MENO SETTE …

Tra pochissimi giorni si concludono i contratti dei sette colleghi assunti per due mesi  di lavoro interinale.

Mentre riprende a crescere l’attività dopo la (relativa) pausa ferragostana, mentre i buchi nell’organico si fanno sempre più ampi con ulteriori nuove uscite, viene meno anche l’apporto, pur limitatissimo nel numero, anche se di ottima qualità, dei sette colleghi interinali.

CI DOMANDIAMO COME SIA POSSIBILE CHE UN’AZIENDA IN OTTIME ACQUE COME CARISPEZIA, CHE PORTA A CASA UN UTILE DI NOVE MILIONI NEL SOLO PRIMO SEMESTRE, IN ULTERIORE CRESCITA RISPETTO ALL’ANNO SCORSO, LASCI LE PROPRIE FILIALI IN UNA SIMILE SITUAZIONE DI CARENZA DI ORGANICO.

Eppure la Cassa spezzina sa benissimo, perché ha tutti gli strumenti per rilevarlo, che i colleghi sono al limite del crollo fisico e psicologico, costretti come sono a tamponare affannosamente situazioni di carenza strutturale degli organici, in cui un malessere improvviso, per non parlare di una maternità, mettono in crisi interi pezzi della struttura della banca, e non trovi di meglio che non rinnovare un po’ di part time a colleghi che pure ne hanno assoluto bisogno per far fronte alle loro necessità personali e/o familiari.

Questo mentre le pressioni commerciali non cessano di essere ossessive, persino durante le ferie.

L’Amministratore Delegato Maioli vanta di avere dato spazio ad ampi investimenti nonostante la situazione difficile del settore, ma noi crediamo che gli investimenti veramente produttivi siano quelli spesi per assumere nuovi giovani colleghi.

Perché l’Amministratore delegato parla di 77 assunzioni, dimenticando che le uscite nello stesso periodo sono state dieci volte superiori, ed i colleghi sanno bene quanto sia difficile raggiungere obbiettivi sempre più elevati con le agenzie svuotate dai colleghi e piene solo di scrivanie e box desolatamente vuoti.

INCOMPRENSIBILE RIMANE, INFINE, LA SODDISFAZIONE PER LA SITUAZIONE DEGLI ORGANICI ESPRESSA PUBBLICAMENTE DA QUEI SINDACATI CHE HANNO RITENUTO DI DOVER BOICOTTARE UNO SCIOPERO SACROSANTO COME QUELLO PROCLAMATO DA UNITA’ SINDACALE LO SCORSO 25 LUGLIO PROPRIO PER OTTENERE UN MAGGIOR NUMERO DI ASSUNZIONI.

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OKKIO ALLA BANCA ORE !!!

NOTIZIA FLASH UTILE PER TUTTI I COLLEGHI DELLE AREE PROFESSIONALI

Stanno arrivando a tutti i colleghi interessati messaggi un po’ criptici in cui si comunicano mese per mese le scadenze di determinati pacchetti di banca ore.

Inoltre è scomparsa in HR Access una parte della banca ore disponibile, per poi riapparire come “banca ore scaduta”.

ATTENZIONE A COME GESTITE LA VOSTRA BANCA ORE O RISCHIATE DI PERDERNE UNA PARTE ANCHE RILEVANTE.

TENETE CONTO CHE I 24 MESI PREVISTI DAL CCNL PER UN NORMALE RECUPERO DELLA BANCA ORE, SONO STATE RIDOTTI A SOLI  12 MESI DAL FAMIGERATO ACCORDO DI GRUPPO DEL 20 DICEMBRE 2012 (CHE UNISIN NON HA FIRMATO).

L’arrivo dei messaggi indica quindi il raggiungimento dei 12 mesi di ”anzianità” di un certo numero di ore di lavoro straordinario, accumulato in banca ore appunto un anno fa e non ancora recuperato.

Dall’arrivo dell’e-mail avete quindi solo sei mesi per usufruirne, come dice esplicitamente il testo dell’e-mail.

Teoricamente, in assenza di una vostra richiesta, dovrebbe essere l’Azienda a dirvi quando usufruirne, ma finora non è mai accaduto e comunque se non ne usufruirete entro il termine perentorio indicato dalla e mail   

LA QUOTA DI BANCA ORE SCOMPARIRA’ SENZA LASCIARE TRACCIA.

DOVETE QUINDI CHIEDERNE TEMPESTIVAMENTE IL RECUPERO, TENENDO CONTO CHE NON PUO’ ESSERE RIFIUTATA UNA RICHIESTA DI RECUPERO

  1. di ore  se presentata il giorno prima
  2. di uno o due giorni se presentata 5 giorni prima
  3. di più di 2 giorni se presentata 10 giorni prima

UN’UTILE PRECISAZIONE:

Al termine dei sei mesi indicati perentoriamente dalle e-mail, se il collega non ha ancora usufruito della quota di banca ore in scadenza, come già detto l’Azienda dovrebbe indicare a sua totale discrezione date e/o termini in cui recuperare le ore residue, le quali, se non usufruite nelle date e nei termini indicati dall’azienda, scompariranno definitivamente.

FINORA L’AZIENDA NON HA MAI FORNITO PIANI DI RIENTRO ED E’ SEMBRATA PIUTTOSTO INTERESSATA AD ABBREVIARE I TEMPI DI UTILIZZO DELLA BANCA ORE, (VEDI DIMEZZAMENTO DEI TEMPI DI RECUPERO, CHIESTO ED OTTENUTO  NELL’ACCORDO DEL 20 DICEMBRE 2012).

PER CUI  RIBADIAMO  L’INVITO PRUDENZIALE AD USUFRUIRE DELLE QUOTE DI BANCA ORE ENTRO  LA SCADENZA INDICATA NELL’E MAIL.

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LE AGEVOLAZIONI AI COLLEGHI NON SONO UN REGALO

Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da colleghi relative a difficoltà trovate per ottenere risposte positive a loro richieste di usufruire delle agevolazioni creditizie previste dagli accordi vigenti.

Vogliamo sottolineare che queste agevolazioni, più che costituire dei  fringe benefit, in realtà  tengono conto del ruolo che i colleghi nel loro insieme hanno come clienti della banca infatti:

  • L’INSIEME DEI DIPENDENTI E DEI LORO PIU’ STRETTI PARENTI E’ IL PIU’ GROSSO CLIENTE DELLA BANCA.
  • LE PERCENTUALI DÌ CREDITO DETERIORATO A CARICO DEI DIPENDENTI NELLE OPERAZIONI CONVENZIONATE E’ ASSAI PROSSIMA ALLO ZERO.
  • I DIPENDENTI DISPONGONO DI ACCANTONAMENTI, IN TFR E NEI FONDI AZIENDALI, CHE SONO ROBUSTE GARANZIE A FRONTE DEI POSSIBILI CASI DI INSOLVENZA.

Insomma I colleghi sono, come clienti, tra più sicuri e tra i meno rischiosi in  termini di costo del credito.

Per questo chiediamo una maggiore elasticità nei loro confronti, pur nel dovuto rispetto delle regole previste.

Per esempio ci risulta che ci siano difficoltà per i colleghi ad ottenere una rinegoziazione delle sovvenzioni a suo tempo ottenute, e parzialmente  rimborsate, che a fronte di una adeguata documentazione, consenta di ottenere una nuova sovvenzione, a parità di rata e di importo massimo con la precedente, e con nuova scadenza, a fronte dell’estinzione della vecchia e del versamento al collega della differenza.
Un’ operazione largamente diffusa tra la normale clientela, ma difficile da ottenere per i dipendenti.

Inoltre per quanto riguarda specificatamente  i colleghi provenienti da Cariparma, in organico alle filiali liguri recentemente acquisite, che ancora hanno in essere vecchie sovvenzioni a tasso fisso, ora che sono dipendenti di Carispezia, non è più possibile per loro ottenere un adeguamento ai tassi correnti, come era invece normalmente  concesso ai dipendenti di Cariparma.

Questa discriminazione è  in contrasto con lo spirito dell’accordo sull’acquisizione delle filiali Cariparma, che garantiva ai nuovi dipendenti di Carispezia tutti i diritti di cui godevano in Cariparma.

Abbiamo perciò inviato alla Direzione una lettera in cui si chiede sostanzialmente di mantenere ai nuovi dipendenti tutte le agevolazioni di cui godevano prima del passaggio a Carispezia.

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GIU’ LE MANI DAL PART TIME !!!!

In questi ultimi mesi abbiamo avuto già diversi casi di mancato rinnovo di part time arrivati in scadenza.

Sappiamo bene che il collega che accetta un taglio anche consistente del proprio stipendio a fronte di una riduzione del proprio orario di lavoro, non lo fa certo per passatempo, ma perché ha precisi e non altrimenti gestibili problemi personali e/o familiari.

La Direzione non può ignorare che la mancata concessione e/o il mancato rinnovo di un part time possono significare lo sconvolgimento di equilibri faticosamente raggiunti.

Non si può sbandierare sulla propria Home page di gruppo il “rispetto delle persone” come parte fondamentale del Corporate social responsability, e poi cancellare per molti, insieme al part time, la possibilità di gestire decentemente la propria vita personale e familiare.

RINUNCIAMO PIUTTOSTO A QUALCHE PROGETTO PREVISTO DAL FRED, MA DIAMO AI COLLEGHI CHE NON POSSONO FARNE A MENO LA POSSIBILITÀ DI USUFRUIRE DI UN INDISPENSABILE PART TIME.

Né si capisce in base a quale ragioni i part time vengano rifiutati, considerato che non costano nulla all’Azienda, e quali sarebbero le esigenze organizzative che lo giustificherebbero, considerato che, quanto alle carenze di organico la nostra Azienda ha più volte sostenuto che non esistono, tanto da ritenere più che sufficienti a tamponare eventuali problematiche un numero risicatissimo di assunzioni e per lo più per periodi brevissimi.

SE L’AZIENDA INTENDE SCARICARE PROPRIO SUI COLLEGHI CHE HANNO LE MAGGIORI PROBLEMATICHE PERSONALI E/O FAMILIARI, LE PROPRIE INEFFICIENZE ORGANIZZATIVE E LE PROPRIE CARENZE DI ORGANICO, NOI COME SINDACATO CI OPPORREMO IN TUTTI I MODI.

E A PROPOSITO DELLE COLLEGHE, che per i noti motivi costituiscono  il maggior numero dei  casi di mancato rinnovo del  part time, DICIAMO CHIARAMENTE CHE E’ UN INUTILE SPRECO DI RISORSE  PUBBLICARE LIBRI COME “FARE LA DIFFERENZA”, OVE SI DICHIARA A FIRMA DEL CEO DI CARIPARMA CHE

“La valorizzazione del talento femminile è una questione centrale che ci riguarda TUTTI e va affrontata come una battaglia di civiltà”

Dopo di che si decide invece di negare a molte colleghe il part time che è il miglior strumento che consente loro di contemperare il loro ruolo familiare con il loro impegno in  azienda.

Ci auguriamo che anche gli altri sindacati, che hanno nel passato mostrato sensibilità per il problema, prendano posizione su questo delicatissimo tema.

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AGENZIA X TE: QUALCHE CONSIDERAZIONE

A questo punto, con due agenzie (la “E” e Castelnuovo) giunte quasi a regime, e la “S” a circa un mese dall’attivazione, è opportuno fare qualche prima considerazione.

Dobbiamo, con soddisfazione, prendere atto che i riflessi sulla clientela sembrano al momento essere tutto sommato positivi.

Naturalmente eventuali perdite potranno essere valutate solo su un periodo più lungo, ma possiamo dire che la professionalità e la dedizione di tutti i colleghi coinvolti, dagli addetti all’accoglienza ai gestori, fino ovviamente ai direttori, hanno consentito di traghettare anche i clienti più difficili al nuovo sistema, e comunque sembra che chi proprio non riusciva ad adattarsi, abbia semplicemente spostato l’operatività su altre agenzie.

A questo proposito vorremmo ricordare l’assenza totale di percorsi di carriera per gli addetti all’accoglienza, non solo in Carispezia dove i percorsi proprio non ci sono più per nessuno, ma neanche nel resto del Gruppo, e, quindi in prospettiva neanche da noi, assenza che appare totalmente incomprensibile di fronte al nuovo ruolo a cui sono chiamati.

TUTT’ALTRO DISCORSO DOBBIAMO FARE IN MERITO AI CARICHI DI LAVORO CHE SONO PIOMBATI SULLE SPALLE DEI COLLEGHI COINVOLTI: BASTI DIRE CHE DA SOLE CASTELNUOVO E L’AGENZIA “E” ASSOMMANO OLTRE IL 10% DI TUTTO LO STRAORDINARIO ACCUMULATO IN TUTTO IL RESTO DELLA BANCA, NUOVE AGENZIE LIGURI COMPRESE.

E QUESTO NONOSTANTE CHE TUTTE E TRE LE AGENZIE ABBIANO AMPIAMENTE “VAMPIRIZZATO” IL PERSONALE DALLE AGENZIE CIRCOSTANTI.

Lo sportello dell’Ospedale è stato infatti soppresso ed ha ceduto parte del proprio personale alla “E” oltre a tenere comunque in piedi due casse tradizionali di supporto.

Anche l’agenzia “D” è stata soppressa ed ha ceduto parte del personale  alla limitrofa agenzia “S” ed infine le agenzie che facevano capo a Castelnuovo, Fosdinovo ed Eliporto, hanno ridotto drasticamente gli orari di apertura.

INSOMMA LE AGENZIE PER TE, LUNGI DAL PRODURRE RISPARMI DI PERSONALE, SI SONO RIVELATE AD ALTISSIMA INTENSITÀ’ DI LAVORO, TANTO DA MOLTIPLICARE LE ORE DI STRAORDINARIO E DA ASSORBIRE COLLEGHI  DALLE AGENZIE CIRCONVICINE.

QUESTO INCREMENTO DI LAVORO E’ CORRELATO A DUE FENOMENI STRETTAMENTE CONNATURATI ALLA STRUTTURA STESSA DELLE FILIALI X TE E QUINDI INASSORBIBILE NEL BREVE/MEDIO PERIODO:

UNA PARTE DELLA CLIENTELA INFATTI NON E’ IN GRADO DI OPERARE AUTONOMAMENTE E, PRESUMIBILMENTE, MAI LO SARA’, E QUINDI SI RIVOLGE, ORA E PROBABILMENTE FINCHE’ POTRÀ NEL FUTURO, ALL’ACCOGLIENZA, ESATTAMENTE COME PRIMA SI RIVOLGEVA ALLE CASSE, CON LA DIFFERENZA CHE UN’OPERAZIONE TRADIZIONALE RICHIEDEVA UN TEMPO ABBASTANZA LIMITATO, L’ACCOGLIENZA DEVE INVECE SEGUIRE IL CLIENTE PER MOLTO PIU’ TEMPO A PARITÀ DI OPERAZIONE.

C’E’ POI IL CAPITOLO QUADRATURA E SOPRATTUTTO CONTROLLI: NELLE CASSE TRADIZIONALI I CONTROLLI VENGONO EFFETTUATI NEL CORSO DELL’INTERA GIORNATA, OPERAZIONE PER OPERAZIONE, E LE QUADRATURE VENGONO PREPARATE GIA’ NEL CORSO DELLE ORE DI SPORTELLO (AD ESEMPIO CON LA PREPARAZIONE DEI CONTANTI PER GIRI INTERNI E PER VERSAMENTI, SOMME PARZIALI DEGLI ASSEGNI INCASSATI, ECCETERA).

NELLE NUOVE FILIALI E’ TUTTO PIU’ COMPLESSO E SOPRATTUTTO SPOSTATO A POSTERIORI, CON LA CONSEGUENZA CHE DIFFICILMENTE SI RIESCE CHIUDERE IN ORARIO

INSOMMA, PER ESSERE CHIARI, CHIUNQUE PENSI DI RECUPERARE RISORSE UMANE DALL’APERTURA DELLE NUOVE FILIALI, SBAGLIA INTEGRALMENTE E STRUTTURALMENTE E STA INVECE ATTUALMENTE SOTTOPONENDO I COLLEGHI COINVOLTI AD UNA MOLE DI LAVORO MAGGIORE CHE NELLE FILIALI TRADIZIONALI, SACRIFICANDO IN QUALCHE CASO LA VENDITA DEI PRODOTTI, CONSIDERATO CHE ANCHE I GESTORI VENGONO SPESSO CHIAMATI A COPRIRE IL RUOLO DELL’ACCOGLIENZA CON IL POSSIBILE (E COMUNQUE POSITIVO) PARADOSSO CHE L’ASPETTO INVITANTE DELLE NUOVE FILIALI E LA POSSIBILITÀ’ DI OPERARE A PIENO H24 PER 365 GIORNI L’ANNO, NON FINISCA PER ATTIRARE NUOVA CLIENTELA, ACCRESCENDO ANCHE LA NECESSITA’ DI RAFFORZARE IL PERSONALE.

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SCIOPERO: UN SEGNALE FORTE E CHIARO

TRA I COLLEGHI DELLA RETE CHE AVREBBERO DOVUTO ESSERE PRESENTI AL LAVORO VENERDI’ 25, BEN UNO SU TRE HA INVECE ADERITO ALLO SCIOPERO.

Esclusi quindi i colleghi assenti per vari motivi, soprattutto in ferie, ed i responsabili delle filiali e degli uffici, che storicamente aderiscono raramente agli scioperi di qualunque sigla o motivazione, ben il 30 % dei lavoratori della rete che dovevano timbrare venerdì scorso, ha deciso di aderire allo sciopero.

Un adesione che colloca questo sciopero tra i più partecipati degli ultimi anni.

L’effetto moltiplicatore delle carenze di organico, proprio contro le quali era organizzato lo sciopero, ha costretto poi decine di filiali a rimanere chiuse o ad offrire servizi limitati ed incompleti.

INSOMMA QUEL SEGNALE CHE CHIEDEVAMO AI COLLEGHI DI DARE,  E’ ARRIVATO FORTE E CHIARO ALLA DIREZIONE ED AL GRUPPO.

VEDREMO NELLE PROSSIME SETTIMANE QUALE SARANNO LE SCELTE DELL’AZIENDA.
SE NON ARRIVERANNO RISPOSTE SODDISFACENTI NOI SIAMO PRONTI A RIAPRIRE NUOVE MOBILITAZIONI, SPERANDO CHE ALTRI SINDACATI CHE HANNO APERTAMENTE BOICOTTATO LA NOSTRA INIZIATIVA, SI RENDANO CONTO DELLA NECESSITA’ DI UNA MOBILITAZIONE UNITARIA.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (7)

PERCHE’ E’ INDISPENSABILE SCIOPERARE IL PROSSIMO VENERDI’ 25 LUGLIO

SAPPIAMO TUTTI BENE QUALI SIANO LE ENORMI CARENZE ATTUALI DELL’ORGANICO DELLA RETE, E NON SOLO, DERIVATE DALL’USCITA DI 45 COLLEGHI ED DALLA MANCATA SOSTITUZIONE DI QUASI 30 LUNGHE ASSENZE, A FRONTE DELLE QUALI 7 INTERINALI PER DUE MESI SONO UNA GOCCIA DEL MARE.

SAPPIAMO ANCHE CHE INCAVOLARSI E/O LAMENTARSI CON IL VICINO E/O CON IL SINDACATO E’ ASSOLUTAMENTE INUTILE.

CERTO UNO SCIOPERO NON RISOLVE TUTTI I PROBLEMI…,(ANCHE SE GLI SCIOPERI DEGLI ANNI SCORSI HANNO PORTATO A 20 ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO, DI CUI LA META’ CONFERMATE DEFINITIVAMENTE).

MA SOLO UN AMPIA MOBILITAZIONE LANCERA’ UN FORTE SEGNALE ALL’AZIENDA E CHIARIRA’ QUALI SONO PER I LAVORATORI DI CARISPEZIA I LIMITI INVALICABILI DI TAGLI AGLI ORGANICI.

AL CONTRARIO UNA MANCATA AMPIA ADESIONE FORNIRA’ ALL’AZIENDA LA CERTEZZA CHE SI PUO’ ANDARE ANCORA AVANTI A TOGLIERE PERSONE DA FILIALI ED UFFICI, SENZA CHE I DIPENDENTI SI ARRABBINO POI TROPPO.

INFINE SOLO UNA GRANDE MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI DARA’ MOLTA PIU’ FORZA A TUTTI I SINDACATI NELLE TRATTATIVE DEI PROSSIMI MESI.

(E CHI NON LO CAPISCE FORSE HA SBAGLIATO MESTIERE)

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (6)

PRESSIONI COMMERCIALI: CHI DOVREBBE VENDERE???

Con lo svuotamento delle Agenzie, ci si sarebbe attesa una maggiore elasticità rispetto ad obbiettivi che diventano davvero sempre più difficili da raggiungere con organici ridotti al lumicino.

Invece è addirittura aumentato il numero dei colleghi che hanno come unico scopo quello di premere sulla rete perché raggiunga obbiettivi sempre più stratosferici.

I toni usati sono al limite del vilipendio, ed è solo una piccola consolazione quando qualcuno degli stamburatori si trova a sua volta “sollecitato” in modo poco ortodosso dai suoi ex colleghi, e viceversa un po’ di amarezza quando un collega che soffriva insieme a noi la pressione insostenibile, diventa uno dei più zelanti sollecitatori.

TUTTE LE PRESSIONI CHE ABBIAMO ESERCITATO COME SINDACATO SI SONO FINORA DIMOSTRATE INUTILI.

UN’AMPIA ADESIONE ALLO SCIOPERO SAREBBE UN IMPORTANTE SEGNALE CHE SI SONO VERAMENTE PASSATI TUTTI I LIMITI.

DOBBIAMO PASSARE DALLA PROTESTA ISOLATA, DAL MALESSERE FISICO E PSICHICO VISSUTO IN SOLITUDINE ALLA MOBILITAZIONE DI TUTTI, CONTRO UNA POLITICA ASSURDA DEL RISULTATO AD OGNI COSTO.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (5)

DOVE SAREBBERO I RISPARMI DI PERSONALE NELLE AGENZIE PER TE E CON L’APPLICAZIONE DELLA NUOVA PIATTAFORMA DI SPORTELLO???

Si possono avere opinioni diverse sull’impatto che l’apertura delle AGENZIE per Te (più realisticamente dovrebbero chiamarsi “fai da te”) sta avendo sulla nostra clientela, con inevitabili pareri discordi tra i colleghi, ma di una cosa siamo assolutamente certi ad ormai una decina di mesi dal primo esperimento:

IL CARICO DI LAVORO IN QUELLE AGENZIE NON DIMINUISCE NEANCHE A DISTANZA DI TEMPO E, SEMMAI, SI ACCRESCE IN TERMINI DI ALLUNGAMENTO DEI TEMPI CHIUSURA.

INFATTI, SE E’ VERO CHE UNA PERCENTUALE ANCHE MOLTO ALTA DI CLIENTELA FINISCE PER OPERARE IN COMPLETA AUTONOMIA, E’ PERO’ ALTRETTANTO VERO CHE UNA PARTE, RESIDUALE MA INCOMPRIMIBILE, DELLA CLIENTELA SI RIVOLGE ANCORA ADESSO E PREVEDIBILMENTE CONTINUERA’ A FARLO ANCHE PER I PROSSIMI ANNI, AGLI ADDETTI ALL’ACCOGLIENZA, COSTRINGENDOLI A LUNGHE E FATICOSE CONSULENZE PER OPERAZIONI CHE PRIMA SI RISOLVEVANO IN POCHI SECONDI.

Molto più gravoso è poi il compito di riparare errori e soprattutto DI EFFETTUARE QUEI CONTROLLI DI REGOLARITA’ E DI ANTIRICICLAGGIO CHE VENIVANO PRIMA  SVOLTI AD OGNI OPERAZIONE DAI CASSIERI E CHE OGGI DEVONO ESSERE COMPIUTI EX POST, TUTTI INSIEME, E CON MAGGIORE DIFFICOLTA’, E CHE PROLUNGANO NON POCO I TEMPI DI CHIUSURA, GIA’ ASSAI LUNGHI PER LA NECESSITA’ DI QUADRARE DIVERSI ATM, PIU’ O MENO EVOLUTI.

IN PRATICA, SE QUALCUNO PENSAVA DI POTER RECUPERARE UNA O PIU’ RISORSE DA QUELLE SITUAZIONI, E’ EVIDENTE CHE SI SBAGLIAVA RADICALMENTE.

ANCORA PIU’ ILLUSORIA L’IDEA DI POTER RIDURRE GLI ADDETTI ALLA CLIENTELA CON LA PARTENZA DELLA NUOVA PIATTAFORMA DI SPORTELLO, (SE MAI QUALCUNO L’HA PENSATO DAVVERO!!)

LA NUOVA PTF E’ SICURAMENTE ASSAI MIGLIORE DELL’ATTUALE SISTEMA, ANCHE SE CON ALCUNI CLAMOROSI BUCHI, E DAL PUNTO DI VISTA LOGICO PIU’ IMMEDIATA E “VELOCE”, MA HA DEI TEMPI IRRIMEDIABILMENTE PIU’ LUNGHI DELL’ATTUALE SISTEMA.

CHI L’APPLICA PASSA TEMPI LUNGHISSIMI AD ASPETTARE LA RISPOSTA DEL SISTEMA, E SONO OGGETTIVAMENTE TEMPI INCOMPRIMIBILI, ANCHE QUANDO I CASSIERI AVRANNO ACQUISITO UNA MAGGIORE PRATICA DELLA PTF, PERCHE’ LA MAGGIOR PARTE DEL TEMPO DI LAVORO E’ COMUNQUE IMPIEGATA A GUARDARE LE ROTELLINE CHE GIRANDO MALINCONICAMENTE, SEGNALANDO I RITARDI DEL COLLEGAMENTO.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (4)

MA I CORSI QUANDO LI FACCIAMO ????

Anche in questi ultimi giorni ci sono continue pressioni sui colleghi perché svolgano i corsi di formazione on line in scadenza, con particolare riferimento a quelli relativi all’antiriciclaggio.

SAPPIAMO TUTTI CHE IN REALTA’, CON LA PRESSIONE LAVORATIVA E COMMERCIALE A CUI SIAMO SOTTOPOSTI, QUESTI CORSI ON LINE O NON SI RIESCONO PROPRIO A FARE, O, TRANNE RARISSIMI CASI, SI FANNO IN CONDIZIONI TALI DA RENDERLI TOTALMENTE INUTILI.

ABBIAMO PER ALTRO CONOSCENZA DIRETTA CHE LA MANCATA O L’ERRATA APPLICAZIONE ANCHE DI MINIME INDICAZIONI RELATIVE ALL’ANTIRICICLAGGIO, HA COMPORTATO PROVVEDIMENTI A CARICO DEI COLLEGHI INTERESSATI.

PER L’ENNESIMA VOLTA CHIEDIAMO ALL’AZIENDA DI METTERCI IN CONDIZIONI DI USUFRUIRE EFFETTIVAMENTE DEI CORSI PREVISTI, DISTACCANDO IL COLLEGA DAL SUO POSTO DI LAVORO PER IL TEMPO NECESSARIO, PERCHE’ SE SIAMO COSTRETTI A FARLI SOLO PER FINTA, QUESTO AVRA’ RICADUTE ANCHE IN TERMINI DI RICORSI IN TUTTE LE SEDI A FRONTE DI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI, SEMPRE CHE NON SI ARRIVI A PROCEDURE GIUDIZIALI VERE E PROPRIE.

E LA SOLUZIONE NON PUO’ ESSERE CERTO DI SCARICARE LE RESPONSABILITA’ SOLO SUI DIRETTORI, ANCHE LORO PRESI TRA L’INCUDINE ED IL MARTELLO DI RISORSE UMANE SEMPRE PIU’SCARSE E DI PRESSIONI LAVORATIVE E COMMERCIALI SEMPRE PIU’ PESANTI.

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