GIU’ LE MANI DAL PART TIME !!!!

In questi ultimi mesi abbiamo avuto già diversi casi di mancato rinnovo di part time arrivati in scadenza.

Sappiamo bene che il collega che accetta un taglio anche consistente del proprio stipendio a fronte di una riduzione del proprio orario di lavoro, non lo fa certo per passatempo, ma perché ha precisi e non altrimenti gestibili problemi personali e/o familiari.

La Direzione non può ignorare che la mancata concessione e/o il mancato rinnovo di un part time possono significare lo sconvolgimento di equilibri faticosamente raggiunti.

Non si può sbandierare sulla propria Home page di gruppo il “rispetto delle persone” come parte fondamentale del Corporate social responsability, e poi cancellare per molti, insieme al part time, la possibilità di gestire decentemente la propria vita personale e familiare.

RINUNCIAMO PIUTTOSTO A QUALCHE PROGETTO PREVISTO DAL FRED, MA DIAMO AI COLLEGHI CHE NON POSSONO FARNE A MENO LA POSSIBILITÀ DI USUFRUIRE DI UN INDISPENSABILE PART TIME.

Né si capisce in base a quale ragioni i part time vengano rifiutati, considerato che non costano nulla all’Azienda, e quali sarebbero le esigenze organizzative che lo giustificherebbero, considerato che, quanto alle carenze di organico la nostra Azienda ha più volte sostenuto che non esistono, tanto da ritenere più che sufficienti a tamponare eventuali problematiche un numero risicatissimo di assunzioni e per lo più per periodi brevissimi.

SE L’AZIENDA INTENDE SCARICARE PROPRIO SUI COLLEGHI CHE HANNO LE MAGGIORI PROBLEMATICHE PERSONALI E/O FAMILIARI, LE PROPRIE INEFFICIENZE ORGANIZZATIVE E LE PROPRIE CARENZE DI ORGANICO, NOI COME SINDACATO CI OPPORREMO IN TUTTI I MODI.

E A PROPOSITO DELLE COLLEGHE, che per i noti motivi costituiscono  il maggior numero dei  casi di mancato rinnovo del  part time, DICIAMO CHIARAMENTE CHE E’ UN INUTILE SPRECO DI RISORSE  PUBBLICARE LIBRI COME “FARE LA DIFFERENZA”, OVE SI DICHIARA A FIRMA DEL CEO DI CARIPARMA CHE

“La valorizzazione del talento femminile è una questione centrale che ci riguarda TUTTI e va affrontata come una battaglia di civiltà”

Dopo di che si decide invece di negare a molte colleghe il part time che è il miglior strumento che consente loro di contemperare il loro ruolo familiare con il loro impegno in  azienda.

Ci auguriamo che anche gli altri sindacati, che hanno nel passato mostrato sensibilità per il problema, prendano posizione su questo delicatissimo tema.

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SCIOPERO: UN SEGNALE FORTE E CHIARO

TRA I COLLEGHI DELLA RETE CHE AVREBBERO DOVUTO ESSERE PRESENTI AL LAVORO VENERDI’ 25, BEN UNO SU TRE HA INVECE ADERITO ALLO SCIOPERO.

Esclusi quindi i colleghi assenti per vari motivi, soprattutto in ferie, ed i responsabili delle filiali e degli uffici, che storicamente aderiscono raramente agli scioperi di qualunque sigla o motivazione, ben il 30 % dei lavoratori della rete che dovevano timbrare venerdì scorso, ha deciso di aderire allo sciopero.

Un adesione che colloca questo sciopero tra i più partecipati degli ultimi anni.

L’effetto moltiplicatore delle carenze di organico, proprio contro le quali era organizzato lo sciopero, ha costretto poi decine di filiali a rimanere chiuse o ad offrire servizi limitati ed incompleti.

INSOMMA QUEL SEGNALE CHE CHIEDEVAMO AI COLLEGHI DI DARE,  E’ ARRIVATO FORTE E CHIARO ALLA DIREZIONE ED AL GRUPPO.

VEDREMO NELLE PROSSIME SETTIMANE QUALE SARANNO LE SCELTE DELL’AZIENDA.
SE NON ARRIVERANNO RISPOSTE SODDISFACENTI NOI SIAMO PRONTI A RIAPRIRE NUOVE MOBILITAZIONI, SPERANDO CHE ALTRI SINDACATI CHE HANNO APERTAMENTE BOICOTTATO LA NOSTRA INIZIATIVA, SI RENDANO CONTO DELLA NECESSITA’ DI UNA MOBILITAZIONE UNITARIA.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (7)

PERCHE’ E’ INDISPENSABILE SCIOPERARE IL PROSSIMO VENERDI’ 25 LUGLIO

SAPPIAMO TUTTI BENE QUALI SIANO LE ENORMI CARENZE ATTUALI DELL’ORGANICO DELLA RETE, E NON SOLO, DERIVATE DALL’USCITA DI 45 COLLEGHI ED DALLA MANCATA SOSTITUZIONE DI QUASI 30 LUNGHE ASSENZE, A FRONTE DELLE QUALI 7 INTERINALI PER DUE MESI SONO UNA GOCCIA DEL MARE.

SAPPIAMO ANCHE CHE INCAVOLARSI E/O LAMENTARSI CON IL VICINO E/O CON IL SINDACATO E’ ASSOLUTAMENTE INUTILE.

CERTO UNO SCIOPERO NON RISOLVE TUTTI I PROBLEMI…,(ANCHE SE GLI SCIOPERI DEGLI ANNI SCORSI HANNO PORTATO A 20 ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO, DI CUI LA META’ CONFERMATE DEFINITIVAMENTE).

MA SOLO UN AMPIA MOBILITAZIONE LANCERA’ UN FORTE SEGNALE ALL’AZIENDA E CHIARIRA’ QUALI SONO PER I LAVORATORI DI CARISPEZIA I LIMITI INVALICABILI DI TAGLI AGLI ORGANICI.

AL CONTRARIO UNA MANCATA AMPIA ADESIONE FORNIRA’ ALL’AZIENDA LA CERTEZZA CHE SI PUO’ ANDARE ANCORA AVANTI A TOGLIERE PERSONE DA FILIALI ED UFFICI, SENZA CHE I DIPENDENTI SI ARRABBINO POI TROPPO.

INFINE SOLO UNA GRANDE MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI DARA’ MOLTA PIU’ FORZA A TUTTI I SINDACATI NELLE TRATTATIVE DEI PROSSIMI MESI.

(E CHI NON LO CAPISCE FORSE HA SBAGLIATO MESTIERE)

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (6)

PRESSIONI COMMERCIALI: CHI DOVREBBE VENDERE???

Con lo svuotamento delle Agenzie, ci si sarebbe attesa una maggiore elasticità rispetto ad obbiettivi che diventano davvero sempre più difficili da raggiungere con organici ridotti al lumicino.

Invece è addirittura aumentato il numero dei colleghi che hanno come unico scopo quello di premere sulla rete perché raggiunga obbiettivi sempre più stratosferici.

I toni usati sono al limite del vilipendio, ed è solo una piccola consolazione quando qualcuno degli stamburatori si trova a sua volta “sollecitato” in modo poco ortodosso dai suoi ex colleghi, e viceversa un po’ di amarezza quando un collega che soffriva insieme a noi la pressione insostenibile, diventa uno dei più zelanti sollecitatori.

TUTTE LE PRESSIONI CHE ABBIAMO ESERCITATO COME SINDACATO SI SONO FINORA DIMOSTRATE INUTILI.

UN’AMPIA ADESIONE ALLO SCIOPERO SAREBBE UN IMPORTANTE SEGNALE CHE SI SONO VERAMENTE PASSATI TUTTI I LIMITI.

DOBBIAMO PASSARE DALLA PROTESTA ISOLATA, DAL MALESSERE FISICO E PSICHICO VISSUTO IN SOLITUDINE ALLA MOBILITAZIONE DI TUTTI, CONTRO UNA POLITICA ASSURDA DEL RISULTATO AD OGNI COSTO.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (4)

MA I CORSI QUANDO LI FACCIAMO ????

Anche in questi ultimi giorni ci sono continue pressioni sui colleghi perché svolgano i corsi di formazione on line in scadenza, con particolare riferimento a quelli relativi all’antiriciclaggio.

SAPPIAMO TUTTI CHE IN REALTA’, CON LA PRESSIONE LAVORATIVA E COMMERCIALE A CUI SIAMO SOTTOPOSTI, QUESTI CORSI ON LINE O NON SI RIESCONO PROPRIO A FARE, O, TRANNE RARISSIMI CASI, SI FANNO IN CONDIZIONI TALI DA RENDERLI TOTALMENTE INUTILI.

ABBIAMO PER ALTRO CONOSCENZA DIRETTA CHE LA MANCATA O L’ERRATA APPLICAZIONE ANCHE DI MINIME INDICAZIONI RELATIVE ALL’ANTIRICICLAGGIO, HA COMPORTATO PROVVEDIMENTI A CARICO DEI COLLEGHI INTERESSATI.

PER L’ENNESIMA VOLTA CHIEDIAMO ALL’AZIENDA DI METTERCI IN CONDIZIONI DI USUFRUIRE EFFETTIVAMENTE DEI CORSI PREVISTI, DISTACCANDO IL COLLEGA DAL SUO POSTO DI LAVORO PER IL TEMPO NECESSARIO, PERCHE’ SE SIAMO COSTRETTI A FARLI SOLO PER FINTA, QUESTO AVRA’ RICADUTE ANCHE IN TERMINI DI RICORSI IN TUTTE LE SEDI A FRONTE DI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI, SEMPRE CHE NON SI ARRIVI A PROCEDURE GIUDIZIALI VERE E PROPRIE.

E LA SOLUZIONE NON PUO’ ESSERE CERTO DI SCARICARE LE RESPONSABILITA’ SOLO SUI DIRETTORI, ANCHE LORO PRESI TRA L’INCUDINE ED IL MARTELLO DI RISORSE UMANE SEMPRE PIU’SCARSE E DI PRESSIONI LAVORATIVE E COMMERCIALI SEMPRE PIU’ PESANTI.

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Verso lo sciopero del 25 Luglio (1)

SIAMO GLI UNICI IN TUTTO IL GRUPPO RIMASTI SENZA PERCORSI DI CARRIERA

Grazie anche ad un famigerato accordo sottoscritto da alcuni sindacati della nostra banca (dagli “amici” mi guardi iddio !!) i colleghi di Carispezia SONO GLI UNICI DI TUTTO IL GRUPPO CARIPARMA AD ESSERE RIMASTI COMPLETAMENTE PRIVI DI OGNI TIPO DI PERCORSO DI CARRIERA.

UNISIN rimane convinta che in realtà i vecchi percorsi siano da considerarsi ultraattivi fino ad un nuovo accordo, e sono a disposizione di chiunque voglia contestare questa palese ingiustizia, ma ormai è un dato di fatto che Carispezia non promuove più chi matura le anzianità nel ruolo previste dal precedente accordo.

Carispezia ha promesso di incontrarci entro il 31 dicembre per trattare sull’argomento, con l’evidente intento di sfruttare gli eventuali peggioramenti che potrebbero arrivare dal nuovo CCNL, e comunque ben decisa a ridurre drasticamente i vecchi percorsi, portandoli ai livelli assai modesti esistenti in Cariparma.

La tematica dei percorsi di carriera non è tra le ragioni formali per cui scioperiamo, ma UNA ROBUSTA ADESIONE ALLO SCIOPERO POTREBBE FAR CAPIRE ALL’AZIENDA QUANTO I COLLEGHI SIANO STUFI DEL TRATTAMENTO PARTICOLARMENTE NEGATIVO CHE IL GRUPPO RISERVA AI DIPENDENTI DI CARISPEZIA.

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VERSO LO SCIOPERO DEL 25 LUGLIO (lettera ai Colleghi di Carispezia)

Cari colleghi,

praticamente ogni giorno entriamo nelle filiali, anche le più distanti, e negli uffici di questa banca e raccogliamo le vostre opinioni ed osservazioni.

IN MODO PRESSOCHÉ UNANIME CI ARRIVANO DA TUTTI VOI SEGNALAZIONI DI DISAGI, ANCHE MOLTO PESANTI, E DI CARICHI DI LAVORO E DI PRESSIONI COMMERCIALI PRESSOCHE’ INSOSTENIBILI CON GLI ATTUALI ORGANICI, ASSOLUTAMENTE AL DI SOTTO DELLE NECESSITA’.

OGNI GIORNO ENTRIAMO IN FILIALI ED UFFICI DOVE ASSENZE PER CORSI, FERIE, MALATTIE, MATERNITA’ NON VENGONO MAI SOSTITUITE E DOVE AI COLLEGHI, ANCHE SE RIDOTTI ALLA META’, VIENE CHIESTO SEMPLICEMENTE DI ARRANGIARSI.

E LE VOSTRE GIUSTE LAMENTELE SU CONDIZIONI DI LAVORO E DI VITA IN CONTINUO PEGGIORAMENTO  NON SI FERMANO A QUESTO.  NEI PROSSIMI GIORNI RIASSUMEREMO IN SETTE PUNTI IL DISAGIO DEI COLLEGHI DI CARISPEZIA.

Queste segnalazioni corrispondono ai dati che ci arrivano dall’Azienda, che, SENZA ALCUNA  SPIEGAZIONE, HA TAGLIATO NEI FATTI L’ORGANICO DI CIRCA 70 UNITA’ OLTRE L’OBBIETTIVO CHE ESSA STESSA SI ERA POSTA CON L’ ISTITUZIONE DEL FONDO ESUBERI.

INFATTI MENTRE L’OBBIETTIVO DICHIARATO E SCRITTO NELL’ACCORDO ISTITUTIVO DEL FONDO ESUBERI  PREVEDEVA
SOLO cinque TAGLI ALL’ORGANICO DI CARISPEZIA INVECE AD OGGI:

  • SONO USCITI PER VARIE RAGIONI QUASI trenta COLLEGHI DALL’AREA STORICA E NE STANNO USCENDO ALTRI quindici DALLE NUOVE FILIALI ACQUISITE DA CARIPARMA
  • NON SONO STATE SOSTITUITE QUASI trenta LUNGHE ASSENZE

A QUESTO PUNTO VI CHIEDIAMO DI NON FERMARVI ALLA GIUSTA E SACROSANTA LAMENTELA.

DOBBIAMO DARE ALL’AZIENDA UN FORTE SEGNALE DEL NOSTRO DISAGIO E C’E’ UN SOLO MODO PER FARCI ASCOLTARE:

ADERIRE IN MASSA ALLO SCIOPERO DEL 25 LUGLIO

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ORGANICI: PASSATO IL LIMITE !!!

DI FRONTE ALLE DELUDENTI RISPOSTE DELL’AZIENDA SUGLI ORGANICI, NON CI RESTA CHE APRIRE LE PROCEDURE PREVISTE PER LA PROCLAMAZIONE DI UNO SCIOPERO.

ESPRIMIAMO SODDISFAZIONE PER L’ANALOGA PROCEDURA AVVIATA DAGLI ALTRI SINDACATI.

Abbiamo posto ai rappresentanti dell’Azienda e del Gruppo le questioni che già tante volte abbiamo inutilmente denunciato nei nostri comunicati.

Ricordiamole insieme:

  • Gli organici della Cassa, già ai limiti dell’ ingestibilità, si sono ridotti di un altra ventina di unità nell’ultimo anno.
  • Le maternità e le lunghe assenze non vengono mai sostituite nella rete.
  • Una serie di filiali sono sotto l’organico stabilito dalla stessa Azienda.
  • Le filiali Per TE, ormai attive da molti mesi, lungi da produrre risparmi di personale, in realtà hanno causato un aumento considerevole di carichi di lavoro, testimoniato dall’esplosione delle ore di straordinario.
  • La nuova piattaforma di sportello, per quanto più intelligente ed innovativa della vecchia, ha tempi di attesa più lunghi, come tutte le procedure basate sul web.
  • Le nuove filiali acquisite da Cariparma stanno per essere falcidiate dalle ultime uscite previste dal Fondo esuberi Cariparma (circa 15 persone, oltre il dieci per cento degli attuali organici sono in uscita tra il 1 luglio ed il 31 dicembre).
  • bbiamo una serie di filiali in zone turistiche marittime ed altre se ne sono aggiunte fino a Sanremo, che hanno carichi di lavoro più alti in estate.
  • L’ azienda deve ora gestire assenze impreviste e/o previste su un arco di 300 chilometri, tra Massa e Ventimiglia.

DI FRONTE AD UNA SITUAZIONE COSI’ OGGETTIVAMENTE PESANTE, LA RISPOSTA DELL’AZIENDA E DEL GRUPPO  SONO 5 ASSUNZIONI (CINQUE !) DI LAVORATORI INTERINALI A TRE MESI.

CI DOMANDIAMO SINCERAMENTE STUPITI SE CHI DECIDE IGNORA LA REALE SITUAZIONE DELLA RETE (E NON SOLO DELLA RETE) OPPURE SEMPLICEMENTE NON SE NE PREOCCUPA, CONFIDANDO SULLA ABNEGAZIONE DEI COLLEGHI.

 

RICORDIAMO ALLA DIREZIONE CHE LO STRAORDINARIO SI CHIAMA STRAORDINARIO PERCHÉ E’ STRAORDINARIO,

CHE L’INTERVALLO PER IL PRANZO E’ INCOMPRIMIBILE E DEVE ESSERE APPUNTO DEDICATO AL PRANZO,

CHE I QUADRI NON DOVREBBERO SUPERARE LE OTTO ORE DI STRAORDINARIO MENSILE FORFETTIZZATO NEL LORO STIPENDIO,

CHE LE LUNGHE ASSENZE SONO A CARICO DELL’INPS, E QUINDI LE SOSTITUZIONI NON PRODUCONO COSTI AGGIUNTIVI,

CHE SE SI DEBBONO RAGGIUNGERE I BUDGET, OCCORRONO GESTORI CHE OCCUPINO LE SCRIVANIE OGGI VUOTE.

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PREMIO AZIENDALE: DANNEGGIATI I LAVORATORI DI CARISPEZIA

Al termine di due giornate di confronto la delegazione di Gruppo di Unità Sindacale è orientata a sottoscrivere  l’accordo sull’erogazione del premio aziendale 2013, pagabile ad agosto 2014, sulla base di una valutazione unanime, che, pur tra molte ombre, ritiene complessivamente accettabile l’impianto dell’accordo, che sostanzialmente mantiene per quasi tutto il Gruppo, i valori del premio dell’anno precedente.

Tra gli aspetti non soddisfacenti, ne spicca in particolare uno decisamente negativo e del tutto incomprensibile: il taglio di 50 euro previsto sia sul premio cash che su quello in Welfare solo per i dipendenti di Carispezia.

Vogliamo infatti ricordare che nel 2013 Carispezia:

  • Ha realizzato l’utile netto più alto della sua storia con oltre 14 milioni. Oltre 2 milioni in più rispetto al 2012.
  • Ha retribuito i propri azionisti con un dividendo complessivo 11 milioni e 763 mila euro, oltre 800 mila euro in più rispetto al 2012.
  • Ha tagliato il cost/income dal 69,8% del 2012 al 63,5% del 2013.
  • Ha aumentato il proprio ROE dal 6,3 del 2012 al 7,8 del 2013, di gran lunga il più alto dell’intero Gruppo Cariparma.
  • E’ stata premiata da una nota rivista finanziaria come la migliore banca italiana su 155 della stessa categoria.
  • Unica banca del Gruppo ha raggiunto e superato l’obbiettivo di budget di istituto, ottenendo  così l’erogazione dell’intero sistema incentivante.

La domanda che tutti noi ci poniamo è semplice e spontanea:

MA COSA MAI DOVEVANO FARE DI PIU’ I COLLEGHI DI CARISPEZIA PER, QUANTOMENO, MANTENERE IL PROPRIO PREMIO DELL’ANNO SCORSO ????
Considerato che già lo scorso anno ai colleghi erano stati tagliati altri 50 euro, nonostante la
crescita del 42% dell’utile da 8 a 11 milioni, ed un incremento dei dividendi complessivi distribuiti del 62%, E’ MAI POSSIBILE CHE TUTTI GLI ANNI DOBBIAMO CONTRIBUIRE A DIVIDENDI SEMPRE PIU’ RICCHI DA DISTRIBUIRE AI NOSTRI AZIONISTI, CON SEMPRE NUOVI TAGLI AL NOSTRO MODESTO PREMIO AZIENDALE?

Infine, espresso un doveroso ringraziamento ai colleghi della delegazione di Gruppo di UNISIN FALCRI SILCEA, che fino all’ultimo stanno coerentemente sostenendo l’illogicità dei tagli riservati ai lavoratori di Carispezia, ci chiediamo ancora:

MA COSA HANNO FATTO CONTRO QUESTA PALESE INGIUSTIZIA I COLLEGHI SINDACALISTI DI CARISPEZIA E DEL RESTO DEL GRUPPO CHE SIEDONO A QUELLO CHE AUTODEFINISCONO IMPROPRIAMENTE PRIMO TAVOLO?

NOI NON ABBIAMO LETTO ANCORA NESSUN COMUNICATO IN CUI I SINDACATI CONFEDERALI LAMENTINO LA PALESE INGIUSTIZIA VERSO I LAVORATORI DI CARISPEZIA.

ATTENDIAMO SPERANZOSI, MA AHIMÈ, POCO FIDUCIOSI…

Clicca QUI per leggere la lettera inviata alla Direzione dalla Delegazione di Gruppo di UNISIN FALCRI SILCEA

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SEI UFFICI CANCELLATI IN CARISPEZIA

Dopo una trattativa, tanto lunga quanto debole e rituale, le banche del Gruppo Cariparma hanno deciso di cancellare con un tratto di penna quasi cento uffici, di cui sei in Carispezia.

Difficile comprendere i motivi reali di una simile scelta, in tutto il Gruppo, ma soprattutto in Carispezia, considerati che i sei uffici erano stati ricostituiti appena tre anni fa per volontà dei vertici del Gruppo, subito dopo il passaggio di proprietà, a partire dal deserto lasciato da Intesa.
Ora quindi uffici nevralgici per il governo della banca, come il Legale, i Rischi, la Compliance, l’Organizzazione si ridurranno a semplici nuclei di riferimento aziendale degli analoghi uffici di Cariparma.
Come UNISIN FALCRI SILCEA Carispezia abbiamo espresso tutto il nostro stupore e la nostra preoccupazione per questa scelta che sembra andare verso la riduzione di Carispezia ad una sorta di super Area Territoriale, con tutte le conseguenze che possiamo facilmente immaginare.
Come sindacato peraltro avevamo ben poco ruolo e ben poco potere in questa scelta di ingegneria organizzativa aziendale che abbiamo dovuto accettare così com’era, prendendo per buone le scarne motivazioni fornite dal Gruppo, che ha parlato di semplificazione della  struttura a livello di Gruppo, e per quanto riguarda Carispezia e Friuladria, di indicazioni di Banca d’Italia, che peraltro a noi risulta aver chiesto solo una maggiore armonizzazione dell’attività degli uffici nelle diverse banche del Gruppo, e non una loro cancellazione pura e semplice.
Il nostro ruolo si è quindi forzatamente limitato ad ottenere per i colleghi degli uffici cancellati la garanzia di rimanere a lavorare  nel Palazzo di via Biassa, anche se distaccati per almeno tre anni  presso Cariparma, evitando così la loro  migrazione forzata a Parma, che francamente non vedevamo affatto necessaria, ed anzi controproducente per il loro ruolo di presidio presso Carispezia.

Abbiamo perciò sottoscritto il relativo accordo, con tutte le riserve e le preoccupazioni che abbiamo qui espresso, in considerazione del fatto che avevamo raggiunto l’unico obbiettivo possibile (in una simile trattativa resa debolissima e quasi inutile  da una serie di CCNL che abbiamo avuto modo di contestare al momento della firma), ossia  quello di salvaguardare quantomeno le condizioni minime accettabili di lavoro e di vita dei colleghi interessati.

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