Incontro con il nuovo Direttore Generale

Nella mattinata odierna abbiamo incontrato il nuovo Direttore Generale di Carispezia, Carlo Piana, accompagnato dal responsabile delle Relazioni Sociali di Gruppo e dal nostro capo del Personale.

Dopo le presentazioni di rito, il Direttore è intervenuto sottolineando l’importanza del dialogo con le Organizzazioni Sindacali, auspicando un atteggiamento trasparente e costruttivo per le future relazioni. Dopodiché Piana ci ha illustrato i dati relativi al bilancio del primo semestre 2015 dai quali emerge una Banca in buona salute, con utile in crescita e cost/income in calo: dopo solo sei mesi l’utile è già di 15,4 mln (a fronte dei circa 22 mln dell’intero 2014) e il cost/income è al 56,1%, con il costo del credito che resta co-stante, legato all’andamento della situazione economica del nostro paese.

Come Sindacato abbiamo posto al neo Direttore due questioni particolarmente urgenti e che necessitano di una immediata risoluzione: Circolo dipendenti e straordinari non riconosciuti.
CIRCOLO e MENSA >>> Il Direttore ha ipotizzato la concessione al Circolo dei locali di via Colombo sopra l’attuale sede del CRAL, destinando il piano terra a polo di formazione aziendale. Piana ha riconosciuto il valore sociale del Circolo e si è reso disponibile ad in-contrare quanto prima il Direttivo del CRAL. Per quanto riguarda la recente dismissione della mensa, per il momento si è limitato a prendere atto della convenzione stipulata in questi giorni tra il nostro CRAL ed un Circolo Endas nelle vicinanze della Sede.

STRAORDINARI NON RICONOSCIUTI >>> Da pochi giorni, così come da lungo tempo richiesto, il Sindacato è finalmente in grado di verificare la differenza tra lo straordinario riconosciuto e l’effettivo orario di lavoro svolto. Abbiamo evidenziato al Direttore Generale che, da una prima verifica a campione, un numero consistente e preoccupante di ore lavorate non sono state né versate in banca ore né corrisposte in busta paga. Da parte della Delegazione datoriale è stato espresso l’impegno a risolvere il problema prevedendo un incontro ad hoc da effettuarsi entro settembre.

Sin d’ora invitiamo TUTTI i colleghi interessati a chiedere sistematicamente l’autorizzazione per TUTTE le ore di lavoro straordinario svolto, ricordandosi di inserirlo in HR Access, e ai colleghi incaricati dell’autorizzazione di riconoscerle tempestivamente, una volta verificatane la necessità.

Leggi QUI il volantino unitario

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FINALMENTE QUALCHE SEGNO PIU’ +

Come molti di voi sanno già, da qualche giorno, il tavolo di confronto con Carispezia si è unificato e quindi UNISIN ed i tre sindacati confederali trattano insieme e inviano comunicati unificati a tutti i colleghi.

ANCHE SULLA TRATTATIVA CONCLUSASI IN TRASFERTA A PARMA SABATO SCORSO VI ARRIVERÀ PRESTO UN COMUNICATO UNITARIO FIRMATO DA TUTTE E 4 LE SIGLE.
ABBIAMO PERO’ DA DIRVI ALCUNE COSE CHE NON TROVERANNO NATURALEMENTE SPAZIO IN QUEL COMUNICATO, MA CHE RITENIAMO UTILI PER VOI.
PER LA PRIMA VOLTA DA ANNI LA TRATTATIVA CON CARISPEZIA NON SI E’ CONCLUSA IN NEGATIVO, CON PERDITE ECONOMICHE E NORMATIVE PER I DIPENDENTI.

ANCHE SE NON C’E’ DA FARE TROPPI TRIONFALISMI SUL RISULTATO DI QUESTO ACCORDO, TUTTAVIA DOBBIAMO SEGNALARE AI COLLEGHI CHE LA TRATTATIVA SI E’ CHIUSA CON UNA SERIE DI SEGNI PIU’, ANCHE SE SPESSO MODESTI.

NON CREDIAMO CHE SIA UN CASO CHE LA PRIMA VOLTA CHE UNITA’ SINDACALE SIEDE AD UN TAVOLO UNITARIO, DA QUESTO TAVOLO ESCONO MIGLIORAMENTI, ANCHE SE ANCORA MODESTI, PER I LAVORATORI.

Brevemente: le ASSUNZIONI ESTIVE crescono, modestmente in numero assoluto da 7 ad 8, assai di più per l’estensione della copertura: 7 assunti x 2 mesi = 14 mesi/persona nel 2014.

4 interinali x 3 mesi + 4 tempi determinati x 5 mesi che fanno 32 mesi/persona totali, insomma oltre il doppio di copertura dell’anno scorso. ANCORA POCHISSIMO PER LE REALI NECESSITA’, MA COMUNQUE QUALCOSA PIU’ DI UN AIUTO PURAMENTE SIMBOLICO COME QUELLO DELL’ANNO SCORSO.

RIPARTONO I PERCORSI DI CARRIERA nei termini previsti per Cariparma e recuperando il pregresso solo a partire dal 1° ottobre 2014, lasciando quindi sul campo fino ad 1 anno e nove mesi di mansioni svolte, perdendo gli ultimi passaggi di carriera nelle filiali sotto gli 8 addetti, nonchè un po’ di pezzi negli uffici interni.

Ma qui si partiva dal famigerato accordo dei confederali del 11/10/2012, da noi mai firmato ed anzi contrastato con uno sciopero, che aveva cancellato tutto, e quindi eravamo in salita.

AUMENTA ANCHE IL CONTRIBUTO AZIENDALE AL FONDO PENSIONE,

sparisce il nostro contributo per l’assicurazione sanitaria,

riappaiono almeno fino al 2017 i contributi studio, cancellati dal solito famigerato accordo.

INFINE DOBBIAMO SEGNALARE CHE IL PREMIO AZIENDALE VAP, FINALMENTE FERMA LA SUA CORSA ALL’INDIETRO E SI STABILIZZA SUI 1500 € DELL’ANNO SCORSO.

I PARTICOLARI POTRETE LEGGERLI SUL COMUNICATO UFFICIALE.

PER IL MOMENTO POSSIAMO DIRE CHE LA NOSTRA PRESENZA A PIENO TITOLO AL TAVOLO UNICO DELLA TRATTATIVA HA FATTO LA DIFFERENZA.

I COLLEGHI POSSONO ORA PIU’ DI PRIMA FARE AFFIDAMENTO SU DI NOI DI UNITA’ SINDACALE, CHE ABBIAMO FATTO DELLA COERENTE DIFESA DEGLI INTERESSI DEI LAVORATORI LA NOSTRA UNICA ED IRRINUNCIABILE RAGIONE DI ESSERE.

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SOSPESE LE TRATTATIVE

Nell’incontro di oggi 15 giugno la delegazione datoriale si è presentata al tavolo di Carispezia con poche ed insufficienti proposte e con scarsa disponibilità a trattare.

Per quanto riguarda le assunzioni estive l’Azienda si è dapprima limitata a ribadire la sua proposta di 4 interinali (assunti a partire dalla data odierna per tre mesi); solo a seguito del nostro duro giudizio sull’inadeguatezza del numero di ingressi, l’Azienda ha rilanciato impegnandosi ad assumere 2 tempi determinati sino a novembre.
Nonostante ciò, in considerazione delle numerose e ataviche lunghe assenza mai sostituite, degli ulteriori pensionamenti e del periodo caldo delle ferie per i colleghi, nonché della necessità di dare supporto alle numerose filiali turistiche abbiamo ritenuto l’offerta della Banca inadeguata.
Per quanto riguarda i percorsi di carriera la proposta aziendale è stata quella di applicare la disciplina vigente in Capogruppo, di per se già meno favorevole rispetto ai vecchi percorsi ISP, a decorrere solamente dal primo gennaio 2015. Questa proposta è stata ritenuta non accettabile perché cancellerebbe di fatto sino a due anni di anzianità (2013 e 2014) maturati dai colleghi nei ruoli da essi ricoperti.
Quanto all’adeguamento del versamento aziendale minimo (3,5%) ai fondi pensione rispetto a quanto applicato a livello di Gruppo, abbiamo registrato la disponibilità da parte della delegazione aziendale, ma solo a partire dal 1/1/2017 (ancora un anno e mezzo… un’eternità!!!).
Anche sulla polizza sanitaria abbiamo verificato una disponibilità a eliminare il contributo annuale dei lavoratori ma solo dal prossimo anno, quindi nulla per l’immediato.
Nessuna garanzia anche per quanto riguarda il riconoscimento delle provvidenze studio e dei 15 minuti retribuiti per le colleghe in allattamento, ma solo una ipotesi di intervento futuro a livello di Gruppo.
Infine è stato ufficializzato il mancato impegno da parte di Carispezia ad adeguare i locali della mensa, così come richiesto dal CRAL, sancendo così definitivamente la chiusura della storica struttura di via Colombo.

ALLA LUCE DI QUANTO ESPOSTO LE SCRIVENTI ORGANIZZAZIONI SINDACALI HANNO DECISO DI SOSPENDERE LE TRATTATIVE E DI VALUTARE OGNI ULTERIORE INIZIATIVA IN MERITO.  

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CARISPEZIA PREMIA LE DONNE?

Leggiamo sulle news di Carispezia che…

“Carispezia premia le donne: Si è svolta sabato 6 giugno, presso il Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, la cerimonia di premiazione della 14°edizione del Premio “Donne Leader Spezzine”
Carispezia, banca rosa del territorio con una presenza femminile del 55%, sostiene l’iniziativa sin dalla prima edizione e in particolare finanzia il premio, un originalissimo monile realizzato dallo storico artista spezzino Francesco Vaccarone.”

Ci fa certamente piacere sapere che la banca in cui lavoriamo da così tanta importanza al ruolo delle donne nella società.

CI FAREBBE ANCORA PIU’ PIACERE SE ALTRETTANTA ATTENZIONE FOSSE DEDICATA A QUEL 55% Di DONNE CHE LAVORANO  ALLE DIPENDENZE DI CARISPEZIA E SE, PER ESEMPIO, I PART TIME, SOPRATTUTTO FEMMINILI, VENISSERO CONCESSI CON MINORE DIFFICOLTA’, CONSIDERANDOLI COME RECITA L’ARTICOLO 35 DEL CCNL “un valido strumento di cui si auspica la generalizzata applicazione (…) per favorire l’occupazione e la flessibilità del lavoro” E NON UN FASTIDIO DA CONCEDERE CON IL CONTAGOCCE.

Non ci dispiacerebbe nemmeno se le donne assenti per maternità o per l’applicazione della 104 (bambini e invalidi sono purtroppo quasi sempre a carico delle donne di famiglia) venissero sostituite, senza penalizzare gli uffici di provenienza e senza far pesare sui colleghi e sulle stesse colleghe interessate, quella che è sempre una necessità improrogabile.

PS. Lunedì 15 prossimo ci incontreremo con CARISPEZIA anche per discutere di organici e carichi di lavoro.
Non sarebbe male se in quella sede l’Azienda desse prova di sensibilità verso le esigenze delle proprie dipendenti, e perché no anche dei propri dipendenti, assumendo un numero di lavoratori  sufficienti a consentire a tutti di contemperare le esigenze lavorative con quelle familiari (siamo tutti stanchi di tornare a casa ad orari impossibili).

 

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SCIOPERO DEL 23: ORA E’ IL MOMENTO GIUSTO

BATTERE IL FERRO FINCHE’ E’ CALDO: UN PROVERBIO DA APPLICARE IN CARISPEZIA.

Sappiamo bene che l’Azienda, ed il Gruppo che gli sta dietro, ha sempre contato su una certa passività di una buona parte del sindacato, a sua volta spesso giustificata con una presunta scarsa partecipazione dei lavoratori.

ORA IL TEOREMA E’ STATO ROVESCIATO:

IL 30 GENNAIO TUTTI I SINDACATI UNITI E LA GRANDE MAGGIORANZA DEI LAVORATORI HANNO SCIOPERATO ED HANNO BLOCCATO L’INTERA BANCA.

Non c’è più nessun motivo per accettare le sberle che in questi anni abbiamo ricevuto senza poter reagire efficacemente.

PARLIAMO DI ORGANICI E STRAORDINARI

DAL 2008 AD OGGI ABBIAMO VISTO USCIRE OLTRE 100 LAVORATORI, IN DUE SUCCESSIVI FONDI ESUBERI E INCENTIVAZIONI VARIE, E SONO ENTRATI FORSE 20 NUOVI COLLEGHI.

RICORDIAMO IN PARTICOLARE L’ULTIMO FONDO CHE PREVEDEVA SOLO 5 USCITE, E CHE INVECE HA MANDATO A CASA QUASI 25 LAVORATORI .
La spaventosa carenza di organici derivata da questi tagli selvaggi sta pesando sulle spalle dei colleghi superstiti e sull’insieme delle attività della banca.

SI CHIUDONO PER GIORNI E GIORNI SPORTELLI PERCHÉ MANCANO COLLEGHI,

SI TAGLIANO SELVAGGIAMENTE GLI ORGANICI NELLE AGENZIE PER TE,

NON SI SOSTITUISCONO MATERNITA’ E LUNGHE ASSENZE,

SI PARALIZZANO GLI UFFICI CENTRALI CHE DOVREBBERO SUPPORTARE LA RETE,

SI SOVRACCARICANO DI COMPITI E DI BUDGET I POCHI SUPERSTITI,

FACENDO SUPERARE AMPIAMENTE AI COLLEGHI LE 1000 ORE DI STRAORDINARIO MENSILE.

E questo numero non tiene conto delle molte ore di straordinario cumulate al di sotto della mezz’ora, quelle dei quadri che non vengono considerate, le molte accumulate nell’intervallo del pranzo o che comunque non vengono autorizzate e/o segnate.

POSSIAMO TRANQUILLAMENTE DIRE CHE OGNI MESE I LAVORATORI DI CARISPEZIA LAVORANO PIU’ DEL DOVUTO PER UNA QUANTITA’ DI ORE PARI ALL’ORARIO PIENO ANNUALE DI UN NUOVO ASSUNTO, PER NON DIRE DI QUASI DUE.

PROPRIO QUELLE 20/25 ASSUNZIONI CHE DAREBBERO RESPIRO ALLA NOSTRA AZIENDA E CONSENTIREBBERO A TUTTI DI LAVORARE AL MEGLIO.

E’ IL MOMENTO DI CHIEDERE CON GRANDE FORZA AD UN’AZIENDA CHE ANCHE QUEST’ANNO CHIUDERÀ IL BILANCIO CON DECINE DI MILIONI DI UTILE, NUOVO RECORD DI PROFITTI DELLA SUA STORIA DI 170 ANNI, DI INVESTIRE QUALCHE MIGLIAIO DI EURO IN NUOVE ASSUNZIONI.

Sappiamo tutti che l’unico patrimonio di una banca sono i suoi dipendenti.

E chi non cura e non accresce il proprio patrimonio di solito finisce male.

PER FARLO CAPIRE MEGLIO ALLA NOSTRA AZIENDA, PARTECIPIAMO COMPATTI ALLO SCIOPERO DEL 23 FEBBRAIO.

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BASTA ALIBI !!!

NON CI STIAMO ALLA SOLITA COMMEDIA

Dunque i confederali hanno aperto le procedure per la proclamazione dello sciopero su una serie di temi che peraltro ci vedono concordi, e toccano molto da vicino i nostri colleghi.

In altre occasioni, vedi luglio dell’anno scorso, abbiamo anche noi aperto un analogo percorso, ma purtroppo è sempre finita al solito modo.

I confederali venivano infatti ogni volta convertiti sulla via di Damasco (o nella sede ABI di Milano) e di fronte a concessioni puramente formali, quando non a vere e proprie beffe (vedi la trasformazione di 5 assunzioni x 3 mesi in 7 assunzioni x 2 mesi), mollavano tutte le loro velleità e ci lasciavano da soli a scontrarci con l’Azienda, salvo boicottare vergognosamente le mobilitazioni che pure avevamo aperto insieme.

ORA BASTA !!!

Attenderemo con la necessaria prudenza la conclusione del percorso aperto dei confederali.

SE AVRANNO IL CORAGGIO DI ANDARE FINO IN FONDO SAREMO CON LORO.

ALTRIMENTI VALUTEREMO SE SARA’ IL CASO DI APRIRE NOI UN NUOVO PERCORSO DI MOBILITAZIONE.

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IL “PACCO” DI NATALE

Il Gruppo Cariparma ha voluto anche quest’anno fare un piccolo regalo, forse non troppo gradito, a tutti i propri dipendenti.

Nelle giornate di incontro del 22 e del 23 ha infatti proposto la proroga degli accordi firmati negli anni scorsi nelle varie banche del Gruppo, che sarebbero scaduti al 31 dicembre 2014 e che riguardano soprattutto la normativa del part time, e nel nostro caso anche alcuni riconoscimenti che vanno oltre il Contratto Nazionale, come le borse di studio per i ragazzi, le giornate di permesso in più per particolari occasioni, la regolamentazione del part time, con qualche (pochissime in realtà) garanzia in più e poco altro, oltre al famoso punto 8 che a nostro avviso prevede un’ultrattività dei percorsi di carriera.

Sullo stesso tavolo, e con stretto legame, il Gruppo ha posto in modo parallelo la proroga dell’accordo di Gruppo che ha limitato il recupero dello straordinario, ridotto i tempi per il recupero della banca ore e abrogato il rimborso delle festività soppresse non usufruite, accordo che scadrà tra un anno, e per il quale quindi non c’era alcuna urgenza.

Ma non è mancato nello stesso tavolo anche un proposta, definita dal GRUPPO non trattabile che alza i costi degli scoperti in conto corrente dei colleghi allo 0,50 + BCE e nella stessa misura aumenta i nuovi mutui 1° casa, porta poi i nuovi mutui ordinari al BCE + 1 ed il nuovo prestito documentato allo 0,80 + BCE.

Il tutto confezionato in un unico pacco natalizio, proprio mentre sulla home page del Gruppo appariva il messaggio del CEO Maioli che riconosceva ai colleghi il merito di aver portato a casa, in un anno difficilissimo, risultati in crescita, compreso un significativo 56% di cost income, un dato definito dallo stesso Maioli pre crisi.

Avremmo potuto non firmare, certi che comunque altri sindacati avevano già la penna in mano, ma per senso di responsabilità verso i colleghi abbiamo deciso che valeva la pena di difendere e quindi di prorogare quel poco che siamo riusciti a mantenere dei nostri diritti negli anni passati.

PER ORA AUGURI DI BUONE FESTIVITA’ A TUTTI I COLLEGHI, POI SARA’ IL MOMENTO DI TORNARE SU ARGOMENTI SCOTTANTI COME I PESANTISSIMI CARICHI DI LAVORO, LA SCARSITA’ DEGLI ORGANICI, LA MANCANZA DI PERCORSI DI CARRIERA, LE ASFISSIANTI PRESSIONI COMMERCIALI ECC ECC.

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UN INCONTRO DELUDENTE E COMUNQUE INTERLOCUTORIO

La controparte aziendale e di Gruppo non ci ha dato alcuna risposta definitiva, rinviando tutto ad un prossimo incontro previsto entro qualche settimana, anche se abbiamo già avuto alcuni segnali negativi sugli argomenti più importanti.

ORGANICI E SOVRACCARICHI DI LAVORO

I nostri interlocutori su questo argomento sono riusciti a definirci “ISOLA FELICE” rispetto alle altre realtà del Gruppo.

Ma sono stati contraddetti in questo dai risultati dei loro stessi sondaggi, svolti tra i preposti alle filiali di tutte e tre le banche, che esprimono ugualmente nelle tre realtà, ma a Carispezia un po’ di più, notevole insoddisfazione per i loro organici percepiti al di sotto delle necessità,

Abbiamo quindi avuto la netta impressione che da parte aziendale non ci sia nessuna volontà di andare oltre l’attuale disastrosa situazione dell’organico, rimaniamo comunque anche su questo in attesa  di una risposta definitiva.

 

PERCORSI DI CARRIERA

Più possibilisti sono apparsi su questa materia, disponibili a trovare una soluzione transitoria in attesa del risultato della contrattazione nazionale, anche se l’eventuale punto di caduta sarebbe comunque il sistema attualmente in uso a Cariparma, decisamente al di sotto di quello a suo tempo cancellato in Carispezia dagli altri sindacati nel famigerato accordo del 22 ottobre 2012.

ASSICURAZIONE SANITARIA

Cattive notizie soprattutto per i colleghi arrivati da Cariparma, che al prossimo 31 dicembre vedranno cancellato il  loro sistema assicurativo e dovranno accontentarsi di quello attualmente in vigore in Carispezia, NONOSTANTE QUALCUNO ABBIA DIFFUSO INTEMPESTIVAMENTE ED ERRONEAMENTE NOTIZIE DIVERSE.

Infatti l’azienda ci ha comunicato che non ha fatto in tempo, nel corso di quest’anno, a raggiungere  l’obbiettivo che ci eravamo tutti posti già un anno fa, e cioè di arrivare ad un unico sistema assicurativo per tutto il Gruppo.

Per ora si sono limitati a promettere (di nuovo!!!)  l’omogeneizzazione dei trattamenti per il 2016, ma come si dice, fidarsi è bene, ma almeno per ora, non fidarsi è più realistico.

PREVIDENZA  INTEGRATIVA

A CARIPARMA l’azienda versa il 4% dello stipendio al Fondo integrativo, contro il 3% previsto in Carispezia.

Anche su questo eventuale  adeguamento  c’è solo  qualche vaga promessa.

SICUREZZA

Abbiamo posto con forza la necessità di cambiare la strategia dell’Azienda sulla sicurezza anti rapina  che, come abbiamo visto venerdì scorso nella nostra Agenzia G della Spezia, non è affatto dissuasiva nei confronti dei potenziali rapinatori:

L’azienda ha ribadito la propria fiducia nei metodi finora applicati ed ha comunque rinviato la questione al confronto con gli RLS.

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CARISPEZIA CENERENTOLA

A SEGUITO DI UNA FORMALE RICHIESTA DI UNITA’ SINDACALE SIAMO STATI CONVOCATI DALL’AZIENDA PER IL 17 NOVEMBRE ED IN QUELLA SEDE ABBIAMO INTENZIONE DI PORRE CON FORZA LE NUMEROSE SITUAZIONI NELLE QUALI I LAVORATORI DI CARISPEZIA SONO IN CONDIZIONE DI NETTO SVANTAGGIO ANCHE RISPETTO AL RESTO DEL GRUPPO CARIPARMA.

ORGANICI: A fronte di una previsione dell’accordo sul Fondo Esuberi di 5 uscite dal vecchio recinto Carispezia, ci troviamo di fronte ad un esodo che toccherà entro fine anno, contando anche le uscite dalle nuove agenzie, le 45 unità. Questo a fronte di sole 4 assunzioni sulle 100 previste per l’intero Gruppo.

LA SPROPORZIONE E’ PESANTISSIMA: MENTRE DAL GRUPPO CI SONO STATE USCITE PARI A SOLO IL DOPPIO DEL PREVISTO, IN CARISPEZIA, GIA’ MASSACRATA DAL PESANTE ESODO DI BARCA INTESA DEL 2008, ABBIAMO AVUTO USCITE PARI A SEI VOLTE LE PREVISIONI DELL’ACCORDO.

Il risultato è evidente a tutti: basta un mal di pancia per mandare in crisi mezza banca, una maternità si traduce automaticamente in una riduzione di fatto dell’organico, praticamente tutte le filiali sono sotto l’organico per la maggior parte dell’anno.

LA SITUAZIONE E’ PARTICOLARMENTE ESPLOSIVA NELLE FILIALI CON ATM EVOLUTI. Infatti nulla si prevede per affrontare il maggiore carico di lavoro legato alle quadrature degli ATM evoluti ed al controllo delle operazioni che non passano più allo sportello, anzi si taglia selvaggiamente l’organico. IL RISULTATO E’ CHE NELLE 5 AGENZIE, SU 90, DOVE CI SONO GLI ATM EVOLUTI VENGONO MACINATE PIU’ DI UN TERZO DELLE ORE DI STRAORDINARIO UTILIZZATE NELL’INTERA BANCA.

PERCORSI DI CARRIERA: a seguito del famigerato accordo dell’ottobre 2012, Carispezia è l’unica banca del Gruppo ad essere priva di percorsi di carriera. Questa situazione è assurda ed ingiustificata perché, se i percorsi vanno bene per le altre banche del Gruppo, chissà perché non sono accettabili nella banca che raggiunge tutti gli anni i migliori risultati del Gruppo CARIPARMA.

ASSICURAZIONI: i lavoratori di Carispezia sono coperti da un sistema assicurativo meno tutelante rispetto a quello delle altre banche del Gruppo: basta dire che per le cure odontoiatriche i colleghi di Cariparma possono arrivare fino ad un rimborso di 4.250 euro, mentre per i lavoratori di Carispezia è previsto un rimborso massimo di 300 euro, e solo nelle strutture convenzionate.

STIPENDIO: I lavoratori provenienti da Carispezia, hanno probabilmente gli stipendi più bassi dell’intero Gruppo: infatti i lavoratori provenienti dalle varie banche e finiti nel Gruppo, sono giustamente beneficiari di ad personam che gli consentono di mantenere i livelli economici che avevano nelle banche di provenienza. Niente è invece previsto per chi è stato dall’inizio dipendente di Carispezia, che, dobbiamo ricordare, ha subito anche un ulteriore taglio di 50 euro nel premio di produzione di quest’anno, nonostante gli ottimi risultati economici già ricordati.

NON POSSIAMO NON CHIEDERCI COME MAI LA BANCA CHE VA MEGLIO DEL GRUPPO, E CHE OGNI ANNO ACCUMULA E DISTRIBUISCE AI PROPRI AZIONISTI UTILI SEMPRE PIU’ ALTI, DEBBA AVERE I DIPENDENTI PEGGIO TRATTATI DEL GRUPPO CARIPARMA.

QUALCHE RESPONSABILITA’ CI PARE LA DEBBONO AVERE I SINDACATI CONFEDERALI DI CARISPEZIA, CHE SI FANNO VIVI SOLO PER FIRMARE ACCORDI PESANTEMENTE PUNITIVI PER I COLLEGHI O PER BOICOTTARE OGNI TENTATIVO DI UNITA’ SINDACALE DI OPPORSI AL SISTEMATICO PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO E DI VITA DEI LAVORATORI DELLA BANCA SPEZZINA.

UNITA’ SINDACALE COMUNQUE SI IMPEGNA A CHIEDERE CON FORZA NELLE PROSSIME TRATTATIVE SIGNIFICATIVI MIGLIORAMENTI SULLE QUESTIONI CHE ABBIAMO TRATTATO, E, QUALORA CIO’ NON FOSSE POSSIBILE PER LA RESISTENZA DELLA CONTROPARTE, AD ORGANIZZARE LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI A DIFESA DEL PROPRIO DIRITTO AD ESSERE QUANTO MENO TRATTATI COME GLI ALTRI DIPENDENTI DEL GRUPPO.

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MENO SETTE …

Tra pochissimi giorni si concludono i contratti dei sette colleghi assunti per due mesi  di lavoro interinale.

Mentre riprende a crescere l’attività dopo la (relativa) pausa ferragostana, mentre i buchi nell’organico si fanno sempre più ampi con ulteriori nuove uscite, viene meno anche l’apporto, pur limitatissimo nel numero, anche se di ottima qualità, dei sette colleghi interinali.

CI DOMANDIAMO COME SIA POSSIBILE CHE UN’AZIENDA IN OTTIME ACQUE COME CARISPEZIA, CHE PORTA A CASA UN UTILE DI NOVE MILIONI NEL SOLO PRIMO SEMESTRE, IN ULTERIORE CRESCITA RISPETTO ALL’ANNO SCORSO, LASCI LE PROPRIE FILIALI IN UNA SIMILE SITUAZIONE DI CARENZA DI ORGANICO.

Eppure la Cassa spezzina sa benissimo, perché ha tutti gli strumenti per rilevarlo, che i colleghi sono al limite del crollo fisico e psicologico, costretti come sono a tamponare affannosamente situazioni di carenza strutturale degli organici, in cui un malessere improvviso, per non parlare di una maternità, mettono in crisi interi pezzi della struttura della banca, e non trovi di meglio che non rinnovare un po’ di part time a colleghi che pure ne hanno assoluto bisogno per far fronte alle loro necessità personali e/o familiari.

Questo mentre le pressioni commerciali non cessano di essere ossessive, persino durante le ferie.

L’Amministratore Delegato Maioli vanta di avere dato spazio ad ampi investimenti nonostante la situazione difficile del settore, ma noi crediamo che gli investimenti veramente produttivi siano quelli spesi per assumere nuovi giovani colleghi.

Perché l’Amministratore delegato parla di 77 assunzioni, dimenticando che le uscite nello stesso periodo sono state dieci volte superiori, ed i colleghi sanno bene quanto sia difficile raggiungere obbiettivi sempre più elevati con le agenzie svuotate dai colleghi e piene solo di scrivanie e box desolatamente vuoti.

INCOMPRENSIBILE RIMANE, INFINE, LA SODDISFAZIONE PER LA SITUAZIONE DEGLI ORGANICI ESPRESSA PUBBLICAMENTE DA QUEI SINDACATI CHE HANNO RITENUTO DI DOVER BOICOTTARE UNO SCIOPERO SACROSANTO COME QUELLO PROCLAMATO DA UNITA’ SINDACALE LO SCORSO 25 LUGLIO PROPRIO PER OTTENERE UN MAGGIOR NUMERO DI ASSUNZIONI.

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