CARISPEZIA PREMIA LE DONNE?

Leggiamo sulle news di Carispezia che…

“Carispezia premia le donne: Si è svolta sabato 6 giugno, presso il Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, la cerimonia di premiazione della 14°edizione del Premio “Donne Leader Spezzine”
Carispezia, banca rosa del territorio con una presenza femminile del 55%, sostiene l’iniziativa sin dalla prima edizione e in particolare finanzia il premio, un originalissimo monile realizzato dallo storico artista spezzino Francesco Vaccarone.”

Ci fa certamente piacere sapere che la banca in cui lavoriamo da così tanta importanza al ruolo delle donne nella società.

CI FAREBBE ANCORA PIU’ PIACERE SE ALTRETTANTA ATTENZIONE FOSSE DEDICATA A QUEL 55% Di DONNE CHE LAVORANO  ALLE DIPENDENZE DI CARISPEZIA E SE, PER ESEMPIO, I PART TIME, SOPRATTUTTO FEMMINILI, VENISSERO CONCESSI CON MINORE DIFFICOLTA’, CONSIDERANDOLI COME RECITA L’ARTICOLO 35 DEL CCNL “un valido strumento di cui si auspica la generalizzata applicazione (…) per favorire l’occupazione e la flessibilità del lavoro” E NON UN FASTIDIO DA CONCEDERE CON IL CONTAGOCCE.

Non ci dispiacerebbe nemmeno se le donne assenti per maternità o per l’applicazione della 104 (bambini e invalidi sono purtroppo quasi sempre a carico delle donne di famiglia) venissero sostituite, senza penalizzare gli uffici di provenienza e senza far pesare sui colleghi e sulle stesse colleghe interessate, quella che è sempre una necessità improrogabile.

PS. Lunedì 15 prossimo ci incontreremo con CARISPEZIA anche per discutere di organici e carichi di lavoro.
Non sarebbe male se in quella sede l’Azienda desse prova di sensibilità verso le esigenze delle proprie dipendenti, e perché no anche dei propri dipendenti, assumendo un numero di lavoratori  sufficienti a consentire a tutti di contemperare le esigenze lavorative con quelle familiari (siamo tutti stanchi di tornare a casa ad orari impossibili).

 

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DEL TUTTO INSUFFICIENTI LE ASSUNZIONI ESTIVE PROPOSTE DALL’AZIENDA

Nell’incontro di ieri, abbiamo apprezzato la disponibilità dell’azienda ad aprire un percorso, che speriamo non troppo lungo, senza porre pregiudiziali, per risolvere alcune importanti questioni, quali i percorsi di carriera inesistenti in Carispezia e l’adeguamento del versamento aziendale sul fondo integrativo e della polizza sanitaria.

E’ un importante novità nell’atteggiamento della controparte che ci auguriamo possa portare a breve positivi risultati.
Non possiamo invece assolutamente condividere la scelta dell’azienda di limitare le assunzioni estive a sole 4 unità per tre mesi.
Se si considerare che già l’attuale situazione dell’organico appare insostenibile, che stiamo per affrontare l’estate con 10 persone di meno in organico, che l’anno scorso le 7 assunzioni  per due mesi sono praticamente passate inosservate in un  mare magnum di necessità, ci chiediamo come possa pensare la nostra Azienda di gestire in queste condizioni i prossimi mesi.

Se nell’incontro previsto per il fin troppo lontano 15 giugno, non ci saranno in questo campo nuove, importanti ed incisive proposte da parte aziendale, non escludiamo la necessità di un ampia mobilitazione dei lavoratori.

Non si può pensare di risolvere la questione degli organici chiedendo sempre nuovi sacrifici ai colleghi.
Moltiplicare le ore di straordinario, cancellare sistematicamente in troppi casi la pausa pranzo, dare per scontata la chiusura totale o parziale di qualche piccolo o medio sportello, anche per molti giorni, allungare le code e le attese e quindi i carichi di lavoro per i pochi colleghi presenti, non possono e non devono diventare soluzioni accettabili per il sindacato.

Ci attendiamo dalla Direzione una scelta di buon senso, che con costi assolutamente contenuti, dia respiro ai molti colleghi sovraccarichi di lavoro.

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DIVISI SI PERDE

OGGI CI INCONTRIAMO CON L’AZIENDA

Ci confronteremo sui pesantissimi problemi di carenza di organici, sui mancati percorsi di carriera e sugli altri temi che sono stati al centro del nostro recente sciopero.

Ci confronteremo purtroppo  ancora divisi su due tavoli, caso unico in tutta Italia. Evidentemente solo in Carispezia le piccole beghe da cortile, incomprensibili per noi e intollerabili per i colleghi, prevalgono sulla necessità di unità che ci viene chiesta dai lavoratori, sottoposti ad insostenibili carichi di lavoro, sovraccaricati da insopportabili pressioni commerciali, privati anche della speranza di un minimo percorso di carriera.

I confederali non vogliono capire quello che i lavoratori di Carispezia hanno capito da tempo: divisi di fronte all’Azienda siamo tutti più deboli e meno capaci di esercitare pressioni, eppure abbiamo una piattaforma comune, abbiamo scioperato insieme, siamo sullo stesso tavolo a livello nazionale, a livello di gruppo Cariparma, persino a livello provinciale alla Spezia e a Massa Carrara.

Unità sindacale è comunque e sempre pronta trovare un punto di incontro.

Ci aspettiamo che anche gli ultimi giapponesi rimasti nella jungla si rendano conto che la guerra è finita.

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UN’ ESTATE IMPOSSIBILE

Stiamo ancora attendendo la convocazione da Carispezia per l’apertura del confronto previsto negli incontri semestrali ed annuali.

C’è in proposito un’indicazione tassativa nel CCNL (15 giorni dalla richiesta), ma c’è, ANCHE E SOPRATTUTTO, ancora più tassativa, una situazione di grande urgenza in vista di un estate che si prospetta caldissima per la strutturale carenza di organici.

Già ora non ci sono colleghi a sufficienza per coprire le sostituzioni, neanche per le lunghe assenze e persino nelle piccole agenzie, nella quali a volte non si riesce neppure ad aprire la cassa, oppure si scarica tutto sui colleghi gestori, già pressati da manager, responsabili di Area e di prodotto, ma lasciati poi senza alcun supporto, ed anzi costretti a sostituire cassieri ed addetti all’accoglienza.

La situazione è, se possibile, ancora più grave nelle AGENZIE FAI DA TE, dove le sostituzioni sono più rare delle sorgenti nel deserto, e dove invece, come già da mesi andiamo scrivendo e come finalmente denunciato anche dagli altri sindacati, il carico di lavoro è già pesantissimo anche quando è presente tutto l’organico.

NON RIUSCIAMO NEPPURE A CAPIRE FIN DOVE VOGLIA ARRIVARE L’AZIENDA CON LA SUA POLITICA DI TAGLI AGLI ORGANICI, CHE STA CREANDO CARICHI DI LAVORO E TENSIONI INSOSTENIBILI TRA IL PERSONALE.

E’ GRAVISSIMO ED ORMAI PRIVO DI OGNI MOTIVAZIONE ANCHE IL BLOCCO DEI PERCORSI DI CARRIERA.
Il CCNL ha fortunatamente rinunciato a metter mano ai livelli professionali, almeno fino al 2019, e quindi la discriminazione tra le banche del gruppo, A TUTTO DANNO DI CARISPEZIA, NON HA PIU’ ALCUN PRETESTO PER SUSSISTERE.

QUINDI LE PRINCIPALI RICHIESTE ALLA BASE DELLO SCIOPERO DEL 23 FEBBRAIO, LARGAMENTE PARTECIPATO DAI COLLEGHI, NONOSTANTE LA CONCOMITANZA CON GLI SCIOPERI PER IL CCNL, ASSUNZIONI E RIATTIVAZIONE DEI PERCORSI DI CARRIERA, SONO RICHIESTE CHE POSSONO E DEVONO ESSERE SODDISFATTE IN POCHISSIMO TEMPO.
ALTRIMENTI SAREMO COSTRETTI AD ARRIVARE IN TEMPI BREVISSIMI AD UN NUOVO SCIOPERO, SE SARA’ NECESSARIO SUBITO DOPO LE ASSEMBLEE PREVISTE PER VOTARE IL CONTRATTO.

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FIRMATO L’ ACCORDO PER IL RINNOVO DEL CCNL

Dopo una complessa trattativa che, come noto, ha visto momenti di grande tensione e la forte mobilitazione di tutti gli addetti del settore è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL che sarà ora sottoposta all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori del credito nel corso delle assemblee che saranno indette nei prossimi giorni.

Nell’ipotesi di rinnovo viene confermata la centralità del contratto nazionale e vengono respinti tutti i tentativi di indebolire l’area contrattuale. Salvaguardati inquadramenti, scatti. Sono state, inoltre, migliorate alcune previsioni economiche a favore dei giovani assunti e introdotte regole volte a favorire la nuova occupazione nel settore, la salvaguardia dei livelli occupazionali in essere e una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
A fronte, infine, della conferma del calcolo del Trattamento di Fine Rapporto sulle sole voci tabellari, stipendio, scatti di anzianità e importo ex ristrutturazione tabellare, è stato definito un aumento economico mensile su 13 mensilità a regime di euro 85 a valere sul livello medio di riferimento (A3L4).

Leggi QUI il Comunicato della Segreteria Nazionale

Leggi QUI il Testo dell’ Accordo

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STRAORDINARI: POCHI, MA RETRIBUITI

CERTAMENTE SU UNA COSA SONO D’ACCORDO, ALMENO IN TEORIA, AZIENDA E SINDACATI:

FARE MENO STRAORDINARI POSSIBILE.

Ma questa è proprio solo teoria, perché in realtà l’Azienda sa benissimo che nella maggior parte delle unità operative e dei giorni dell’anno,  è praticamente impossibile svolgere adeguatamente i carichi di lavoro della giornata senza dover sforare gli orari previsti, e ALLORA cosa si inventa l’Azienda che invece gli straordinari LI VORREBBE Sì, MA GRATIS senza dover accreditare ore in banca ore o doverli retribuire in busta paga?

Oltre ai meccanismi contrattuali ben noti (ma chi ha firmato quelle norme capestro ???) ossia niente straordinario riconosciuto se si entra prima la mattina, niente straordinario riconosciuto se si salta in tutto od in parte la pausa pranzo (in compenso se arrivi in ritardo di 2 minuti alle 14 e 40 te li scalano dalla banca ore), niente straordinario riconosciuto se fai meno di mezz’ora in più la sera, bisognava trovare qualcosa d’altro per evitare che lo straordinario levitasse sempre di più, ben oltre i limiti fisiologici.

RICORDIAMO CHE SOLO A DICEMBRE SI SONO SUPERATE LE 1700 ORE.

Si è così tornati al meccanismo assurdo e surreale dell’autorizzazione anticipata, e data per di più da colleghi fisicamente estranei alla vita della filiale, che quindi non sono materialmente in grado di valutare le reali necessità.

DIMOSTRAZIONE EVIDENTE CHE L’AZIENDA NON SI FIDA NEANCHE DI QUEI COLLEGHI CHE ESSA STESSA HA MESSO A DIRIGERE LE FILIALI, E CHE EVIDENTEMENTE NON SONO CONSIDERATI IN GRADO DI RICONOSCERE UN’ESIGENZA VERA DA UNA FASULLA.

Ma non basta: anche chi è da solo pochi mesi in banca, sa che la maggior parte degli straordinari nascono da esigenze improvvise: casse che non quadrano, ATM più o meno evoluti che al momento della quadratura danno i numeri (letteralmente), assegni ed altre operazioni lunghe e difficili da sistemare al momento della quadratura finale.

E quindi sono tutti straordinari del tutto imprevedibili, non autorizzabili con ore di anticipo, salvo possedere efficientissime sfere di cristallo.

E ALLORA DI FRONTE A QUESTO ENNESIMO TENTATIVO DELL’AZIENDA DI SCORAGGIARE NON GLI STRAORDINARI, CHE SONO INVECE DIVENTATI INDISPENSABILI IN MOLTISSIMI CASI, MA IL PAGAMENTO DEGLI STESSI, SUGGERIAMO AI COLLEGHI:

SE POTETE RINVIARE, TIMBRATE ALLE 16 E 55 E NON UN MINUTO DI PIU’, MA SE PROPRIO NON POTETE MOLLARE TUTTO LI’, ALLORA SEGNALATE CON UNA E-MAIL AL VOSTRO CAPO L’IMPROVVISA ESIGENZA, CON POCHE E CHIARE PAROLE.
MEGLIO SCRIVERLE LE COSE, CHE COSI’ NON VANNO PERDUTE, O PEGGIO, DIMENTICATE.

E SE NON FUNZIONA NEANCHE COSI’, RICORDIAMO A TUTTI CHE NON RETRIBUIRE IL LAVORO EFFETTIVAMENTE SVOLTO, SIGNIFICA EVASIONE CONTRIBUTIVA E PREVIDENZIALE, OLTRE CHE LAVORO NERO, E CHE CI SONO APPOSITI ISTITUTI CHE SU QUESTO VIGILANO ISTITUZIONALMENTE.

QUINDI SE IL COLLEGA SVOLGE UN LAVORO IN REGIME DI STRAORDINARIO RICONOSCIUTO , PUO’ RIMANERE SUL LUOGO DI LAVORO, ALTRIMENTI DEVE ESSERNE ALLONTANATO, SALVO GUAI DI TUTTI I GENERI, COME INCAPPARE IN QUALCHE ISPETTORE O RESTARE SCOPERTO CON L’ASSICURAZIONE IN CASO DI INCIDENTE.

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Note di valutazione: 15 giorni per fare ricorso

Anche quest’anno è tempo di VALUTAZIONI!

15 GIORNI PER I RICORSI

Ricordiamo a tutti i colleghi l’importanza delle valutazioni anche perché collegate alle parti variabili della retribuzione (se previste !!!!).

Se un lavoratore non è soddisfatto della valutazione ricevuta può presentare domanda di RICORSO ENTRO 15 GIORNI dalla ricezione della stessa utilizzando il fac-simile che trovate QUI e consegnarlo al Direttore/Responsabile che dovrà datarlo, controfirmarlo e inviarlo all’ Ufficio del Personale.

Se volete avvalervi dell’ assistenza del Sindacato Unisin Falcri Silcea contattate un nostro rappresentante ed inviategli il modulo.

Si tratta di una questione che ha riflessi sulla dignità del lavoratore ma che presenta anche dei risvolti pratici/economici. Non ricorrere significa accettare una valutazione che potrà avere riflessi anche per quelle future.

Il ricorso è quindi un modo per puntualizzare e chiarire le premesse e le conseguenze delle note.

                         Modulo per ricorso alle note di qualifica

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L’ UNITA’ PAGA

I lavoratori di Carispezia, chiamati per la prima volta da tempo immemorabile unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali allo sciopero, hanno dato una risposta di amplissima adesione.

NONOSTANTE IL CLIMA CHE L’AZIENDA HA CERCATO DI IMPORRE, LA LARGA MAGGIORANZA DEI COLLEGHI HA ADERITO ALLO SCIOPERO E LA GRANDISSIMA MAGGIORANZA DELLE AGENZIE HA CHIUSO I BATTENTI.

Ora l’Azienda, che proprio in questi giorni ha festeggiato un ennesimo record di profitti, dovrà cominciare a ricordarsi che a guadagnare quei profitti sono stati proprio quei lavoratori che hanno aderito in massa allo sciopero.

Ci fanno naturalmente piacere i ringraziamenti dell’amministratore delegato del Gruppo, ma con tutta evidenza non ci possiamo accontentare: in Carispezia, e non solo, la pressione sui lavoratori ha raggiunto e superato tutti i limiti accettabili.

In Carispezia in particolare sono venuti anche a mancare anche quei naturali incentivi derivati da un equo trattamento economico e dal riconoscimento della crescita professionale.

LA SITUAZIONE E’ DI CONSEGUENZA ASSOLUTAMENTE INSOSTENIBILE:  O CI SI DECIDE A RAFFORZARE GLI ORGANICI E A DARE I NECESSARI RICONOSCIMENTI,  OPPURE  SARANNO SEMPRE DI PIU’ I COLLEGHI CHE SCOPPIERANNO, GLI OBBIETTIVI CHE DIVERRANNO IRRAGGIUNGIBILI  E LE AGENZIE CHE NON SI POTRANNO APRIRE PER ASSOLUTA MANCANZA DI PERSONALE.

CI AVVIAMO A PERIODI DELL’ANNO CARATTERIZZATI DA GRANDE INTENSITÀ’ DI LAVORO.

CI ASPETTIAMO CHE L’AZIENDA DIA LE RISPOSTE GIUSTE ALLE NOSTRE GIUSTE RICHIESTE.

E SAPPIAMO ORMAI CHE I COLLEGHI SONO PRONTI A MOBILITARSI DI NUOVO, SE SARA’ VERAMENTE NECESSARIO.

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EPPURE FACCIAMO PARTE DELLO STESSO GRUPPO… (seconda parte)

PARLIAMO DI SOLDI E WELFARE AZIENDALE

PREMIO AZIENDALE:

Siamo l’unica azienda del Gruppo che nel 2013 ha raggiunto complessivamente il budget eppure ci hanno tagliato 50 euro dal premio aziendale pagato nel 2014, mentre le altre banche hanno mantenuto quello dell’anno precedente.

PER COLLEGHI CHE PASSANDO DA CARIFIRENZE A CARIPARMA SONO SCESI IN POCHI ANNI DA 2600 EURO A 1500 DI PREMIO MEDIO AZIENDALE E CHE OGNI ANNO CON IL LORO LAVORO AUMENTANO I PROFITTI DELL’AZIENDA,

QUESTA ULTERIORE ” PUNIZIONE” E’ VERAMENTE INCOMPRENSIBILE ANCHE PERCHE’ UN DIPENDENTE CARISPEZIA COSTA MEDIAMENTE OLTRE 1000 EURO IN MENO DI UN DIPENDENTE CARIPARMA.

ASSICURAZIONE SANITARIA:

Nel 2013 ci era stato promesso di adeguare per il 2015 il nostro trattamento a quello dei colleghi di Cariparma. A fine 2014 ci è stato detto che “NON C’ERA STATO TEMPO PER ARRIVARE ALL’ADEGUAMENTO PROMESSO”, e che se ne sarebbe riparlato per il 2016 (qualcuno ci crede???).

Vogliamo ricordare che per le sole cure odontoiatriche il rimborso della nostra assicurazione può arrivare fino a 300 euro, per i colleghi di Cariparma arriva fino a 4500 euro, per non parlare dei  rimborsi previsti  per occhiali e lenti a contatto.

DI QUANTO TEMPO ANCORA AVRANNO BISOGNO I DIRIGENTI DI QUESTO GRUPPO PER ADEGUARCI ALL’ASSICURAZIONE DEI COLLEGHI DI CARIPARMA? QUANTE PROMESSE ANCORA ANDRANNO A VUOTO?

FONDO PREVIDENZIALE:

I colleghi di Carispezia ricevono dall’azienda un contributo del 3% dello stipendio sul proprio fondo previdenziale, largamente inferiore a quello che ricevono i colleghi delle altre aziende del Gruppo.

Eppure quando vengono  a chiederci di contribuire al raggiungimento degli obbiettivi di azienda e di Gruppo, non abbiamo mai ottenuto sconti, ed anzi siamo stati gli unici a raggiungerli.

CONTRO TUTTE QUESTE ASSURDE DISCRIMINAZIONI SCIOPERIAMO COMPATTI IL 23 FEBBRAIO.

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CCNL: si riapre il confronto

ABI ABBANDONI PREGIUDIZIALI E ACCETTI IL CONTRADDITTORIO

Dopo la dimostrazione di compattezza e di coesione della categoria assicurate dalla poderosa adesione allo sciopero del 30 gennaio scorso, riprende il confronto sul CCNL. ABI ha, infatti, invitato tutte le Organizzazioni Sindacali del Settore ad un incontro che si terrà unitariamente il prossimo 20 febbraio.

Leggi QUI il comunicato della Segreteria Nazionale

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