Rinnovo CCNL: CONTINUA L’ ATTACCO AI DIRITTI E ALLA DIGNITA’

LE BANCHE CONTINUANO L’ATTACCO AI DIRITTI ED ALLA DIGNITA’ DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DEL SETTORE

Si va verso la mobilitazione della categoria

Nella giornata di ieri sono proseguiti gli incontri con ABI per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro senza che sia stato possibile segnare alcun passo avanti.

Leggi QUI il comunicato della Segreteria Nazionale

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Rinnovo CCNL: IRRICEVIBILE IL DOCUMENTO PRESENTATO DA ABI

Nella giornata di ieri sono proseguiti gli incontri per il rinnovo del Contratto Nazionale dopo che l’ABI, nei giorni scorsi, aveva fatto pervenire alle OO. SS. un documento sul quale erano state formalizzate le posizioni delle Banche sul rinnovo contrattuale che erano state, peraltro già oggetto di illustrazione da parte della delegazione datoriale nella precedente riunione del 29 ottobre u.s. e riportate dalla nostra successiva circolare del 30/10.
La nostra delegazione, in apertura, ha subito dichiarato irricevibile il documento della controparte non solo sotto il profilo tecnico ma anche di quello politico.

Leggi QUI il comunicato della Segreteria Nazionale

 

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CARISPEZIA CENERENTOLA

A SEGUITO DI UNA FORMALE RICHIESTA DI UNITA’ SINDACALE SIAMO STATI CONVOCATI DALL’AZIENDA PER IL 17 NOVEMBRE ED IN QUELLA SEDE ABBIAMO INTENZIONE DI PORRE CON FORZA LE NUMEROSE SITUAZIONI NELLE QUALI I LAVORATORI DI CARISPEZIA SONO IN CONDIZIONE DI NETTO SVANTAGGIO ANCHE RISPETTO AL RESTO DEL GRUPPO CARIPARMA.

ORGANICI: A fronte di una previsione dell’accordo sul Fondo Esuberi di 5 uscite dal vecchio recinto Carispezia, ci troviamo di fronte ad un esodo che toccherà entro fine anno, contando anche le uscite dalle nuove agenzie, le 45 unità. Questo a fronte di sole 4 assunzioni sulle 100 previste per l’intero Gruppo.

LA SPROPORZIONE E’ PESANTISSIMA: MENTRE DAL GRUPPO CI SONO STATE USCITE PARI A SOLO IL DOPPIO DEL PREVISTO, IN CARISPEZIA, GIA’ MASSACRATA DAL PESANTE ESODO DI BARCA INTESA DEL 2008, ABBIAMO AVUTO USCITE PARI A SEI VOLTE LE PREVISIONI DELL’ACCORDO.

Il risultato è evidente a tutti: basta un mal di pancia per mandare in crisi mezza banca, una maternità si traduce automaticamente in una riduzione di fatto dell’organico, praticamente tutte le filiali sono sotto l’organico per la maggior parte dell’anno.

LA SITUAZIONE E’ PARTICOLARMENTE ESPLOSIVA NELLE FILIALI CON ATM EVOLUTI. Infatti nulla si prevede per affrontare il maggiore carico di lavoro legato alle quadrature degli ATM evoluti ed al controllo delle operazioni che non passano più allo sportello, anzi si taglia selvaggiamente l’organico. IL RISULTATO E’ CHE NELLE 5 AGENZIE, SU 90, DOVE CI SONO GLI ATM EVOLUTI VENGONO MACINATE PIU’ DI UN TERZO DELLE ORE DI STRAORDINARIO UTILIZZATE NELL’INTERA BANCA.

PERCORSI DI CARRIERA: a seguito del famigerato accordo dell’ottobre 2012, Carispezia è l’unica banca del Gruppo ad essere priva di percorsi di carriera. Questa situazione è assurda ed ingiustificata perché, se i percorsi vanno bene per le altre banche del Gruppo, chissà perché non sono accettabili nella banca che raggiunge tutti gli anni i migliori risultati del Gruppo CARIPARMA.

ASSICURAZIONI: i lavoratori di Carispezia sono coperti da un sistema assicurativo meno tutelante rispetto a quello delle altre banche del Gruppo: basta dire che per le cure odontoiatriche i colleghi di Cariparma possono arrivare fino ad un rimborso di 4.250 euro, mentre per i lavoratori di Carispezia è previsto un rimborso massimo di 300 euro, e solo nelle strutture convenzionate.

STIPENDIO: I lavoratori provenienti da Carispezia, hanno probabilmente gli stipendi più bassi dell’intero Gruppo: infatti i lavoratori provenienti dalle varie banche e finiti nel Gruppo, sono giustamente beneficiari di ad personam che gli consentono di mantenere i livelli economici che avevano nelle banche di provenienza. Niente è invece previsto per chi è stato dall’inizio dipendente di Carispezia, che, dobbiamo ricordare, ha subito anche un ulteriore taglio di 50 euro nel premio di produzione di quest’anno, nonostante gli ottimi risultati economici già ricordati.

NON POSSIAMO NON CHIEDERCI COME MAI LA BANCA CHE VA MEGLIO DEL GRUPPO, E CHE OGNI ANNO ACCUMULA E DISTRIBUISCE AI PROPRI AZIONISTI UTILI SEMPRE PIU’ ALTI, DEBBA AVERE I DIPENDENTI PEGGIO TRATTATI DEL GRUPPO CARIPARMA.

QUALCHE RESPONSABILITA’ CI PARE LA DEBBONO AVERE I SINDACATI CONFEDERALI DI CARISPEZIA, CHE SI FANNO VIVI SOLO PER FIRMARE ACCORDI PESANTEMENTE PUNITIVI PER I COLLEGHI O PER BOICOTTARE OGNI TENTATIVO DI UNITA’ SINDACALE DI OPPORSI AL SISTEMATICO PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO E DI VITA DEI LAVORATORI DELLA BANCA SPEZZINA.

UNITA’ SINDACALE COMUNQUE SI IMPEGNA A CHIEDERE CON FORZA NELLE PROSSIME TRATTATIVE SIGNIFICATIVI MIGLIORAMENTI SULLE QUESTIONI CHE ABBIAMO TRATTATO, E, QUALORA CIO’ NON FOSSE POSSIBILE PER LA RESISTENZA DELLA CONTROPARTE, AD ORGANIZZARE LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI A DIFESA DEL PROPRIO DIRITTO AD ESSERE QUANTO MENO TRATTATI COME GLI ALTRI DIPENDENTI DEL GRUPPO.

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UN’ ALTRA SBERLA AI PRECARI DEL GRUPPO CARIPARMA

Siamo costretti a dare conto ai colleghi di un accordo, sottoscritto il 31 ottobre dalla maggior parte dei sindacati del Gruppo Cariparma, che toglie ai 97 colleghi assunti con contratto di apprendistato, un po’ di diritti e parecchi soldi.

Come probabilmente già saprete i colleghi assunti come apprendisti, sulla base dell’ultimo CCNL, ricevono il cosiddetto salario di ingresso, ossia ben 368,76 euro al mese in meno di quanto spetterebbe  per l’inquadramento  A3L1 con cui sono assunti.

Ora siccome Il Gruppo ha intenzione di utilizzare alcuni di loro come gestori, ha chiesto ai sindacati di concordare  a loro danno il congelamento degli avanzamenti di carriera che spetterebbero loro PER I PRIMI QUATTRO ANNI DALL’ASSUNZIONE.

Questo comporta per il mancato passaggio a A3L2, che spetta dopo un anno come gestore famiglia e dopo quattro mesi come gestore premium o affari, con una perdita mensile di 481,10 euro mensili e di 6.254,30 annuali, e per il mancato passaggio a A3L3, previsto dopo ulteriori due anni per i gestori famiglia e dopo un ulteriore anno per gli altri gestori, una perdita di 610,17 euro mensili e di 7.932,21 annuali.

INSOMMA CI TROVEREMO DI FRONTE A COLLEGHI, SEDUTI IN SCRIVANIE VICINE, CON LO STESSO INCARICO E CON LA STESSA ANZIANITA’ NEL RUOLO , E CON STIPENDI CHE DIFFERISCONO TRA LORO DI SVARIATE MIGLIAIA DI EURO ANNUALI.

INFINE, I NUOVI COLLEGHI CHE SARANNO CONFERMATI E FARANNO ANCORA I GESTORI  AL TERMINE DEI QUATTRO ANNI RICEVERANNO FINALMENTE  LE COMPETENZE ECONOMICHE DOVUTE, MA SENZA UN SOLO EURO DI ARRETRATO E  SI VEDRANNO RICONOSCIUTO SOLO IL 50 % DELL’ ANZIANITA’ MATURATA NEL  RUOLO,  POSTICIPANDO COSI’ I SUCCESSIVI PASSAGGI DI GRADO DEL PROPRIO PERCORSO PROFESSIONALE.

MA SE CI AVEVA STUPITO LA PROPOSTA DELL’AZIENDA, ABBIAMO TROVATO DEL TUTTO INCOMPRENSIBILE LA RAGIONE PER CUI ALTRI SINDACATI HANNO ACCETTATO E SOTTOSCRITTO UNA SIMILE PROPOSTA, CHE HA PERSINO DEI PROFILI DI DUBBIA COSTITUZIONALITÀ’.

COME UNITA’ SINDACALE AVEVAMO RAGIONEVOLMENTE CHIESTO CHE, SE DOVEVAMO CHIEDERE UN ULTERIORE SACRIFICIO ECONOMICO AI NOSTRI PRECARI, ALMENO COME CONTROPARTITA FOSSE LORO GARANTITA L’ASSUNZIONE ALLO SCADERE DEL CONTRATTO DI APPRENDISTATO.

L’AZIENDA HA DETTO NO, E GLI ALTRI SINDACATI NON HANNO NEPPURE PRESO IN CONSIDERAZIONE LA COSA.

Il fatto che in Carispezia i suddetti percorsi di carriera al momento non vengano applicati, GRAZIE AD UN ALTRO STUPENDO ACCORDO FIRMATO CON LA NOSTRA AZIENDA DAGLI STESSI SINDACATI CHE HANNO FIRMATO ANCHE QUESTO, non cancella affatto il danno, se, come tutti speriamo, riusciremo a riattivare percorsi di carriera nelle trattative che partiranno il prossimo 17 novembre.

INSOMMA DI FRONTE AD UN GRUPPO CHE CERCA TUTTE LE OCCASIONI PER RISPARMIARE SUI NOSTRI STIPENDI, NON MANCA MAI L’ACCORDO DEI SOLITI SINDACATI FIRMA-FIRMA (ORMAI SPECIALIZZATI NEL CONCEDERE ALLE AZIENDE DEROGHE PEGGIORATIVE A RETRIBUZIONI E DIRITTI DEI LAVORATORI…), QUESTA VOLTA A DANNO DI COLLEGHI CHE GIA’ SI DEVONO ACCONTENTARE DI SALARI PARTICOLARMENTE BASSI.

PS. al danno si aggiunge anche la beffa: gli apprendisti chiamati a fare i gestori, infatti non potranno neppure arrotondare le loro modeste entrate con l’indennità di cassa, che invece spetterà a chi rimarrà cassiere.

PPS. OVVIAMENTE UNITA’ SINDACALE NON HA SOTTOSCRITTO L’ACCORDO.

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RINNOVO CCNL: UN INCONTRO CHE APRE… ALLO SCONTRO?

……pessime notizie dalla Segreteria Nazionale dopo l’ incontro con l ‘ ABI per il rinnovo del CCNL …..

Nella giornata di ieri è proseguito il confronto per il rinnovo del Contratto Nazionale di categoria. L’Associazione Bancaria ha riconfermato i criteri di carattere generale con i quali intende affrontare il negoziato, sottolineando – ancora una volta – che la difficile situazione che le banche stanno attraversando necessiterà sicuramente di strumenti diversificati che le aziende dovranno poter adottare secondo le proprie specificità.
Il trasferimento al secondo livello di contrattazione (CIA) di alcune materie oggi normate all’interno del contratto nazionale, al fine di garantire maggiore flessibilità nell’applicazione delle stesse in base alle specifiche esigenze delle Aziende/Gruppi, è un punto che ABI ritiene basilare e che, conseguentemente, caratterizzerà molte delle proposte di controparte rispetto al rinnovo del CCNL. Il Contratto Nazionale, quindi, sempre secondo la parte datoriale, dovrà contenere una cornice di regole complessive e demandare alla contrattazione locale la più specifica definizione delle stesse.
Già nel prossimo incontro ABI presenterà alle OO.SS. una propria proposta di rinnovo i cui contenuti, comunque, sono stati già anticipati alle rappresentanze dei lavoratori e che di seguito si riassumono.

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Unità Sindacale alla manifestazione del 25 Ottobre contro il Jobs Act

UNITA’ SINDACALE ha partecipato a Roma alla manifestazione indetta dalla CGIL contro il Jobs Act del 25 ottobre scorso con due striscioni che recitavano inequivocabilmente

“SI SCRIVE JOBS ACT MA SI LEGGE LICENZIAMENTI DEMANSIONAMENTI E PRECARIETA’” e “ESTENDERE I DIRITTI A TUTTI – NO ALL NUOVA SCHIAVITU’”

“Lavoro dignità e uguaglianza. Per cambiare l’Italia” era il tema della manifestazione ed UNISIN, con la propria attiva presenza, ha voluto ribadire che senza lavoro VERO non ci potrà essere dignità e tanto meno uguaglianza.

Leggi QUI il comunicato della Segreteria Nazionale UNISIN      

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SE CI SIETE, BATTETE UN COLPO !!!

Nel boicottare il sacrosanto sciopero del 25 luglio proclamato da Unità sindacale, i confederali avevano promesso un “autunno caldo” in vista delle trattative con l’Azienda previste per quel periodo, su temi caldi come gli organici e gli inquadramenti.

IN QUESTI MESI LA SITUAZIONE NON HA FATTO CHE PEGGIORARE, LE TRATTATIVE NON SI INTRAVEDONO NEPPURE DA LONTANO E PERO’ I CONFEDERALI NON SI ANCORA FATTI VIVI, ANCHE SE TRA POCHE SETTIMANE L‘AUTUNNO VOLGERA’ AL TERMINE, IN VISTA DI UN DURISSIMO FINE ANNO.

ORGANICI E FILIALI FAI DA TE

Carispezia ha dichiarato sin dagli incontri di luglio che non ha nessuna intenzione di assumere, al di là delle due assunzioni ad apprendistato già avvenute, e di altre due che però sono state indirizzate alle filiali del ponente ligure. Anche lì i colleghi sono sotto gli organici anche in vista di ulteriori esodi, ma è evidente che due assunzioni su 90 filiali, sono meno della classica goccia nel mare.

L’intento dell’Azienda è quello di tagliare gli organici nelle filiali trasformate in fai da te, ma in realtà abbiamo ben visto che, anche quando sono a regime, le filiali fai da te risultano essere ad alta intensità di lavoro, tanto che è in atto una manovra tesa a rafforzare lo sfruttamento intensivo dei lavoratori coinvolti, ad esempio trasferendo sistematicamente la maggior parte dei part time dalle agenzie in trasformazione, o trasformando in full time i part time in scadenza, senza tenere alcun conto dei problemi familiari e/o personali che li hanno costretti a chiedere il part time.

CHE LE FILIALI FAI DA TE SIANO AFFAMATISSIME FAGOCITATRICI DI LAVORO LO VEDIAMO OGNI MESE DAI DATI SULLO STRAORDINARIO E LO VERIFICHIAMO OGNI GIORNO DALLA ENORME E COSTANTE PRESSIONE A CUI SONO SOTTOPOSTI I LAVORATORI IN ORGANICO.

IN REALTA’ LA SITUAZIONE DEGLI ORGANICI E’ OVUNQUE PESANTISSIMA, IL NUMERO DEGLI ADDETTI ALLE SOSTITUZIONI LARGAMENTE AL DI SOTTO DELLE NECESSITA’ MINIME E AI LAVORATORI VIENE SEMPRE PIU’ SPESSO CHIESTO DI LAVORARE IN CONDIZIONI PROIBITIVE E SEMPRE PIU’ SPESSO SI TROVANO A FRONTEGGIARE FILE LUNGHISSIME CHE TERMINANO BEN OLTRE L’ORARIO STABILITO.

INTANTO SULLE SCRIVANIE DEI GESTORI, ANCH’ESSI SOTTO ORGANICO E CHIAMATI NELLE FILIALI NORMALI, E ANCOR DI PIU’ IN QUELLE FAI DA TE, A SOSTITUIRE CASSIERI E ADDETTI ALL’ACCOGLIENZA, SI ACCUMULANO SEMPRE PIU’ PRATICHE, E NON MANCANO LE COSTANTI PRESSIONI COMMERCIALI.

Se poi si tiene conto che tutto questo avviene nella banca migliore di un gruppo che ogni trimestre consegue ottimi risultati economici, è chiaro che lo scopo è solo quello di incrementare i guadagni degli azionisti a spese dei lavoratori.

INQUADRAMENTI

Grazie al famigerato accordo dell’ottobre 2012, contro di cui Unità sindacale è arrivata a proclamare uno sciopero, mentre i confederali non hanno esitato a firmarlo in poche ore, siamo l’unica banca del Gruppo a non avere uno straccio di sistema di inquadramenti.

INOLTRE ANCHE NEL CASO DEGLI ULTIMI INQUADRAMENTI GIUNTI A MATURAZIONE, IN MOLTI CASI L’AZIENDA NON LI HA RICONOSCIUTI AGLI AVENTI DIRITTO CON MOTIVAZIONI ASSURDE, CONSIDERATO CHE, SE NON ERANO ALL’ALTEZZA, AVEVA TUTTE LE POSSIBILITA’ DI SPOSTARLI AD ALTRO INCARICO.

Tra pochissimo comunque anche gli ultimi residui del vecchio sistema andranno in scadenza,e così potremo avere Direttori di filiali con il grado di vice capoufficio (A3L3) e gestori ai massimi livelli con il grado di impiegato di prima(A3L1).

CI AVEVANO PROMESSO TRATTATIVE ENTRO FINE ANNO, NE PARLEREMO SE VA BENE LA NOTTE DI CAPODANNO, SENZA NESSUNA GARANZIA DI PORTARE A CASA QUALCHE RISULTATO.

NUOVI COLLEGHI DELLE FILIALI DI GENOVA E DEL PONENTE

I nuovi colleghi che sono entrati in CARISPEZIA con le filiali di Genova e del ponente ligure, rischiano di perdere alcune delle condizioni di cui godevano in Cariparma.

Infatti non si sa ancora in quali termini e con quali costi godranno della polizza sanitaria, che pure dovrebbe essere unica per l’intero Gruppo, e potrebbe venir meno il sostegno della Cassa Mutua, che non prevede iscritti esterni a Cariparma.

Anche per le condizioni sui rapporti con la banca, in CARISPEZIA ci sono alcune rigidità nella rinegoziazione che non erano previste in Cariparma.

Anche su questo Unità sindacale ha chiesto di mantenere ai neo colleghi le condizioni precedenti all’entrata in Carispezia, estendendo anche a tutti i dipendenti della cassa spezzina le condizioni di Cariparma.

 

I CONFEDERALI SU TUTTE QUESTE PROBLEMATICHE COSA HANNO INTENZIONE DI FARE?

NON VEDONO QUEI SINDACATI, ED A MAGGIOR RAGIONE I LORO ISCRITTI, CHE LE COSE PER I LAVORATORI VANNO DI MALE IN PEGGIO???

SE  NON CI SARA’ UNA CONVOCAZIONE TEMPESTIVA, UNITA’ SINDACALE E’ PRONTA AD APRIRE UN NUOVO PERCORSO DI MOBILITAZIONE, ANCHE DA SOLA, FINO AD ARRIVARE AGLI SCIOPERI PER FINE ANNO.

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Novità sulle valutazioni

In un recente incontro con la delegazione aziendale di Gruppo, ci è stato comunicato che c’è un orientamento delle banche del gruppo a cambiare gli attuali livelli di valutazione delle prestazioni dei colleghi.

Come è noto attualmente tali livelli sono 4, convenzionalmente denominati A,B,C,D.

Nella nuova valutazione i livelli diventerebbero 6, mantenendo un unico livello negativo e sostanzialmente sventagliando su tre livelli l’attuale livello B.

Abbiamo sollevato alcune perplessità su questa operazione in quanto abbiamo verificato per esperienza  dei diversi sistemi di valutazione utilizzati nel tempo, che tanto maggiore è il numero dei livelli utilizzato, e altrettanto maggiore è normalmente la discrezionalità e la disomogeneità di giudizio dei valutatori.

In altri termini con pochi livelli è più facile che comunque colleghi a parità di prestazioni ricevano in unità operative diverse lo stesso giudizio, mentre con  più livelli è più facile riscontrare, nelle stesse condizioni, qualche disparità di giudizi.

Tale situazione comporterebbe ulteriori conseguenze negative se, come nel passato, a ciascun livello di valutazione fosse abbinata una percentuale diversa del premio incentivante spettante.

Nel corso dello stesso incontro abbiamo fatto rilevare come in alcune situazioni ci sia la tendenza a condizionare il giudizio sulla prestazione al raggiungimento dei budget di filiale.

I rappresentanti aziendali del Gruppo hanno ribadito con forza che le due cose sono su piani completamente diversi, anche perché gli obbiettivi sono di filiale e le valutazioni sono invece personali, e quello che si valuta nel definire la prestazione non è comunque un risultato quantitativo di vendita, ma come è esplicitamente scritto nell’articolo 74 del CCNL, sono “COMPETENZE PROFESSIONALI, PRECEDENTI PROFESSIONALI, PADRONANZA DEL RUOLO, ATTITUDINI E POTENZIALITA’ PROFESSIONALI, PRESTAZIONI“

Come sindacato abbiamo comunque chiesto ai rappresentanti del Gruppo di ribadire  questo concetto nella circolare nella quale verranno illustrate a tutti i colleghi le nuove caratteristiche del sistema valutativo, ed abbiamo ottenuto un impegno in questo senso.

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