGGIUNTO.

COME SINDACATO CHIEDIAMO QUINDI PER IL FUTURO MAGGIORE TRASPARENZA E L’APPLICAZIONE EFFETTIVA DELLE NORME CONTRATTUALI, MA ANCHE E SOPRATTUTTO UN RISPETTO NON SOLO FORMALE DELLA DIGNITA’ DI CIASCUN LAVORATORE’ OLTRE NATURALMENTE A RIBADIRE L’ESIGENZA DI RISPOSTE POSITIVE E TEMPESTIVE SU TUTTA LA QUESTIONE DEGLI ORGANICI

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SCIOPERO (PRATICAMENTE) TOTALE A CARISPEZIA

I colleghi di Carispezia hanno dato una grande prova della loro determinazione e della loro coesione.

Solo un collega su nove ha strisciato il badge la mattina del 31 ottobre e solo una filiale su dieci ha aperto, più o meno parzialmente, i battenti.
Se si detraggono i dirigenti ed i QD ai massimi livelli di responsabilità e gli assunti a tempo determinato, da cui ovviamente non ci si poteva aspettare l’adesione, la percentuale di mancata partecipazione allo sciopero tra il personale operativo si avvicina al minimo storico.

Francamente impossibile immaginarsi un’adesione più alta in Carispezia.

Infatti abbiamo superato di quasi dieci punti l’adesione media del Gruppo, che comunque è stata altissima ed ben oltre le aspettative ovunque, smentendo una volta per tutte il luogo comune dei colleghi di Cariparma “pigri” ed indisponibili allo sciopero.

I LAVORATORI DEL GRUPPO CARIPARMA SI SONO COMUNQUE ALLINEATI ALLE PERCENTUALI NAZIONALI, DIMOSTRANDO CHE, QUANDO CI SONO RAGIONI VALIDE, NESSUNO ESITA A SCIOPERARE.

L’ALTA ADESIONE NAZIONALE, CONFERMATA ANCHE DALLE CIFRE DEL GRUPPO CARIPARMA, SEGNA UN PUNTO Di SVOLTA: NESSUNO POTRA’ PIU’ PROPORRE O ACCETTARE ULTERIORI PESANTI TAGLI AGLI STIPENDI DELLA GRAN PARTE DEI LAVORATORI (I TAGLI AI MAXI STIPENDI DEI MASSIMI DIRIGENTI SARANNO INVECE BEN ACCETTI) O AI LORO DIRITTI.

LA SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE DELLE BANCHE MOSTRA QUASI OVUNQUE DEI SEGNI PIU’ E, DOVE CIO’ NON AVVIENE, CI SONO PRECISE RESPONSABILITA’.

DOPO LO SCIOPERO DEL 31 OTTOBRE NON CI SONO SCUSE O PRETESTI PER PROPORRE O SOTTOSCRIVERE UN CONTRATTO NAZIONALE PEGGIORATIVO.

CI AUGURIAMO CHE TUTTI, MA PROPRIO TUTTI ABBIANO CAPITO IL MESSAGGIO CHE I LAVORATORI HANNO INVIATO IL 31 OTTOBRE.

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TUTTE PRIORITA’…

QUALUNQUE UFFICIO DELLA DIREZIONE O DEL COMMERCIALE CHIAMI O INVII E MAIL AI COLLEGHI DELLA RETE, IL  SUO SOLLECITO E’ SEMPRE LA PRIORITÀ’ DELLE PRIORITÀ’.

Ormai è diventato praticamente impossibile anche solo programmare la propria attività per moltissimi colleghi, gestori, direttori, ma anche assistenti alla clientela.

Ognuno dei molti, probabilmente troppi, colleghi incaricati di sollecitare il raggiungimento di qualche obbiettivo, sia esso commerciale che amministrativo, dichiara a gran voce che il SUO OBBIETTIVO deve avere la priorità su tutti gli altri.

Spesso poi, questi obbiettivi variano, crescono nel tempo e magari vengono anticipati di mesi
e altrettanto spesso non sembrano tener conto delle reali condizioni in cui si lavora in filiale  e nei centri imprese.

Così si obbliga i colleghi a prendersi ferie e recuperi banca ore, salvo poi scoprire che la loro assenza dalla filiale rende impossibile il raggiungimento dell’ennesimo obbiettivo, e magari metterli nelle condizioni di dover rinunciare a quanto già concordato e programmato.

INSOMMA ABBIAMO SPESSO L’IMPRESSIONE CHE CHI E’ IN DIREZIONE NON SAPPIA, O NON SI PREOCCUPI DI SAPERE, QUALI SONO LE REALI POSSIBILITÀ’ DI FILIALI E CENTRI IMPRESE E CHE RITENGA SUFFICIENTE PROCLAMARE A GRAN VOCE UN OBBIETTIVO DA RAGGIUNGERE CON PRIORITÀ’ ASSOLUTA  PERCHE’ MIRACOLOSAMENTE  QUELL’OBBIETTIVO DIVENTI RAGGIUNGIBILE.

LA FRUSTRAZIONE E LA TENSIONE NELLA RETE STA RAGGIUNGENDO LIVELLI INSOSTENIBILI.

NON BASTA CERTO METTERE A DISPOSIZIONE PSICOLOGI DI SOSTEGNO PER SANARE QUESTE SITUAZIONI.

SE L’AZIENDA HA NECESSITA’ DI RAGGIUNGERE DETERMINATI OBBIETTIVI DEVE PRIMA DI TUTTO METTERE I COLLEGHI DELLA RETE NELLE CONDIZIONI DI POTERLI RAGGIUNGERE, TENUTO CONTO ANCHE DELL’OTTIMO STATO DI SALUTE DEI CONTI DI CARISPEZIA.

E INVECE I TELEFONI SUONANO SEMPRE PIU’ SPESSO SU SCRIVANIE E BOX SVUOTATI DAI TAGLI AGLI ORGANICI ED E’ DIVENTATO DIFFICILE PERSINO CONTATTARE CERTE FILIALI, DIMEZZATE DA TAGLI, FERIE E CORSI.

COME E’ A TUTTI NOTO ANDIAMO VERSO LA SCADENZA DI TUTTI I TEMPI DETERMINATI E DEGLI INTERINALI E VERSO L’USCITA DI ALTRI 16 COLLEGHI CHE ANDRANNO IN PENSIONE O NEL FONDO.

ALTRE SCRIVANIE ED ALTRI BOX RIMARRANNO DESOLATAMENTE VUOTI E SARA’ SEMPRE PIU’ DIFFICILE RAGGIUNGERE OBBIETTIVI ASSOLUTAMENTE PRIORITARI; MA EVIDENTEMENTE QUESTO NON SEMBRA PREOCCUPARE L’AZIENDA CHE CONTINUA A CONSIDERARE I COLLEGHI COME UN COSTO E NON COME UN INVESTIMENTO ED UN PATRIMONIO  DA VALORIZZARE.

CHI PARLERA’ CON LA CLIENTELA, CHI VENDERA’ I PRODOTTI, CHI SISTEMERA’ LE POSIZIONI AL POSTO DI QUELLI CHE STANNO PER ANDAR VIA?

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Meglio tardi che mai !!!

Finalmente qualche altro sindacato comincia ad accorgersi che la situazione é disastrosa…

(Ma dove erano quando scioperavamo per avere nuove assunzioni!?!)

In questa banca stanno rapidamente peggiorando le condizioni di lavoro e di vita e la FALCRI è comunque pronta a sostenere qualsiasi iniziativa che possa smuovere l’attuale passività.

RIEPILOGHIAMO IN BREVE I PRINCIPALI DISASTRI:

TAGLIO DEGLI ORGANICI. la rete ed alcuni uffici stanno subendo un progressivo taglio degli organici, aggravato dalla mancata sostituzione delle lunghe assenze.

Nelle filiali, ma anche in molti corridoi della Direzione, si trovano sempre più box di cassa, scrivanie ed interi uffici vuoti.  LE FILE DI CLIENTI SI SNODANO PER DECINE DI METRI E NON E’ RARO IL CASO CHE LE CASSE CHIUDANO MOLTO PIU’ TARDI DELL’ORARIO STABILITO.

I COLLEGHI RIMANGONO MOLTE ORE OLTRE L’ORARIO, QUASI SEMPRE SENZA NEPPURE VEDERSI RETRIBUITO LO STRAORDINARIO.

Il disagio, la fatica e i carichi di lavoro crescono ancor di più in corrispondenza della stagione estiva, sia per l’accumularsi di ferie che devono essere smaltite, che per l’afflusso maggiore sugli sportelli turistici.

CORSI OBBLIGATORI SOLO ON LINE.  E’ arrivata una lunga lista  di corsi on line obbligatori da completare entro tempi piuttosto brevi, mentre scarseggiano, o mancano proprio del tutto, i corsi in aula. Così, per esempio, si nominano nuovi gestori,  ma non gli si da neppure una formazione di base sul loro nuovo ruolo, tanto se sbagliano qualcosa, è solo colpa loro.

Oltre alla evidente constatazione che i corsi on line sono assai meno efficaci di quelli in aula, (ED INFATTI L’ISVAP PRETENDE CORSI OBBLIGATORI IN AULA), TUTTI CI DOMANDIAMO COME E QUANDO POSSIAMO UTILIZZARE CON PROFITTO I CORSI ON LINE, TRA UN CLIENTE E L’ALTRO E TRA UNA SOLLECITAZIONE E L’ALTRA DEI NOSTRI UFFICI COMMERCIALI.

La verità, a tutti nota, ma negata dall’Azienda, è che i  CORSI ON LINE, COSI’ COME SONO, NON SERVONO A NIENTE PERCHE’ IN REALTA’ SI FANNO SCORRERE LE SLIDES SENZA NEPPURE GUARDARLE, PUR DI ARRIVARE IN FONDO AL CORSO.
Così non impariamo niente, ed in compenso la nostra ignoranza può essere fonti di infiniti guai, disciplinari, ma anche giudiziali.

PRESSIONI COMMERCIALI.  I COLLEGHI SONO CONTINUAMENTE SOTTOPOSTI A PESANTISSIME PRESSIONI COMMERCIALI, SPESSO CONTRADDITTORIE, SPESSO AL LIMITE DEL TURPILOQUIO, SPESSO INGIUSTIFICATE, SEMPRE FRUSTRANTI PER CHI LE SUBISCE.

Questa banca sembra considerare la sberla (metaforica, ma non troppo) come un utile mezzo di pressione, ed il totale disinteresse per le reali condizioni di mercato delle diverse realtà come un metodo assai persuasivo per costringere i colleghi ai salti mortali e/o al mancato raggiungimento dei badget.

Vorremmo più colleghi impegnati nel raggiungimento degli obbiettivi, e meno colleghi impegnati solo a spingere gli altri a raggiungerli, vorremmo obbiettivi più equilibrati e realistici, ma ad oggi la tendenza è invece al peggioramento.

IL NUOVO MODELLO DI SERVIZI MOSER. CHI CONOSCE GLI ATM EVOLUTI SA CHE SONO COMPLICATI DA USARE PER I CLIENTI E DA GESTIRE PER I COLLEGHI. CHI CONOSCE LA NOSTRA CLIENTELA SA BENISSIMO CHE UNA PARTE CONSISTENTE NON ADOTTERA’ MAI I NUOVI MEZZI SELF SERVICE, E CHE CERCHERA’, E TROVERA’, IL MODO PER NON ADOPERARLI, AL LIMITE CAMBIANDO BANCA.

MA QUI NESSUNO SOLLEVA OBIEZIONI (TRANNE NOI), COME SE NON SAPESSIMO TUTTI CHE CI STIAMO AVVIANDO VERSO UN PERIODO DIFFICILISSIMO, PER NOI E PER I  NOSTRI RAPPORTI CON LA CLIENTELA, CON IL 40% DELLE FILIALI RIDOTTE A PURI SELF SERVICE.

DIRIGENTI E QD  CHE ARRIVANO DA FUORI. ormai per trovare un collega proveniente da Carispezia, occorre scendere parecchio in basso nella gerarchia aziendale, e non sono molti neppure ai livelli medio alti. Tutti i Gruppi che hanno controllato quote importanti della  Cassa in questi ultimi vent’anni hanno sempre piazzato propri uomini ai massimi livelli, ma questa volta il fenomeno assomiglia ad una decapitazione totale del precedente mangement.

CHE SPAZIO Di CRESCITA HANNO OGGI COLLEGHI CHE HANNO FATTO E STANNO FACENDO LA LORO CARRIERA ALL’INTERNO DI  CARISPEZIA? POSSIBILE CHE TUTTI I GENI VENGANO DA FUORI?

LA SICUREZZA? UN OPTIONAL, E SOLO SE COSTA POCO

In questa banca il ruolo degli RLS è stato ridotto alla semplice lamentazione. Tutte le obiezioni sollevate, vengano verbalizzate e poi archiviate. Le nostre richieste di incontro, anche su problematiche particolarmente gravi, come il rischio rapina e le conseguenze dello stress lavoro correlato, cadono nel vuoto o, quando vengono accolte, si risolvono in una frustrante elencazione dei problemi.

Non abbiamo potuto vedere i progetti delle agenzie nuove o ristrutturate ed ora ci troviamo con entrate senza alcun controllo e casse piazzate nel bel mezzo dei saloni, senza alcuna tutela verso i malintenzionati.

Gli allarmi automatici che bloccano i nostri mezzi forti sembrano studiati solo per creare maggiori problemi ai colleghi, piuttosto che ai rapinatori.
 

Di fronte a tutto ciò noi non abbiamo ancora visto reazioni adeguate, anche se negli ultimi giorni  sono giunti segnali incoraggianti da parte di qualche altro sindacato di Carispezia

                CI AUGURIAMO CHE ALLE PAROLE SEGUANO I FATTI.

NOI CI SIAMO COME SEMPRE, PRONTI A MOBILITARCI IN DIFESA DEI LAVORATORI, MEGLIO ANCORA SE UNITARIAMENTE

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COSI’ SCOPPIAMO TUTTI !!!

L’arrivo dell’estate, con l’incremento di lavoro nelle filiali turistiche e la partenza di molti periodi di ferie, sta facendo esplodere una situazione che era già ai limiti della sopportazione.

Le filiali e gli uffici che a malapena riescono a mandare avanti il lavoro in condizioni normali, per le drastiche riduzioni di organico che hanno colpito direttamente o indirettamente  tutta la banca ( vedi sostituzioni prese a prestito dalle situazioni meno drammatiche), si trovano oggi sotto una pressione pressoché insopportabile, nella quasi totalità dei casi privi di ogni tipo di sostituzione, costrette a moltiplicare i carichi di lavoro, gli straordinari più o meno pagati, e lo stress per pressioni commerciali pesantissime a cui non è materialmente possibile fare fronte.

Giornate come i primi due giorni di luglio hanno messo a dura prova la resistenza fisica e mentale dei colleghi (e saremmo stati proprio curiosi  di vedere come sarebbe stato possibile gestire quei giorni in filiali PER TE SENZA CASSIERI), ma in realtà  è GIORNO PER GIORNO CHE SI VENGONO AD ACCUMULARE FILE LUNGHISSIME, CUMULI DI PRATICHE IN RITARDO E BUDGET SEMPRE PIU’ LONTANI DA RAGGIUNGERE.

Le pochissime assunzioni TEMPORANEE hanno tamponato solo le situazioni più disperate, ed i colleghi non riescono più a comprendere con quali criteri si è arrivati a tagliare così pesantemente gli organici ed a pretendere però risultati sempre più ambiziosi.

ABBIAMO PIU’ VOLTE CHIESTO ALLA DIREZIONE DI INCREMENTARE QUANTOMENO I GRUPPI DI MANOVRA, SE SI VOLEVANO TENERE ALL’OSSO GLI ORGANICI FISSI.

PAROLE SPESE AL VENTO E RISULTATI DISASTROSI CHE SI VEDONO OGNI GIORNO.

Se a questa carenza strutturale degli organici di chi davvero lavora, si aggiunge l’incredibile numero, mai visto in tanti anni di lavoro e con gestioni di tutti i generi, di colleghi il cui unico compito  è controllare, stimolare, criticare e pressare chi lavora sul serio, I MOTIVI DI DISAGIO PER CHI E’IN PRIMA LINEA RAGGIUNGONO LIMITI INSOPPORTABILI.

Se non siamo ancora sulla famosa canoa dove sette comandano, controllano e pressano l’unico vogatore effettivo, certo in quella direzione stiamo andando, se è vero che il nuovo MOSER prevede sempre meno Assistenti alla clientela e sempre più manager commerciali.

NON COMPRENDIAMO NEPPURE BENE COME POSSA UN GRUPPO IGNORARE I PESANTI DISAGI ED I MALFUNZIONAMENTI DERIVANTI DA UN ORGANICO DIVENTATO STRIMINZITO GIUSTO PER RISPARMIARE QUALCHE ASSUNZIONE, SENZA RENDERSI CONTO CHE QUESTA SITUAZIONE DANNEGGIA TUTTI  E NON SOLO I DIPENDENTI.

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VAP: ISTRUZIONI PER L’USO

Il premio aziendale concordato per Carispezia a livello di Gruppo CARIPARMA è, come è noto, leggermente inferiore a quello dell’anno scorso.

Vi sono comunque alcune novità nell’erogazione che potranno consentire ai colleghi che scelgano di averlo in tutto od in parte sotto forma di rimborso di servizi sociali di usufruire di fatto di una cifra complessivamente maggiore, rispetto al netto che riceverebbero in contanti in busta paga, dove risulterebbe decurtato dalle ritenute fiscali.

Il “piccolo miracolo” della crescita della cifra disponibile si spiega con il regime fiscale di totale esenzione previsto dalla legge qualora il premio venga erogato come servizi sociali.

Inoltre poiché il premio erogato come rimborso di servizi sociali è esentasse e senza contributi previdenziali anche per l’Azienda, questa ha deciso di rinunciare ad una parte della minor spesa a suo carico, incrementando il totale del premio, così detto sociale, di 50 o di 100 euro medi, a seconda delle scelte del dipendente.

PER CONSENTIRE AI COLLEGHI UNA SCELTA RAGIONATA RICORDIAMO CHE:

  • LA QUOTA TOTALE O PARZIALE RICEVUTA IN RIMBORSO SERVIZI NON E’ PENSIONABILE.
  • LA QUOTA VERSATA NEI FONDI PENSIONISTICI VERRA’ SOTTOPOSTA COMUNQUE AD UNA TASSAZIONE, SIA PURE  RIDOTTA, AL MOMENTO DELL’EROGAZIONE, ANTICIPATA O FINALE CHE SIA.

In pratica ogni collega potrà scegliere tra 3 distinte modalità di erogazione del premio:

  1. tutto in contanti e quindi regolarmente ed interamente  tassato,
  2. metà in contanti e metà in rimborso di prestazioni di welfare, tassato solo a metà e incrementato rispetto al premio in contanti di 50 euro medi,
  3. tutto come rimborso di prestazioni di welfare, totalmente esentasse e incrementato di 100 euro medi rispetto al premio in contanti.

PER CHI SCEGLIE DÌ RICEVERE IL 50% O TUTTO IL PREMIO IN SERVIZI DI WELFARE  (OPZIONI 2 E 3) QUALI SONO LE PRESTAZIONI IN WELFARE CHE IL COLLEGA PUO’ AVERE RIMBORSATE?

  1. SANITA’: PUO’ UTILIZZARE UNA QUOTA DEL PREMIO SOCIALE DI SUA SPETTANZA PER FARSI RIMBORSARE  LE QUOTE A SUO CARICO DELL’ASSICURAZIONE SANITARIA AZIENDALE RELATIVE AL 2013,
  2. PREVIDENZA: PUO’ UTILIZZARE UNA QUOTA, O L’INTERA  PARTE  DEL PREMIO SOCIALE DI SUA SPETTANZA PER INCREMENTARE IL VERSAMENTO  AI FONDI PREVIDENZIALI A CUI GIA’ L’AZIENDA CONTRIBUISCE (QUINDI  A TUTTI I FONDI RICONOSCIUTI E NON SOLO A QUELLO CARIPARMA),
  3. FORMAZIONE ED EDCUCAZIONE: PUO’ UTILIZZARE UNA QUOTA, O L’INTERA  PARTE  DEL PREMIO SOCIALE DI SUA SPETTANZA PER FARSI RIMBORSARE  SOLO LE SPESE PER LA FORMAZIONE SOSTENUTE PER I  SUOI FAMILIARI (E NON PER  LUI STESSO) DAL 1 GENNAIO AL 10 DICEMBRE 2013.

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Spremuti come limoni

Dalle assemblee in corso sta emergendo un quadro estremamente pesante delle condizioni di lavoro dei colleghi di Carispezia: ovunque carichi e ritmi di lavoro sono in continua crescita, in alcuni casi oltre i limiti della sopportabilità.

Le mancate sostituzioni delle lunghe assenze, il rafforzamento delle strutture centrali, di per sè positivo, ma ottenuto a spese della rete, la drastica riduzione dello straordinario, anche questo un giusto obbiettivo, ma solo se i colleghi sono poi messi in grado di farne a meno, le continue e pressanti pressioni commerciali, hanno portato a situazioni di lavoro spesso insostenibili.

Ora si prospetta un ulteriore aggravamento della situazione, considerato che entro la fine dell’anno arriveranno a conclusione gli 11 contratti a tempo determinato, già esistenti o in avvio nei prossimi giorni, e si completerà con l’uscita di una quindicina di colleghi l’esodo incentivato di ben 25 unità iniziato l’anno scorso.

LE ASSEMBLEE IN CORSO STANNO CHIEDENDO UNANIMEMENTE CHE:

  • VENGANO CONSOLIDATI TUTTI I CONTRATTI A TERMINE IN CORSO
  • VENGANO SOSTITUITI TUTTI I 25 COLLEGHI IN ESODO, ASSUMENDO ANCHE I COLLEGHI SPERIMENTATI NEI MESI SCORSI COME INTERINALI
  • VENGANO SISTEMATICAMENTE SOSTITUITI TUTTI I COLLEGHI  COSTRETTI  A LUNGHE ASSENZE

…E DELLA RICCHEZZA PRODOTTA, AI LAVORATORI NEPPURE LE BRICIOLE…

Le assemble  inoltre hanno chiesto che, a fronte di una crescita del 42% dell’utile di Carispezia, cresca in misura analoga il VAP o PREMIO AZIENDALE RELATIVO AL 2012, ARRIVANDO AD UN IMPORTO MEDIO DA RIPARAMETRARE DI 2200 EURO con un aumento di 600 EURO rispetto al 2011.

E’ incredibile ed inaccettabile che di fronte a quasi 12 milioni di utile, riversato quasi totalmente agli azionisti per un valore che è circa la metà del totale degli stipendi  versati a tutti i  dipendenti (24 milioni già tagliati di 2 milioni rispetto al 2011) e che rappresenta un incremento del 62%  rispetto all’anno precedente, l’Azienda, invece di premiare i colleghi per l’impegno profuso e per l’altissimo utile prodotto, abbia proposto addirittura di tagliare del 40% il premio dell’anno scorso.

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ASSEMBLEE

NO AI TAGLI AGLI ORGANICI

NO AI TAGLI ALLA RETRIBUZIONE

DISCUTIAMONE E DECIDIAMO INSIEME LE NOSTRE CONTROPROPOSTE NELLE

ASSEMBLEE  GENERALI

DEI DIPENDENTI DI CARISPEZIA

MARTEDI’ 14 maggio dalle ore 14 e 40 alle 16 e 55
Filiali nei comuni di Carrara, Massa, Ortonovo e Castelnuovo

Sala dell’autorità portuale di Carrara
Lungomare Colombo, 6 -  Marina di Carrara.

 

MERCOLEDI’ 15 maggio dalle ore 14 e 40 alle 16 e 55
Filiali nei comuni della Spezia, Ameglia, Arcola, Beverino, Brugnato, Follo, Lerici, Levanto, Monterosso, Riccò, Riomaggiore, Sesta Godano, Vezzano.
Cinema Il Nuovo Via Colombo, 99 -  La Spezia.

 

MARTEDI’ 21 maggio dalle ore 14 e 40 alle 16 e 55
Filiali nei comuni di Aulla, Bagnone, Fivizzano, Licciana Nardi,  Pontremoli, Tresana, Villafranca, Bolano, Santo Stefano di Magra
Sala Pubblica Assistenza Croce Bianca di Aulla
Via Lunigiana Aulla, all’uscita di Aulla dell’ autostrada si gira a sinistra, in fondo al viale edificio giallo.

Nelle assemblee si discuteranno e si voteranno le controproposte dei lavoratori .

CONSIDERATA L’IMPORTANZA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI TUTTI I COLLEGHI SONO CALDAMENTE  INVITATI A PARTECIPARE, SENZA DISTINZIONI  DI TESSERA.

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