RINNOVO CCNL: UN INCONTRO CHE APRE… ALLO SCONTRO?

……pessime notizie dalla Segreteria Nazionale dopo l’ incontro con l ‘ ABI per il rinnovo del CCNL …..

Nella giornata di ieri è proseguito il confronto per il rinnovo del Contratto Nazionale di categoria. L’Associazione Bancaria ha riconfermato i criteri di carattere generale con i quali intende affrontare il negoziato, sottolineando – ancora una volta – che la difficile situazione che le banche stanno attraversando necessiterà sicuramente di strumenti diversificati che le aziende dovranno poter adottare secondo le proprie specificità.
Il trasferimento al secondo livello di contrattazione (CIA) di alcune materie oggi normate all’interno del contratto nazionale, al fine di garantire maggiore flessibilità nell’applicazione delle stesse in base alle specifiche esigenze delle Aziende/Gruppi, è un punto che ABI ritiene basilare e che, conseguentemente, caratterizzerà molte delle proposte di controparte rispetto al rinnovo del CCNL. Il Contratto Nazionale, quindi, sempre secondo la parte datoriale, dovrà contenere una cornice di regole complessive e demandare alla contrattazione locale la più specifica definizione delle stesse.
Già nel prossimo incontro ABI presenterà alle OO.SS. una propria proposta di rinnovo i cui contenuti, comunque, sono stati già anticipati alle rappresentanze dei lavoratori e che di seguito si riassumono.

Leggi QUI il comunicato               

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Unità Sindacale alla manifestazione del 25 Ottobre contro il Jobs Act

UNITA’ SINDACALE ha partecipato a Roma alla manifestazione indetta dalla CGIL contro il Jobs Act del 25 ottobre scorso con due striscioni che recitavano inequivocabilmente

“SI SCRIVE JOBS ACT MA SI LEGGE LICENZIAMENTI DEMANSIONAMENTI E PRECARIETA’” e “ESTENDERE I DIRITTI A TUTTI – NO ALL NUOVA SCHIAVITU’”

“Lavoro dignità e uguaglianza. Per cambiare l’Italia” era il tema della manifestazione ed UNISIN, con la propria attiva presenza, ha voluto ribadire che senza lavoro VERO non ci potrà essere dignità e tanto meno uguaglianza.

Leggi QUI il comunicato della Segreteria Nazionale UNISIN      

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LE AGEVOLAZIONI AI COLLEGHI NON SONO UN REGALO

Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da colleghi relative a difficoltà trovate per ottenere risposte positive a loro richieste di usufruire delle agevolazioni creditizie previste dagli accordi vigenti.

Vogliamo sottolineare che queste agevolazioni, più che costituire dei  fringe benefit, in realtà  tengono conto del ruolo che i colleghi nel loro insieme hanno come clienti della banca infatti:

  • L’INSIEME DEI DIPENDENTI E DEI LORO PIU’ STRETTI PARENTI E’ IL PIU’ GROSSO CLIENTE DELLA BANCA.
  • LE PERCENTUALI DÌ CREDITO DETERIORATO A CARICO DEI DIPENDENTI NELLE OPERAZIONI CONVENZIONATE E’ ASSAI PROSSIMA ALLO ZERO.
  • I DIPENDENTI DISPONGONO DI ACCANTONAMENTI, IN TFR E NEI FONDI AZIENDALI, CHE SONO ROBUSTE GARANZIE A FRONTE DEI POSSIBILI CASI DI INSOLVENZA.

Insomma I colleghi sono, come clienti, tra più sicuri e tra i meno rischiosi in  termini di costo del credito.

Per questo chiediamo una maggiore elasticità nei loro confronti, pur nel dovuto rispetto delle regole previste.

Per esempio ci risulta che ci siano difficoltà per i colleghi ad ottenere una rinegoziazione delle sovvenzioni a suo tempo ottenute, e parzialmente  rimborsate, che a fronte di una adeguata documentazione, consenta di ottenere una nuova sovvenzione, a parità di rata e di importo massimo con la precedente, e con nuova scadenza, a fronte dell’estinzione della vecchia e del versamento al collega della differenza.
Un’ operazione largamente diffusa tra la normale clientela, ma difficile da ottenere per i dipendenti.

Inoltre per quanto riguarda specificatamente  i colleghi provenienti da Cariparma, in organico alle filiali liguri recentemente acquisite, che ancora hanno in essere vecchie sovvenzioni a tasso fisso, ora che sono dipendenti di Carispezia, non è più possibile per loro ottenere un adeguamento ai tassi correnti, come era invece normalmente  concesso ai dipendenti di Cariparma.

Questa discriminazione è  in contrasto con lo spirito dell’accordo sull’acquisizione delle filiali Cariparma, che garantiva ai nuovi dipendenti di Carispezia tutti i diritti di cui godevano in Cariparma.

Abbiamo perciò inviato alla Direzione una lettera in cui si chiede sostanzialmente di mantenere ai nuovi dipendenti tutte le agevolazioni di cui godevano prima del passaggio a Carispezia.

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SCIOPERO: UN SEGNALE FORTE E CHIARO

TRA I COLLEGHI DELLA RETE CHE AVREBBERO DOVUTO ESSERE PRESENTI AL LAVORO VENERDI’ 25, BEN UNO SU TRE HA INVECE ADERITO ALLO SCIOPERO.

Esclusi quindi i colleghi assenti per vari motivi, soprattutto in ferie, ed i responsabili delle filiali e degli uffici, che storicamente aderiscono raramente agli scioperi di qualunque sigla o motivazione, ben il 30 % dei lavoratori della rete che dovevano timbrare venerdì scorso, ha deciso di aderire allo sciopero.

Un adesione che colloca questo sciopero tra i più partecipati degli ultimi anni.

L’effetto moltiplicatore delle carenze di organico, proprio contro le quali era organizzato lo sciopero, ha costretto poi decine di filiali a rimanere chiuse o ad offrire servizi limitati ed incompleti.

INSOMMA QUEL SEGNALE CHE CHIEDEVAMO AI COLLEGHI DI DARE,  E’ ARRIVATO FORTE E CHIARO ALLA DIREZIONE ED AL GRUPPO.

VEDREMO NELLE PROSSIME SETTIMANE QUALE SARANNO LE SCELTE DELL’AZIENDA.
SE NON ARRIVERANNO RISPOSTE SODDISFACENTI NOI SIAMO PRONTI A RIAPRIRE NUOVE MOBILITAZIONI, SPERANDO CHE ALTRI SINDACATI CHE HANNO APERTAMENTE BOICOTTATO LA NOSTRA INIZIATIVA, SI RENDANO CONTO DELLA NECESSITA’ DI UNA MOBILITAZIONE UNITARIA.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (5)

DOVE SAREBBERO I RISPARMI DI PERSONALE NELLE AGENZIE PER TE E CON L’APPLICAZIONE DELLA NUOVA PIATTAFORMA DI SPORTELLO???

Si possono avere opinioni diverse sull’impatto che l’apertura delle AGENZIE per Te (più realisticamente dovrebbero chiamarsi “fai da te”) sta avendo sulla nostra clientela, con inevitabili pareri discordi tra i colleghi, ma di una cosa siamo assolutamente certi ad ormai una decina di mesi dal primo esperimento:

IL CARICO DI LAVORO IN QUELLE AGENZIE NON DIMINUISCE NEANCHE A DISTANZA DI TEMPO E, SEMMAI, SI ACCRESCE IN TERMINI DI ALLUNGAMENTO DEI TEMPI CHIUSURA.

INFATTI, SE E’ VERO CHE UNA PERCENTUALE ANCHE MOLTO ALTA DI CLIENTELA FINISCE PER OPERARE IN COMPLETA AUTONOMIA, E’ PERO’ ALTRETTANTO VERO CHE UNA PARTE, RESIDUALE MA INCOMPRIMIBILE, DELLA CLIENTELA SI RIVOLGE ANCORA ADESSO E PREVEDIBILMENTE CONTINUERA’ A FARLO ANCHE PER I PROSSIMI ANNI, AGLI ADDETTI ALL’ACCOGLIENZA, COSTRINGENDOLI A LUNGHE E FATICOSE CONSULENZE PER OPERAZIONI CHE PRIMA SI RISOLVEVANO IN POCHI SECONDI.

Molto più gravoso è poi il compito di riparare errori e soprattutto DI EFFETTUARE QUEI CONTROLLI DI REGOLARITA’ E DI ANTIRICICLAGGIO CHE VENIVANO PRIMA  SVOLTI AD OGNI OPERAZIONE DAI CASSIERI E CHE OGGI DEVONO ESSERE COMPIUTI EX POST, TUTTI INSIEME, E CON MAGGIORE DIFFICOLTA’, E CHE PROLUNGANO NON POCO I TEMPI DI CHIUSURA, GIA’ ASSAI LUNGHI PER LA NECESSITA’ DI QUADRARE DIVERSI ATM, PIU’ O MENO EVOLUTI.

IN PRATICA, SE QUALCUNO PENSAVA DI POTER RECUPERARE UNA O PIU’ RISORSE DA QUELLE SITUAZIONI, E’ EVIDENTE CHE SI SBAGLIAVA RADICALMENTE.

ANCORA PIU’ ILLUSORIA L’IDEA DI POTER RIDURRE GLI ADDETTI ALLA CLIENTELA CON LA PARTENZA DELLA NUOVA PIATTAFORMA DI SPORTELLO, (SE MAI QUALCUNO L’HA PENSATO DAVVERO!!)

LA NUOVA PTF E’ SICURAMENTE ASSAI MIGLIORE DELL’ATTUALE SISTEMA, ANCHE SE CON ALCUNI CLAMOROSI BUCHI, E DAL PUNTO DI VISTA LOGICO PIU’ IMMEDIATA E “VELOCE”, MA HA DEI TEMPI IRRIMEDIABILMENTE PIU’ LUNGHI DELL’ATTUALE SISTEMA.

CHI L’APPLICA PASSA TEMPI LUNGHISSIMI AD ASPETTARE LA RISPOSTA DEL SISTEMA, E SONO OGGETTIVAMENTE TEMPI INCOMPRIMIBILI, ANCHE QUANDO I CASSIERI AVRANNO ACQUISITO UNA MAGGIORE PRATICA DELLA PTF, PERCHE’ LA MAGGIOR PARTE DEL TEMPO DI LAVORO E’ COMUNQUE IMPIEGATA A GUARDARE LE ROTELLINE CHE GIRANDO MALINCONICAMENTE, SEGNALANDO I RITARDI DEL COLLEGAMENTO.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (4)

MA I CORSI QUANDO LI FACCIAMO ????

Anche in questi ultimi giorni ci sono continue pressioni sui colleghi perché svolgano i corsi di formazione on line in scadenza, con particolare riferimento a quelli relativi all’antiriciclaggio.

SAPPIAMO TUTTI CHE IN REALTA’, CON LA PRESSIONE LAVORATIVA E COMMERCIALE A CUI SIAMO SOTTOPOSTI, QUESTI CORSI ON LINE O NON SI RIESCONO PROPRIO A FARE, O, TRANNE RARISSIMI CASI, SI FANNO IN CONDIZIONI TALI DA RENDERLI TOTALMENTE INUTILI.

ABBIAMO PER ALTRO CONOSCENZA DIRETTA CHE LA MANCATA O L’ERRATA APPLICAZIONE ANCHE DI MINIME INDICAZIONI RELATIVE ALL’ANTIRICICLAGGIO, HA COMPORTATO PROVVEDIMENTI A CARICO DEI COLLEGHI INTERESSATI.

PER L’ENNESIMA VOLTA CHIEDIAMO ALL’AZIENDA DI METTERCI IN CONDIZIONI DI USUFRUIRE EFFETTIVAMENTE DEI CORSI PREVISTI, DISTACCANDO IL COLLEGA DAL SUO POSTO DI LAVORO PER IL TEMPO NECESSARIO, PERCHE’ SE SIAMO COSTRETTI A FARLI SOLO PER FINTA, QUESTO AVRA’ RICADUTE ANCHE IN TERMINI DI RICORSI IN TUTTE LE SEDI A FRONTE DI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI, SEMPRE CHE NON SI ARRIVI A PROCEDURE GIUDIZIALI VERE E PROPRIE.

E LA SOLUZIONE NON PUO’ ESSERE CERTO DI SCARICARE LE RESPONSABILITA’ SOLO SUI DIRETTORI, ANCHE LORO PRESI TRA L’INCUDINE ED IL MARTELLO DI RISORSE UMANE SEMPRE PIU’SCARSE E DI PRESSIONI LAVORATIVE E COMMERCIALI SEMPRE PIU’ PESANTI.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (3)

MA QUANTE ORE DI LAVORO FACCIAMO EFFETTIVAMENTE?

Come i colleghi sanno benissimo, da un anno e mezzo circa, a seguito di uno sciagurato accordo firmato a livello di Gruppo da alcuni sindacati, riuscire a vedere riconosciuto lo straordinario effettivamente fatto è diventato molto più difficile.

Oltre a quello svolto nel corso dell’intervallo del pranzo, che non si poteva già da prima vedere compensato, è stata regalata all’azienda anche la prima mezz’ora dopo l’orario normale, e i quarti d’ora successivi, se non completi.

Nonostante ciò i sistematici tagli al personale ci hanno costretto comunque in questi ultimi mesi a moltiplicare anche le ore ufficialmente registrate e compensate, e già l’Azienda pensa a ripristinare il controllo preventivo da parte dell’ufficio personale, perché cominciano ad essere “troppe” le ore retribuite.

Se poi consideriamo le infinite ore di straordinario non retribuite dei quadri, le riunioni sistematicamente convocate dopo la fine dell’orario di lavoro, non possiamo non chiederci. DI QUANTE ORE SETTIMANALI SIA EFFETTIVAMENTE DIVENTATO IL NOSTRO ORARIO REALE DI LAVORO SETTIMANALE.

QUANTO RISPARMIA LA NOSTRA AZIENDA COSTRINGENDOCI OGNI SETTIMANA A TANTISSIME ORE DI LAVORO IN PIU’ E RETRIBUENDO POCO E MALE IL NOSTRO ORARIO EXTRA, INVECE DI ASSUMERE QUALCHE INDISPENSABILE COLLEGA IN PIU’ IN SOSTITUZIONE DI CHI E’ ANDATO VIA???

DAI BILANCI DI CARISPEZIA DAL 2011 ALLA FINE 2013, QUANDO PER ALTRO NON ERANO ANDATI VIA MOLTI DEI COLLEGHI PREVISTI IN USCITA DALL’ACCORDO SUL FONDO ESUBERI, RISULTA CHE IL COSTO DEL PERSONALE, NONOSTANTE GLI AUMENTI PREVISTI DAL CONTRATTO NAZIONALE, E’ RIMASTO IN DUE ANNI SOSTANZIALMENTE INVARIATO.

IN PRATICA BUONA PARTE DEGLI UTILI DI CARISPEZIA SONO USCITI DALLE NOSTRE TASCHE.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (2)

SIAMO GLI UNICI DIPENDENTI DEL GRUPPO CHE HANNO SUBITO UN TAGLIO AL PREMIO AZIENDALE

  • Nonostante gli ottimi risultati raggiunti da Carispezia, che è stata l’unica banca delGruppo A RAGGIUNGERE L’OBBIETTIVO POSTO DALL’AZIENDA PER OTTENERE IL PAGAMENTO DEL PREMIO INCENTIVANTE
  • NONOSTANTEL’UTILE NETTO SIA SALITOAL MASSIMO STORICO,IN CONTROTENDENZA CON IL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO IN LIEVE CALO,

CI SONO STATI TAGLIATI 50 EURO DAL PREMIO DELL’ANNO SCORSO, MENTRE IL RESTO DEL GRUPPO HA MANTENUTO, O ADDIRITTURA AUMENTATO, LE CIFRE DELL’ANNO PRECEDENTE.

IL TAGLIO E’ OGGETTIVAMENTE MODESTO, TANTO CHE LA DELEGAZIONE DI GRUPPO DI UNISIN  FALCRI SILCEA HA UNINAMAMENTE RITENUTO DIFIRMARE COMUNQUE L’ACCORDO, PUR SOLLEVANDO (DA SOLA) IN MODO FORTE E COMPATTO UNA PROPRIA PROTESTA PER IL TRATTAMENTO RISERVATO AI COLLEGHI DI CARISPEZIA.

MA E’ COMUNQUE UNO SGARBO FATTO AI LAVORATORI DI CARISPEZIA, CHE DA UNA PARTE VENGONO CONSIDERATI I MIGLIORI DEL GRUPPO E VENGONO PERCIO’GRATIFICATI LORO SOLI CON IL PREMIO INCENTIVANTE, DALL’ALTRA SI VEDONO TAGLIATO UN PREMIO AZIENDALE GIA’ NON PARTICOLARMENTE RICCO.
IL TAGLIO DEL PREMIO NON E’ TRA LE RAGIONI FORMALI DELLO SCIOPERO, MA CERTO UN’ ADESIONE PARTICOLARMENTE MASSICCIA DIREBBE CON CHIAREZZA CHE I COLLEGHI DI CARISPEZIA NON ACCETTANO PIU’ PENALIZZAZIONI IMMOTIVATE ED IRRAGIONEVOLI.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (1)

SIAMO GLI UNICI IN TUTTO IL GRUPPO RIMASTI SENZA PERCORSI DI CARRIERA

Grazie anche ad un famigerato accordo sottoscritto da alcuni sindacati della nostra banca (dagli “amici” mi guardi iddio !!) i colleghi di Carispezia SONO GLI UNICI DI TUTTO IL GRUPPO CARIPARMA AD ESSERE RIMASTI COMPLETAMENTE PRIVI DI OGNI TIPO DI PERCORSO DI CARRIERA.

UNISIN rimane convinta che in realtà i vecchi percorsi siano da considerarsi ultraattivi fino ad un nuovo accordo, e sono a disposizione di chiunque voglia contestare questa palese ingiustizia, ma ormai è un dato di fatto che Carispezia non promuove più chi matura le anzianità nel ruolo previste dal precedente accordo.

Carispezia ha promesso di incontrarci entro il 31 dicembre per trattare sull’argomento, con l’evidente intento di sfruttare gli eventuali peggioramenti che potrebbero arrivare dal nuovo CCNL, e comunque ben decisa a ridurre drasticamente i vecchi percorsi, portandoli ai livelli assai modesti esistenti in Cariparma.

La tematica dei percorsi di carriera non è tra le ragioni formali per cui scioperiamo, ma UNA ROBUSTA ADESIONE ALLO SCIOPERO POTREBBE FAR CAPIRE ALL’AZIENDA QUANTO I COLLEGHI SIANO STUFI DEL TRATTAMENTO PARTICOLARMENTE NEGATIVO CHE IL GRUPPO RISERVA AI DIPENDENTI DI CARISPEZIA.

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PREMIO AZIENDALE: DANNEGGIATI I LAVORATORI DI CARISPEZIA

Al termine di due giornate di confronto la delegazione di Gruppo di Unità Sindacale è orientata a sottoscrivere  l’accordo sull’erogazione del premio aziendale 2013, pagabile ad agosto 2014, sulla base di una valutazione unanime, che, pur tra molte ombre, ritiene complessivamente accettabile l’impianto dell’accordo, che sostanzialmente mantiene per quasi tutto il Gruppo, i valori del premio dell’anno precedente.

Tra gli aspetti non soddisfacenti, ne spicca in particolare uno decisamente negativo e del tutto incomprensibile: il taglio di 50 euro previsto sia sul premio cash che su quello in Welfare solo per i dipendenti di Carispezia.

Vogliamo infatti ricordare che nel 2013 Carispezia:

  • Ha realizzato l’utile netto più alto della sua storia con oltre 14 milioni. Oltre 2 milioni in più rispetto al 2012.
  • Ha retribuito i propri azionisti con un dividendo complessivo 11 milioni e 763 mila euro, oltre 800 mila euro in più rispetto al 2012.
  • Ha tagliato il cost/income dal 69,8% del 2012 al 63,5% del 2013.
  • Ha aumentato il proprio ROE dal 6,3 del 2012 al 7,8 del 2013, di gran lunga il più alto dell’intero Gruppo Cariparma.
  • E’ stata premiata da una nota rivista finanziaria come la migliore banca italiana su 155 della stessa categoria.
  • Unica banca del Gruppo ha raggiunto e superato l’obbiettivo di budget di istituto, ottenendo  così l’erogazione dell’intero sistema incentivante.

La domanda che tutti noi ci poniamo è semplice e spontanea:

MA COSA MAI DOVEVANO FARE DI PIU’ I COLLEGHI DI CARISPEZIA PER, QUANTOMENO, MANTENERE IL PROPRIO PREMIO DELL’ANNO SCORSO ????
Considerato che già lo scorso anno ai colleghi erano stati tagliati altri 50 euro, nonostante la
crescita del 42% dell’utile da 8 a 11 milioni, ed un incremento dei dividendi complessivi distribuiti del 62%, E’ MAI POSSIBILE CHE TUTTI GLI ANNI DOBBIAMO CONTRIBUIRE A DIVIDENDI SEMPRE PIU’ RICCHI DA DISTRIBUIRE AI NOSTRI AZIONISTI, CON SEMPRE NUOVI TAGLI AL NOSTRO MODESTO PREMIO AZIENDALE?

Infine, espresso un doveroso ringraziamento ai colleghi della delegazione di Gruppo di UNISIN FALCRI SILCEA, che fino all’ultimo stanno coerentemente sostenendo l’illogicità dei tagli riservati ai lavoratori di Carispezia, ci chiediamo ancora:

MA COSA HANNO FATTO CONTRO QUESTA PALESE INGIUSTIZIA I COLLEGHI SINDACALISTI DI CARISPEZIA E DEL RESTO DEL GRUPPO CHE SIEDONO A QUELLO CHE AUTODEFINISCONO IMPROPRIAMENTE PRIMO TAVOLO?

NOI NON ABBIAMO LETTO ANCORA NESSUN COMUNICATO IN CUI I SINDACATI CONFEDERALI LAMENTINO LA PALESE INGIUSTIZIA VERSO I LAVORATORI DI CARISPEZIA.

ATTENDIAMO SPERANZOSI, MA AHIMÈ, POCO FIDUCIOSI…

Clicca QUI per leggere la lettera inviata alla Direzione dalla Delegazione di Gruppo di UNISIN FALCRI SILCEA

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